Tiribocchi: «Bremer il più forte. Belotti? No alla Juve» - ESCLUSIVA
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Tiribocchi: «Bremer il più forte. Belotti? No alla Juve» – ESCLUSIVA

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Simone Tiribocchi, ex attaccante ed ora opinionista, ha analzzato l’attuale situazione della Juventus sul mercato: le sue parole

Simone Tiribocchi è stato intervistato in esclusiva per Juventusnews24.

Ex attaccante del Torino, e ora stimato opinionista per Dazn, abbiamo provato ad analizzare con lui il mercato e la situazione attuale in casa Juventus.

Bremer è il sostituto giusto di De Ligt?

«Bremer ha dimostrato di essere il miglior difensore della Serie A, senza ombra di dubbio. Poi certo, passare dalla Juve al Toro cambia molto, non puoi sbagliare specialmente dopo l’ultima
stagione fatta dal club. Ora si punta a vincere lo scudetto, è sotto gli occhi di tutti questo obiettivo visti gli acquisti fatti. Bremer rimpiazza un giocatore che secondo me era il più forte difensore che avevano i bianconeri. Poi l’ho conosciuto di persona, è un tipo molto ambizoso che ha le spalle larghe ed è in grado di tenere botta davanti alle difficoltà».

Quindi non risentirà del passaggio dal Toro alla Juve?

«Ne risente solo se cambia modo di giocare. Questo perchè prima difendeva a metà campo, ora inevitabilmente starà più basso, lavorerà in una linea a quattro con una marcatura a uomo. Ma lui è intelligente e col tempo saprà adattarsi non facendo rimpiangere De Ligt che tra l’altro non si è espresso al massimo secondo me».

Vedrebbe Belotti come vice Vlahovic?

«Belotti è un bomber, una prima punta di peso. Vlahovic ha imparato a legare il gioco, a tenere palla e duettare con i compagni. Alla Fiorentina lottava per salvarsi e doveva fare più lavoro sporco, ora ha acquisito altre qualità che l’ex Toro non ha. Ma lui sta bene in qualsiasi squadra, sarebbe un rincalzo di qualità, anche se non mi piace usare questa parola».

I tifosi del Torino si sentirebbero maggiormente traditi rispetto alla situazione Bremer?

«Parto dal presupposto che secondo me Belotti non va mai alla Juve. Lui è stato capitano del Toro, ha lo spirito granata, mentre Bremer è stato si molto importante, ma è diventato giocatore proprio grazie al Torino. Belotti andrebbe non dico a voltare le spalle ma a buttare 7 o 8 anni passati in una squadra di cui è diventato capitano. Poi si sa che è difficile rifiutare la Juve e penso che i tifosi si sentirebbero maggiormente traditi da lui».

E se invece il rinforzo in attacco fosse Morata?

«Molto dipende da come vuole giocare Allegri. In un 4-2-3-1 non lo prenderei, in un 4-3-3 per il tecnico sarebbe l’esterno perfetto. Poi lo spagnolo a me piace moltissimo negli ultimi 20/30 metri, è micidiale, sente la porta, è veloce, rapido… Lo abbiamo visto in difficoltà quando ha dovuto reggere da solo il peso dell’attacco, ma con l’arrivo di Vlahovic è migliorato anche lui. nel complesso, se si potesse, cercherei però di puntare su altro».

Questo altro potrebbe essere Zaniolo?

«Per Zaniolo è un discorso differente. Alla Juve serve uno come lui. Vero che ci sono già Di Maria, Chiesa e altri, ma lui si può adattare indifferentemente a destra o a sinistra. Serve potenza ai bianconeri e, quando si abbassano, gli strappi di uno come il romanista possono essere importanti nel ribaltare l’azione da difensiva ad offensiva».

Altro nome che si fa per l’attacco è quello di Arnautovic. E’ uno da Juve?

«Arnautovic lo pagherei subito. E’ uno ambizoso, forte e con ancora in corpo tanta voglia di vincere. Può fare le coppe senza problemi, il campionato senza problemi e penso che di meglio di lui in giro non ce ne sia al momento».

Chi non farà parte della Juve è Dybala. Si aspettava il suo passaggio alla Roma?

«No non me lo aspettavo, ma questo dimostra quanto è importante un tecnico quando cresce la squadra. Dybala ha capito, malgrado sia forte, l’importanza di fare la scelta giusta. Ha preferito non essere uno dei tanti ma il più forte alla Roma, che credo sia in un momento di grande crescita. E’ la scelta giusta, è un colpo importante a certe cifre».

Sarà la stagione della definitiva esplosione di Vlahovic?

«Quando lo ha preso la Juve è stata molto intelligente. Lo ha acquistato 4 mesi prima, a gennaio. all’inizio ha avuto il peso di questi 70 milioni sulle spalle, poi ha capito cosa serve in una squadra come quella bianconera, cosa deve fare per sè, per i compagni e per l’ambiente. Ha qualità indiscutibili e uno come Di Maria può esaltarlo certamente».

Domanda a bruciapelo: è già una Juve da scudetto così o manca qualcosa?

«La Juve può lottare se arrivano altri due acquisti, cioè un difensore forte e un regista. ora è tempo di cessioni, se escono giocatori come Arthur e Rabiot vanno rimpiazzati. Nel complesso penso manchi qualità a centrocampo. Paredes ha tanta qualità e prenderebbe il posto di Locatelli, ha esperienza internazionale e quelle caratteristiche per dettare i tempi di gioco, sa quando accelerare e quando invece è il momento di far girare palla».

Si ringrazia Simone Tiribocchi per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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