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Allegri e i cavalli, rivelazione: «E’ un esperto. E corto muso…»

Allegri e i cavalli, rivelazione del trainer: «E’ un esperto. E corto muso…». Il racconto della passione dell’allenatore della Juve
Allegri, il corto muso e i cavalli.
Alessandro Botti, trainer dei cavalli dell’allenatore della Juve, alla Gazzetta ha rivelato alcune curiosità e retroscena su questa passione del tecnico bianconero.
PASSIONE – «Nel luglio 2021 Allegri ha vinto all’esordio il Prix Hocquelus con Light Up My Dream, un cavallo che gli avevo proposto tramite amici in comune. Da buon toscano, è un appassionato di vecchia data. Le corse le ha nel sangue e non è un caso che la divisa della scuderia sia amaranto e stella bianca, in onore del Livorno».
CORTO MUSO – «Era di un mio cliente, gliel’ho proposto al 20%. Il nome l’ha scelto mia moglie Ilaria, ex giornalista, prendendo spunto dalla famosa conferenza stampa dove spiegò il concetto del corto muso nell’ippica, applicabile anche nel calcio. E l’idea è subito piaciuta anche a lui. È un buon cavallo, tornerà a correre appena risolto qualche contrattempo fisico».
ESPERTO DI CAVALLI – «Ci sentiamo spesso per telefono, almeno due o tre volte a settimana, sia direttamente che tramite il gruppo Whatsapp o gli amici con cui ha investito nei cavalli. Di solito vuole sapere come stanno. Gli mando i video degli allenamenti e se può ci parliamo prima delle gare, per convalidare la miglior strategia. È un po’ come un presidente di club che prima della partita vuole sapere dall’allenatore che squadra manda in campo, con quali schema e giocatori: i cavalli in fondo sono come atleti di alto livello. Poi se non glielo impedisce il calendario della Juve, segue le gare che analizziamo insieme dopo il traguardo. E lui ne sa, perché vede subito se ci sono stati problemi o colpi di sfortuna, se cavallo o fantino potevano far meglio. Così è anche più facile lavorare, perché Max è ambizioso come lo è nel calcio».
