Chiarenza: «Juve, Berardi è meglio di Di Maria e Zaniolo» - ESCLUSIVA
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Chiarenza: «Juve, Berardi è meglio di Di Maria e Zaniolo» – ESCLUSIVA

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Vincenzo Chiarenza, ex allenatore delle giovanili della Juve, parla in esclusiva a Juventusnews24 di mercato e non solo

Vincenzo Chiarenza, ex allenatore delle giovanili della Juventus dal 1991 al 2008, parla in esclusiva a Juventusnews24 di tanti temi legati al mondo bianconero.

Dalla stagione passata a quella futura passando per Chiellini, Dybala e Pogba e molto altro. Tutte le dichiarazioni.

Che valutazione dà alla stagione della Juve: annata di ripartenza o annata da dimenticare?

«Non è assolutamente da dimenticare, bisogna trarre cose positive anche da una stagione negativa. Avranno analizzato motivi e cause che hanno portato la Juventus a prestazioni in cui capitava, ad esempio, che all’inizio delle partite non ci fosse un approccio alla gara giusto. C’è stato anche un gran numero di infortunati e altre cose che hanno messo la squadra in una posizione tale da avere difficoltà a raggiungere le prime tre in classifica».

Allegri è tornato alla Juve dopo due stagioni di lontananza e di pausa: come le è sembrato il suo operato?

«Lui è un bravo allenatore e capisce di calcio più di tanti altri. Il suo lavoro l’ha fatto, così come degli errori. Torno sull’approccio alla gara e penso anche ai tanti gol presi agli inizi dei secondi tempi, facilitati dagli errori dei difensori. Lui su questo non poteva farci niente perché il suo lavoro è nell’arco della settimana sulla testa dei giocatori. E penso che questo l’abbia fatto nel migliore dei modi».

Pogba è vicinissimo al ritorno alla Juve: è il colpo giusto per il centrocampo bianconero?

«Bisogna vedere se è più un’operazione commerciale o se serve davvero alla Juventus per il prossimo futuro. Pogba negli ultimi 3 anni ha fatto poco e niente, ha solamente litigato con gli allenatori e qualche volta con i suoi compagni di squadra. Ha attraversato un periodo non molto positivo sotto il profilo delle prestazioni. Sicuramente c’è un po’ di perplessità. Gli anni avanzano e si sa che col passare del tempo, ad esempio, se uno ha un infortunio lo porta avanti più del solito. E ci sono anche altri piccoli problemi al di fuori del calcio che possono interferire in maniera negativa. Bisogna vedere come viene: se torna sereno e senza problemi, penso possa fare la sua parte della prossima Juve».

Tra Berardi, Di Maria e Zaniolo chi sarebbe l’esterno ideale per Allegri?

«Dico Berardi perché ha il tiro più forte del campionato di Serie A e per un attaccante con le sue caratteristiche. Poi è un uomo assist, sia quest’anno che in passato ne ha fatti tanti. In più gioca bene in fase di non possesso palla per aiutare i compagni. E’ un leader nel suo ruolo e un trascinatore».

Che idea si è fatto sull’addio di Dybala e il suo possibile approdo all’Inter?

«Se va all’Inter gli faccio tanti auguri di buon campionato. E’ un ragazzo che è venuto alla Juve con tante aspettative e dal punto di vista tecnico non si discute, forse dal punto di vista caratteriale dovrebbe migliorare un po’. E’ rimasto ancora un po’ bambino-ragazzo come giocatore, non ha ancora maturato appieno la sua mentalità da top player».

A chi darebbe la maglia numero 10 lasciata dall’argentino?

«La darei a un giocatore che somigli a chi l’ha portata in passato. Ma non vedo nessuno che ricordi Platini, Roberto Baggio o Del Piero. Chiesa? Potrebbe essere un nome, ma a confronto con loro è tutta un’altra casa. Lui è bravo nel suo ruolo di attaccante esterno grazie alla velocità e il suo tiro in porta repentino».

Chiellini se andrà dopo tanti anni: quanto peserà la sua assenza da leader? E chi potrebbe sostituirlo?

«Mancherà tantissimo perché dal punto di vista caratteriale è stato sempre un trascinatore. Con il suo esempio ha fatto vedere ai compagni che a volte si può vincere anche col cuore. Demiral mi sembra il giocatore adatto a sostituire Chiellini. Può fare il centrale ma anche tutti i 4 i ruoli della difesa. E ha una personalità talmente spiccata da poterlo sostituire degnamente».

Fagioli, Gatti e Miretti sono tre giovani che possono far parte del nuovo ciclo della Juve?

«La Juve ogni tanto i giovani deve farli esordire, altrimenti non si giustifica il grande lavoro che si fa ogni anno per dargli una mentalità. Quando ero osservatore nazionale delle giovanili sono andato a vedere diverse volte Fagioli: è un giocatore interessantissimo e pronto per la prima squadra. E’ uno da tenere e da far giocare per vedere se la maglia pesa troppo o no per lui».

Guardando al prossimo campionato, si aspetta un’altra Serie A molto combattuta come quella terminata da poco?

«Saranno sempre di più le squadre che si organizzeranno per rendere la vita difficile alle big come Milan, Inter, Juventus, Napoli e Roma. Si sono inserite Atalanta e Sassuolo, con la prima che ormai è in pianta stabile tra le prime in Italia. Sarà sempre più difficile e combattuto il campionato. E sarà sempre bellissimo come quello appena finito. Mi auguro che il prossimo sia anche migliore».

Si ringrazia Vincenzo Chiarenza per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

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