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Tudor indica i leader della Juve del futuro: ha fatto i loro nomi nella conferenza stampa alla vigilia della Lazio. L’investitura del croato

Tudor indica i leader del futuro: il tecnico bianconero fa i nomi di Thuram, Yildiz, Vlahovic e David come riferimenti. Le sue parole in conferenza
In un momento delicato, in cui la Juventus cerca certezze e punti di riferimento per uscire dalla crisi, Igor Tudor guarda avanti e individua i leader del futuro. Nella conferenza stampa di vigilia della delicatissima trasferta contro la Lazio, il tecnico bianconero ha risposto a una domanda sulla leadership all’interno dello spogliatoio, facendo nomi e cognomi ma lanciando anche un piccolo monito generazionale.
Tudor: chi sono i leader di domani?
L’allenatore bianconero parte dalle certezze attuali, dai giocatori che giĆ oggi rappresentano dei fari per il gruppo, per poi proiettarsi sul futuro, indicando chi, per caratteristiche e personalitĆ , ĆØ destinato a prendersi la squadra sulle spalle. Ha elogiato diversi profili, sottolineando per ciascuno le qualitĆ che li rendono potenziali leader.
LEADER FUTURI ā Ā«Manuel [Locatelli] cāĆØ sempre, Perin, Thuram in futuro ha questa personalitĆ . Kenan [Yildiz] ĆØ un leader per il modo di fare, per il comportamento, il modo di fare. Anche Vlahovic col suo peso e la sua personalitĆ , David può dire qualcosa che ĆØ uno giusto e fa le cose per bene. Ognuno deve tirare fuori questa cosa qua.Ā»
LA CONFERENZA STAMPA DI TUDOR ALLA VIGILIA DI LAZIO JUVE
L’investitura di Tudor ĆØ importante e significativa.Ā LocatelliĀ eĀ PerinĀ sono i punti fermi del presente. Ma per il futuro, il tecnico vede inĀ KhĆ©phren ThuramĀ laĀ Ā«personalità » giusta per guidare il gruppo. Vede inĀ Kenan YildizĀ un leader naturale, non tanto per le parole, quanto perĀ Ā«il modo di fare, per il comportamentoĀ», un esempio silenzioso ma costante. Riconosce aĀ Dusan VlahovicĀ ilĀ Ā«peso e la personalità » del campione, capace di incidere anche fuori dal campo. E promuove ancheĀ Jonathan David, definendoloĀ Ā«uno giustoĀ», un professionista cheĀ Ā«fa le cose per beneĀ», un altro tipo di leadership basata sull’esempio.Ā L’invito finale, Ā«Ognuno deve tirare fuori questa cosa quaĀ», ĆØ una chiamata collettiva alla responsabilitĆ , un modo per dire che la leadership non deve essere appannaggio di pochi, ma una qualitĆ diffusa all’interno dello spogliatoio.
Tudor: il monito sulle nuove generazioni
Subito dopo, però, Tudor ha voluto aggiungere una riflessione più generale, quasi un piccolo avvertimento sulle tendenze caratteriali delle nuove generazioni, che a suo dire peccano un po’ di egocentrismo.
MENO EMPATIA, PIĆ EGOISMO – Ā«Tutte le generazioni hanno sempre un pensiero a se stessi che agli altri. Hanno meno empatia nel mondo e più egoismo, questo ĆØ un errorinoĀ».
Un “errorino”, come lo definisce lui, che però può fare la differenza nella costruzione di un gruppo vincente. La capacitĆ di mettersi al servizio della squadra, di pensare al bene comune prima che a quello individuale, ĆØ una dote fondamentale che Tudor cerca nei suoi leader. Il suo ĆØ un richiamo sottile ma chiaro: per diventare veri trascinatori, non basta il talento o la personalitĆ , serve anche quella Ā«empatiaĀ», quella capacitĆ di fare gruppo che, secondo il tecnico, oggi ĆØ un po’ più rara.
In un momento in cui la Juventus ha un disperato bisogno di ritrovare unitĆ e compattezza, le parole di Tudorassumono un peso specifico enorme. Ha indicato i suoi potenziali leader, ma ha anche tracciato la strada che devono percorrere per diventarlo davvero: mettere da parte l’egoismo e riscoprire la forza del collettivo. La Juve del futuro passa anche da qui, dalla crescita umana, oltre che tecnica, dei suoi uomini chiave. La sfida ĆØ lanciata.
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