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Calciomercato Juve, ecco chi è il vero rimpianto dei bianconeri: il retroscena dalla scorsa sessione estiva. Giuntoli si sarebbe dovuto accorgere di questa cosa

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Calciomercato Juve, ecco chi è il vero rimpianto dei bianconeri: le dichiarazioni sulla mossa che avrebbero dovuto fare i bianconeri

Una squadra in crisi di gioco, priva di un’identità e di un leader tecnico in mezzo al campo. Il giornalista Gianni Balzarini, sul suo canale YouTube, ha analizzato il momento difficile della Juventus, individuando il problema principale nel cuore della manovra e il rimpianto più grande dell’ultima campagna acquisti: Luka Modric. Secondo l’esperto, la dirigenza ha commesso un errore strategico, lasciando che il Milan si assicurasse un campione del suo calibro senza nemmeno provare a inserirsi. L’analisi parte da un presupposto tecnico chiaro: Manuel Locatelli sta facendo del suo meglio, ma non è un regista puro.

BALZARINI SUL REGISTA«Locatelli lo diciamo da sempre, non è un regista, cioè si è adattato e anche bene a fare questa cosa qua, ma non è nelle sue corde, non ha la giocata naturale del regista alla Pirlo, lì siamo nell’Olimpo, alla Modric e qui siamo nel grande rimpianto. Modric è il più grande rimpianto della campagna acquisti della Juventus, ragazzi. Il più grande rimpianto della campagna acquisti della Juventus».

Un’occasione persa, secondo Balzarini, di cui la colpa ricade sulla precedente gestione tecnica.

IL RETROSCENA DI MERCATO«Perché e qua non centra Comolli, perché era Giuntoli che doveva accorgersene, perché è da marzo che il Milan gli ha messo gli occhi addosso, una volta avuta la certezza che il Real non gli avrebbe rinnovato il contratto e a marzo su questo canale l’avevamo detto che Modric era libero, ma il Milan l’ha acquistato senza concorrenza».

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Juve, Balzarini: “Manca un leader, Modric avrebbe alzato il livello di tutti”

Ma perché il calciomercato Juve non ha affondato il colpo? Secondo il giornalista, la scelta è stata dettata dalla nuova linea imposta da John Elkann: un progetto giovane, italiano e sostenibile. Modric, con i suoi 40 anni, rappresentava “due aspetti contrari” a questa direttiva: non più giovane e con un ingaggio pesante. Una scelta di programmazione che, però, oggi presenta il conto, perché alla squadra di Tudor manca disperatamente un altro tipo di figura.

Balzarini ha poi spiegato l’impatto che un giocatore come Modric avrebbe avuto sullo spogliatoio, un impatto che va oltre le semplici prestazioni in campo.

È proprio questa leadership, questa capacità di alzare il livello dei compagni, che manca alla Juve attuale, apparsa confusa e fragile alla prima, vera difficoltà. Un rimpianto che, vedendo le prestazioni del croato con la maglia del Milan, si fa ancora più grande.

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