Allianz Stadium, Comolli: «Ambizione 10 concerti all’anno»
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Hanno Detto

Allianz Stadium miniera d’oro per la Juventus, Comolli svela: «La nostra ambizione è avere 10 concerti all’anno. Vogliamo un flusso diversificato nei ricavi». L’idea del club bianconero per valorizzare lo stadio

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Allianz Stadium, Comolli ha svelato così l’idea del club bianconero per valorizzare lo stadio dopo la nomina ad amministratore delegato

La rivoluzione della Juventus non passa solo dal campo e dalle intuizioni tattiche del neo-tecnico Luciano Spalletti. Il futuro del club bianconero si gioca anche, e soprattutto, sulla sostenibilità economica e sulla capacità di generare nuove risorse. A tracciare la rotta è il neo-Amministratore Delegato, Damien Comolli, che ha svelato un piano ambizioso per trasformare l’Allianz Stadium in un polo dell’intrattenimento attivo 365 giorni l’anno.

ALLIANZ STADIUM TRA CONCERTI ED EVENTI – «La nostra ambizione è avere 10 concerti all’anno durante la stagione. Abbiamo fatto molto lavoro nello stadio per poter ospitare molti concerti. È una diversificazione nei ricavi, un flusso diversificato. Abbiamo una struttura eccezionale, quindi che sia un concerto o una partita di rugby, può creare un nuovo flusso di ricavi. Tutte le società di calcio devono essere più creative, ma ditemi quale altra società al mondo fa quello che fa la Juventus? Possiamo fare tante altre cose, dobbiamo valorizzare la nostra fanbase che è eccezionale, possiamo sfruttare il nostro stadio, il J Medical, il J Hotel. Possiamo migliorare anche l’hospitality corporate».

QUI: Comolli svela: «Ho un’ossessione per la vittoria e alla Juventus è ancora più forte. Ecco l’obiettivo di Elkann e cosa cambia col mio ruolo di AD. Abbiamo un accordo con Vlahovic, mentre sul nuovo ds e il mercato di gennaio…»

Obiettivo: 10 concerti a stagione

«La nostra ambizione è avere 10 concerti all’anno durante la stagione». Con queste parole, il dirigente francese, fresco di nomina al vertice operativo della società, ha fissato il target. L’obiettivo è trasformare lo stadio di proprietà in un asset capace di garantire un «flusso diversificato» di entrate, che vada oltre la semplice biglietteria delle partite di calcio. «Abbiamo fatto molto lavoro nello stadio per poter ospitare molti concerti», ha spiegato Comolli, confermando gli adeguamenti strutturali già messi in atto per rendere l’impianto polifunzionale.

Dal rugby all’hospitality: sfruttare l’ecosistema J

La visione del CEO abbraccia ogni tipo di evento. «Che sia un concerto o una partita di rugby, può creare un nuovo flusso di ricavi», ha sottolineato. La strategia della Vecchia Signora punta a sfruttare al massimo un ecosistema unico nel suo genere, che comprende strutture d’eccellenza adiacenti allo stadio come il J Medical e il J Hotel. Inoltre, c’è la volontà di alzare l’asticella sui servizi premium: «Possiamo migliorare anche l’hospitality corporate».

“Creatività necessaria”

Comolli ha lanciato una sfida al sistema calcio, invitando a una maggiore creatività manageriale per valorizzare una «fanbase eccezionale Tutte le società di calcio devono essere più creative, ma ditemi quale altra società al mondo fa quello che fa la Juventus?», ha chiesto retoricamente. L’era Comolli nasce sotto il segno della diversificazione: mentre la squadra lotta per la Champions, la società lavora per rendere la Juve una media company globale e sostenibile.

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