A Casa con la Juve: le parole di Marchisio e Girelli - VIDEO
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A Casa con la Juve: le parole di Marchisio e Girelli – VIDEO

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Nuova puntata di A Casa con la Juve: gli ospiti di lunedì 6 aprile sono stati Claudio Marchisio e Cristiana Girelli

Torna A Casa con la Juve, il format bianconero che dà spazio ai personaggi che hanno scritto la storia della maglia bianconera e non solo. Nella puntata di lunedì 6 aprile gli ospiti sono stati Claudio Marchisio e Cristiana Girelli.

MARCHISIO«Io sono a casa, come spero tutti quanti. Il mio cane si chiama Tokyo, ha 9 mesi e sembra quasi un cavallo perchè è diventata grande. Ormai guarda le serie tv con noi. E’ talmente grossa che i miei figli la cavalcano».

GIRELLI «Sono a casa dei miei genitori a Brescia, gli unici felici di questa quarantena perchè possono vedermi 24 ore su 24 e non capita spesso. Se stiamo a casa tutti ne usciremo bene Questa convivenza forzata sta diventando particolare. Io ho due cani, un rottweiler di 9 anni che di recente ho dovuto portarlo al veterinaio urgentemente ed un barbocino».

DRESS CODE MARCHISIO«Al Pallone d’Oro come ci si dovrebbe vestire? Un evento così importante merita lo smoking tutta la vita, sia da giudice che da premiato. Papillon? Un uomo non è che abbia tanto spazio per la fantasia, quindi i dettagli fanno la differenza. Gran Galà del calcio? Sempre in abito, con una cravatta in tinta unita. Festa Scudetto in discoteca? Bisogna essere bravi a parlare con i compagni, ti metti d’accordo con loro e fai esattamente il contrario. Compleanno dei figli? Dipende, se si sta organizzando la festa con i compagni di scuola, è giusto vestirsi con jeans, maglietta e scarpa da ginnastica. Se è una cena di famiglia, bisogna almeno mettere una giacca sulla t-shirt. Compleanno della moglie? Bisogna sempre sorprenderla, non è soltanto l’abbigliamento. Diciamo che pensi a sorprenderla con un gesto o con il posto dove la porti».

MOMENTO PIU’ BELLO ALLA JUVE MARCHISIO «Primo trofeo alzato al cielo con i compagni, quindi il primo Scudetto».

MOMENTO PIU’ BELLO ALLA JUVE GIRELLI«Potrei dire anche io il primo Scudetto ma mi differenzio e dico la prima Supercoppa».

NUOVA PASSIONE MARCHISIO«Ho avuto l’opportunità di tornare ad una mia vecchia passione, ovvero lo sci. Quest’anno ho rimesso gli sci con tanta paura. Sapete che i calciatori non possono praticare alcuni tipi di sport. Devo dire che ho avuto un po’ di timore nelle prime discese, per i problemi alle ginocchia».

GIRELLI«Mi piacerebbe giocare con Vivianne Miedema».

MARCHISIO«Io avrei voluto giocare con Steven Gerrard.  L’ho ammirato tantissimo, ha fatto una grande carriera e in quegli anni i centrocampisti inglesi venivano presi come riferimenti: segnavano tanti gol. C’era lui, Lampard, Scholes. Sarebbe stato bello giocare insieme a loro».

RICORDO GOL ALL’INTER NELLE GIOVANILI E IN PRIMA SQUADRA MARCHISIO «Sul primo, non dico che sia offuscato, ma quando rivedo le immagini c’è la gioia dei miei compagni che mi abbracciano. Quando rivedo quello all’Inter in Serie A, c’è un filo che mi lega con il gol nelle giovanili. Quel gioco di gambe ti permette di capire quanto gli sforzi siano necessari per farlo. Io dico sempre a mia moglie che mi emoziono tantissimo a rivedere quel gol, perchè avrei voluto essere sugli spalti per esultare al mio gol in campo. Sulla scarpa sinistra avevo i tacchetti a 13 in gomma, sulla destra i tacchetti a 6 in ferro. Sono andato a cambiarmi subito le scarpe e quando ho segnato non ho capito niente, baciavo tutti».

TRIPLETTA GIRELLI AI MONDIALI –  «Sono stata fortunata perchè era estate e quindi difficilmente puoi sbagliare tacchetti. Difficilmente uso i tacchetti a 6 o misti, uso quelli a 13. Pallone dei Mondiali? A Vinovo dovevamo fare un servizio per la UEFA io e Bonansea. La prima cosa che ho visto è stato il pallone, lo presi in mano  e chiesi alla ragazza che gestiva il tutto se avessi potuto tenerlo. Lei mi ha detto che non poteva lasciarmelo. Così pensai che in qualche modo me lo sarei preso ai Mondiali. Ho fatto una fatica a prendermelo, perchè la UEFA non voleva lasciarmelo».

IL PIRLO«Stavo dicendo a Claudio che ci ha giocato pure insieme. Vai in un bar di Brescia e ordini un “Pirlo” e ti chiedono se vuoi Aperol o Campari. E’ il classico spritz veronese, con vino bianco, Aperol o Campari e seltz».

COMPAGNO PIU’ CASINISTA MARCHISIO – «Simone Pepe, era il più divertente e riusciva a tenerci su il morale, scherzava sempre, era da collante per tutto».

VIAGGIO PIU’ BELLO MARCHISIO«Io amo tantissimo il mare, quindi le Maldive. Se mi portate su un’isola è sempre il viaggio più bello. Vorrei andare sia in Polinesia che in Giappone con i miei figli. Sono stato in Giappone per lavoro ed è stupendo e vorrei portarci mia moglie e i miei figli».

PRIMA DI ENTRARE IN CAMPO GIRELLI – «Sono sincera, sono molto tranquilla e serena, non sono una che si agita. Se sono agitata è un brutto segno. Cerco di smorzare la tensione con la mia allegria. Quando sono a Vinovo guardo se i miei genitori sono arrivati perchè vengono da Brescia, quindi quella è la mia prima preoccupazione. Mi prometto di uscire dal campo senza rimpianti, dando tutta me stessa. Il momento più personale è quando vai a fare la doccia e hai tempo per fermarti a pensare la partita che hai appena vissuto. Quel momento, se non hai dato tutto, è più brutto della sconfitta».

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