Ziliani sul caso Bonucci: «Allegri ha messo la Juventus nei guai»
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Ziliani a sorpresa sul caso Bonucci: «Allegri ha pestato una m….a e messo la Juventus nei guai»

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Paolo Ziliani, giornalista, ha scritto questo messaggio sul caso Bonucci dopo le parole di Allegri a DAZN

Dopo le parole di Allegri a DAZN sul caso Bonucci, il giornalista Paolo Ziliani ha scritto questo messaggio su Twitter.

PAROLE – «Allegri inguaia la Juve: “A Bonucci abbiamo detto o te ne vai o ti ritiri”. Una barbarie etica e regolamentare L’intervista dell’allenatore a DAZN rischia di diventare un boomerang per il club bianconero che viene meno al contratto, valido fino al 2024, e pone il difensore davanti a un ricatto inaccettabile È passato sotto silenzio, come se le cose dette fossero scontate, condivisibili e indiscutibili, il passo relativo a Bonucci dell’intervista concessa a DAZN da Massimiliano Allegri, l’allenatore che ha chiesto – e ottenuto – di mettere fuori rosa il difensore che nella Juventus ha collezionato più di 500 partite e che è legato al club bianconero da un contratto che scade il 30 giugno del 2024. A dispetto della lunga militanza comune alla Continassa, i rapporti tra allenatore e giocatore sono stati spesso difficili per non dire burrascosi; arrivando a toccare l’apice della tensione questa estate quando su mandato di Allegri, il nuovo direttore generale Giuntoli si è recato a Forte dei Marmi per comunicare a Bonucci, che stava trascorrendo lì le vacanze, che non rientrava più nei piani tecnici della Juventus. Il giocatore, legato a Madama da un contratto da 6 milioni netti, doveva considerarsi libero di trovarsi un’altra squadra; in caso contrario, sarebbe rimasto fuori rosa per l’intera stagione 2023-24. Ad oggi, Bonucci è ancora un giocatore della Juventus, si allena a parte e il suo avvocato, nei giorni scorsi, ha inoltrato una PEC alla società bianconera chiedendo il reintegro immediato del difensore nella rosa a disposizione di Allegri. Cosa che non è avvenuta. “Quando hai 35-36 anni e hai fatto la storia della Juve – ha detto Allegri a DAZN -, Leo ha fatto 500 partite e anche zoppo andava in campo… ha dato tanto alla Juve e la Juve ha dato tanto a lui. Deve prendere una decisione importante e non guardare a un anno, ma a quel che è il futuro perché è giovane. Quel che dico ora l’ho detto in tempi non sospetti. È normale, quando un campione come lui arriva a fine carriera, che ci sia paura di smettere”. E ancora: “Mi dispiace che sia finita così, però siamo stati chiari con Leo già da febbraio scorso quando io e la società gli abbiamo parlato diverse volte dicendogli che l’anno prossimo sarebbe stato un anno in cui avrebbe dovuto decidere di continuare da un’altra parte o smettere”. Ora, tralasciando qualsiasi discorso sullo stato di forma, l’affidabilità e il valore del giocatore che il primo maggio ha compiuto 36 anni, la domanda è: la Juventus e Bonucci hanno liberamente firmato un contratto che lega il difensore al club bianconero fino al 30 giugno 2024? E se la risposta è sì, che diritto ha la Juventus di dire a Bonucci, come ha testualmente dichiarato Allegri: “o vai a disputare l’ultima stagione in un altro club oppure smetti di giocare?”. Un contratto è un contratto. Nessuno è obbligato a firmarlo, ma se lo firmi sei obbligato a rispettarlo. La Juventus e il suo allenatore Allegri hanno naturalmente tutto il diritto di decidere che Bonucci è diventato talmente scarso, così di colpo, da non poter essere più schierato in partite ufficiali di campionato; ma sono tenuti a rispettare il contratto che hanno firmato con lui e questo contratto non dà in alcun modo diritto alla Juventus di dire al giocatore: o te ne vai in un’altra squadra o smetti di giocare. È stata la stessa Juventus a legare Bonucci a sé fino al 30 giugno del 2024; ed è la Juventus che gli elargisce un ricco stipendio in cambio delle prestazioni che il calciatore è tenuto a fornirle. In soldoni: Bonucci vuole rispettare il contratto che prevede che giochi nella Juventus ancora per un anno, la Juventus non vuole più rispettare il contratto e dice a Bonucci o ti trovi un’altra squadra o col calcio hai chiuso. E insomma, io non sono un avvocato ma ho la netta sensazione che Max Allegri, con le azzardate eppure chiare e incontrovertibili parole dette nell’intervista a DAZN, abbia – se mi passate il francesismo – pestato una merda e messo la Juventus nei guai. Non vedo come il collegio arbitrale o un qualunque giudice del lavoro possano considerare ammissibile il fatto che un club venga meno a un contratto liberamente firmato con un dipendente mettendolo lo stesso di fronte a un ricatto: andarsene a lavorare altrove o smettere di lavorare. Una crudeltà e una barbarie sia sotto il profilo etico che regolamentare. Io non ho mai avuto una particolare simpatia per Bonucci, ma ciò non mi impedisce di dire che il giocatore ha ragione. La verità è che anche con la sua nuova dirigenza la Juventus continua a comportarsi come il padrone delle ferriere. Naturalmente, nessuno dice niente. Acqua in bocca e campi cent’anni».

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