Conferenza stampa Allegri: «Mi mancava sentir parlare di esonero»
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Conferenza stampa Allegri: «Mi mancava sentir parlare di esonero. Son fiducioso» – VIDEO

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Conferenza stampa Allegri: le parole del tecnico alla vigilia di Monza Juve, valida per la settima giornata di Serie A 2022/23

(inviato all’Allianz Stadium) – La Juve è chiamata a reagire. Dopo i pareggi in campionato con Fiorentina e Salernitana e le sconfitte in Champions League con Psg e Benfica, i bianconeri cercheranno di tornare alla vittoria domenica all’U-Power Stadium contro il Monza.

Nel giorno di vigilia, sabato 17 settembre, Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa alle 14.00 all’Allianz Stadium per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


QUALE REAZIONE VUOLE VEDERE – «Più che reazione bisogna avere grande rispetto del Monza perché comunque in casa ha sempre fatto grandi partite, arriva dal primo punto in Serie A e ha buone individualità. Dobbiamo mettere più attenzione in quelle che sono state le situazioni deficitarie: analizzando gli ultimi 7 sette gol presi, li abbiamo subiti in situazioni che sarebbero potuti essere evitabili con più attenzione. Su qualche contropiede, queste marcature che andavano fatte meglio, su qualche lettura. Su questo dobbiamo assolutamente migliorare».

JUVE VIRTUALE E TANTI INFORTUNI METTONO IN DISCUSSIONE UNA PARTE DEL LAVORO FATTO – «Per quanto riguarda questa Juve virtuale e quello che è stato scritto stamattina, visto che con Mario (Sconcerti ndr) ho un ottimo rapporto, è stata una chiacchierata e poi è stata messa giù come un’intervista. Il succo è che: non è questione di Juve virtuale, ma se metti sul campino la rosa completa della Juve ora non ce l’abbiamo. Non c’era bisogno che lo scrivesse stamattina Sconcerti, era una cosa plausibile a tutti, almeno credo. Per quanto riguarda gli infortuni, mi sono fatto dare un report sugli infortuni: rispetto all’anno scorso, abbiamo avuto 11 infortuni muscolari, lo scorso anno 10. Abbiamo giocato 8 partite in più e abbiamo avuto McKennie, Pogba che è ancora fuori, Chiesa che ha fatto sì che alcuni giocatori dovessero giocare più partite. Detto questo, noi siamo sempre in discussione, discutiamo sempre del lavoro che facciamo. Sicuramente abbiamo sbagliato, chi è che non sbaglia, sbagliamo tutti e io sono il primo che sbaglia sicuramente più degli altri. Credo che in questi momenti ci vuole molta lucidità. Se avessimo vinto col Benfica cosa si sarebbe detto? Avrei detto che nella prestazione c’era da migliorare. In questo momento dare spiegazioni non serve a niente, dobbiamo cercare di vincere. Ci mancano dei risultati, in Champions siamo in ritardo però bisogna avere un po’ il positivo perché altrimenti uno prende e si butta di sotto dal grattacielo. Questo non credo che sia giusto. In campionato siamo in ritardo di 4 punti è vero, ma ci sono delle cose che vanno oltre quello che facciamo in campo. In Champions abbiamo perso col Benfica, però in questo momento si vede tutto negativo. Dobbiamo finire bene domani, dopo la sosta recupereremo 3/4 giocatori per poi iniziare il secondo mini-ciclo cercando di creare i presupposti per andare a Lisbona a giocarci una finale. Quello che è negativo ora può essere positivo tra 20 giorni. Quello che conta sono i risultati alla fine. L’anno scorso abbiamo avuto problemi sui flessori, quest’anno sugli adduttori. Noi cerchiamo di darci delle spiegazioni, ma lo staff alla Continassa lavora bene, non ci sono dubbi».

DARE CONTINUITA’ DI SISTEMA DI GIOCO – «Altrimenti divento noioso e non voglio diventare noioso. Per dare continuità a un sistema di gioco bisogna avere giocatori a disposizione. Di Maria è stato fuori dal 20 agosto credo, e in questo momento a parte lui e Cuadrado che non fa più l’ala destra come una volta, per questione di caratteristiche, ho dovuto cambiare ma non è il problema del sistema del gioco. Dobbiamo andare a limitare gli errori che facciamo sul primo gol del Benfica. Non è il rigore: su palla nostra in area avversaria abbiamo sbagliato la marcatura su palla in uscita, poi loro hanno preso il gol. Quello va evitato. Prendiamo troppi gol troppo facilmente. A Parigi l’ho subito detto, a volte sembra che le cose le vedo solo io. Mi preoccupo per me, se sono solo io a vederlo magari le vedo male io e mi metto in discussione per quello».

SZCZESNY E DI MARIA TITOLARI – «Alex Sandro, Locatelli e Rabiot out? Sì, quello sicuramente, non saranno convocati. Abbiamo un bel po’ di ragazzotti che portano positività e poi sono bravi tecnicamente. Domani Szczesny è a disposizione, non al 100% perché ha ancora un fastidio al piede e gioca Perin. Lo portiamo dopo la sosta anche lui però domani è a disposizione. Di Maria domani rientrerà dal primo minuto, devo valutare se far giocare Kean o Kostic. Poi abbiamo un po’ di cambi con dei ragazzi e dovrò decidere chi far giocare in difesa. Domani è una partita bella da giocare, ritrovo il mio carissimo amico Adriano Galliani, ormai ci diamo del tu, e il presidente. Han fatto una cosa straordinaria riportando il Monza in Serie A dopo non so quanti anni di storia. Penso sia stata una grande soddisfazione per loro però per noi i 3 punti sono importanti per cercare di passare una buona sosta».

COSA HA SBAGLIATO – «Magari dei cambi, formazione, la preparazione. Avrò sbagliato tante cose».

DISTACCO TRA LA PERCEZIONE DEI GIOCATORI E I SUOI DETTAMI – «In questo momento c’è chi vede negativo mentre io dal negativo vedo una possibilità di crescere. C’è sempre un’aria di miglioramento. Io se vinciamo vedo un’aria di miglioramento, la differenza è nel vedere le problematiche quando vinciamo. Quando perdiamo le aree di miglioramento sarebbero facili da vedere, invece sono più incasinate. Non si parla dei problemi, ma della soluzione da trovare. Bisogna giocare, cercare di fare meglio e fare molta più attenzione. Ma sono sicuro perché la squadra sta bene. Anche la condizione fisica: l’altro giorno dopo l’1-1, la squadra negli ultimi 4 minuti del primo tempo ha avuto una reazione, la squadra ha ripresa a correre. Nel secondo tempo la squadra aveva iniziato bene, poi abbiamo perso un contrasto e non abbiamo fatto un contrasto a metà campo su una secondo palla che dovevamo prendere noi e abbiamo preso il secondo gol. Dobbiamo percepire di più il pericolo quando gli altri hanno la palla. Ma queste cose sono da migliorare. Poi oggi siamo qui e giustamente va tutto male magari poi tra 20 giorni le cose vanno meglio. Di questi tempi ne ho già passati: quando eravamo 12esimi, quando ero al Milan 12esimo. Solo col lavoro e la serenità, e vedere le cose in modo propositivo. Più ci piangiamo addosso e peggio è, questa è una filosofia di vita mia. Se uno vede le cose in maniera propositiva vive meglio. I risultati ti danno più tranquillità: io faccio sempre un esempio, di quando cascavamo dal giornale. Avevamo perso a Sassuolo, e il giorno dopo io sorrisi a tutte le critiche che la Juve aveva giocato male. Quella partita, se avete tempo andate a rivederla, subimmo un tiro su punizione di Sansone e noi sbagliammo 8 gol. Il giorno dopo “L’allenatore non capisce niente, la Juventus…”. A distanza di un girone, facemmo una partita qui col Sassuolo allucinante e vincemmo 1-0 ma rischiammo l’impossibile. Lo sapete cosa avete scritto voi sul giornale? “Che grande Juventus”. Sapete cosa dissi alla squadra? “Abbiamo fatto schifo”. Ma in quel momento lì è quello che vedi e percepisci. Quella partita abbiamo fatto schifo, ma il modo di vedere le cose, il momento ti fa pendere da una parte o dall’altra. Stiamo lavorando bene sugli errori commessi: ho detto ai ragazzi non mi rovinate la sosta che mi devo rilassare e preparare poi la seconda tranche di partite prima di novembre. Questo è il calcio, fa parte della vita. Dobbiamo stare zitti perché non abbiamo vinto e cercare di vincere domani».

IN QUESTI GIORNI SI E’ SENTITO IN DISCUSSIONE – «No, mi mancava il fatto di Allegri esonerato. Mi mancava, era una mancanza che sentivo. Sono molto contento di questo. Con la società parliamo tutti i giorni in modo sereno, analizziamo. Io devo sempre delle spiegazioni alla società. Bisogna pensare solo a lavorare, rimanere sereni perché possiamo solo migliorare».

SI SENTE RESPONSABILE – «Io sono responsabile, però hai letto male mi dispiace dirlo e non siamo qui a sindacare. Lei sta vedendo una cosa all’opposto di quanto scritto da Sconcerti. Non sono qui a sindacare perché io sono pratico. Ho mai avuto tutti i giocatori a disposizione? No. La squadra sta facendo bene? Sì, nelle condizioni in cui siamo. E’ inutile stare a sindacare le cose. Nel calcio c’è un vecchio detto che mi fa sorridere: se vinci sei un bravo ragazzo, se perdi…».

SE HA PENSATO ALLE DIMISSIONI – «Sapete perché mi mancava parlare di esonero? Perché quando c’è un mezzo risultato Allegri è in discussione. Mi diverte, capisco molto voi. Questo è divertente. Credo di parlare abbastanza italiano, credo di parlarlo in modo corretto, a scuola andavo poco ma ho cercato di migliorare. Sono fiducioso su quello che stiamo facendo e su quello che sarà. È normale che i risultati giudicano il lavoro mio e di tutto lo staff ma è una cosa normale. Bisogna essere fiduciosi e su questo sono molto convinto e sereno».

MOMENTO COMPLICATO CON MOLTI GIOCATORI ESECUTORI – «Abbiamo parlato con la squadra, abbiamo analizzato. Ho detto che non possiamo prendere questi 8 gol, dobbiamo subirli se gli altri sono molto bravi non so se glieli regaliamo. Abbiamo parlato poco, abbiamo analizzato quello che c’era da analizzare, perché in questo momento dobbiamo essere concentrati su quello che c’è da fare. Domani abbiamo una partita molto difficile: il Monza ha cambiato allenatore, ha fatto una buona partita a Lecce. Noi veniamo da tante partite, dobbiamo fare una gara giusta e attraverso la prestazione portare via il risultato. Poi dopo affrontare la sosta nel migliore dei modi e affrontare la seconda tranche di partite con più giocatori a disposizione e sperando che quelli che vanno in Nazionale dopo stiano bene. E con fiducia per continuare in campionato e per preparare al meglio questa sfida che momentaneamente è impossibile in Champions, però va fatta. Però questo è il bello della vita, delle sfide impossibili che non è impossibile. Detto questo, se ci avessero dato il nostro saremmo in una posizione diversa in campionato. A voi non va giù, ma è questo. Non dico di più, non voglio niente, il nostro».

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