Conferenza stampa Allegri: «Servono 10 punti per l'Europa»
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Conferenza stampa Allegri: «Servono 10 punti per l’Europa» – VIDEO

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Conferenza stampa Allegri: le parole del tecnico bianconero alla vigilia di Juve Bologna, valida per la 33esima giornata di campionato

(inviato all’Allianz Stadium)Dopo la vittoria contro il Cagliari, la Juve ospita il Bologna nella 33esima giornata di campionato. Si avvicina la chiusura della Serie A e i bianconeri sono in lotta per il quarto posto.

Nel giorno di vigilia, venerdì 15 aprile, Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa alle 14 per presentare l’incontro. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.

COME ARRIVA LA SQUADRA – «Ci arriviamo bene dopo una buona settimana di lavoro. Ci tengo a salutare Sinisa, che domani purtroppo non c’è, e gli auguro una pronta guarigione assolutamente. Il Bologna è una squadra che in questo momento sta bene fisicamente, ha vinto a Milano, ha pareggiato in casa, direi che non è semplice da battere e noi abbiamo comunque bisogno di punti perché ne mancano ancora tanti per consolidare il quarto posto».

BONUCCI TITOLARE – «Leonardo sta bene però devo decidere tra lui e Chiellini perché devo gestire due partite. Mercoledì abbiamo il ritorno di semifinale di Coppa quindi domani deciderò se scenderà in campo prima lui o prima Giorgio».

PENSARE ALLA COPPA ITALIA – «Sarebbe stato bello anche andare avanti in Champions, facciamo un passo alla volta. Domani abbiamo il Bologna, abbiamo 6 partite da qui alla fine del campionato di cui le ultime due con le squadre che stanno dietro di noi. Tra l’altro, la Fiorentina ha il calendario migliore rispetto a quello che stanno dietro di noi. Bisogna fare attenzione, fare tanti punti, ce ne servono ancora 10 minimo per entrare dentro la Champions. Alla partita di Coppa Italia ci penseremo da dopodomani».

ITALIANE FUORI DALL’EUROPA – «Vuol dire tanto e non vuol dire niente. Noi siamo passati da un momento di esaltazione dopo la vittoria dell’Europeo e sembrava che tutti i problemi fossero risolti. Un conto è vedere la realtà delle cose, che non è solo una roba tecnica, ma una cosa generale: basta vedere gli introiti del campionato italiano confronto a quello inglese. Dietro a questo ci sono i soliti discorsi. Quando le squadre italiane vanno fuori dall’Europa o l’Italia non va al Mondiale vengono fuori i problemi, che non è che vengono fuori in un giorno. I problemi ci sono sempre, ma in Italia si tende a mettere la testa sotto e nascondere i problemi per cercare delle soluzioni, che non è detto siano giuste o sbagliate. Finché non prendiamo una strada non possiamo sapere se è giusta o sbagliata, ma in Italia non ci piace tanto farlo. Quindi si tende a vivacchiare. Poi dopo noi italiani siamo bravi ad arrangiarci. Dispiace per l’Atalanta che è uscita, sono contento per la Roma, quando le italiane vanno avanti è sempre un bene per il calcio italiano. Il prossimo anno cercheremo di fare meglio assolutamente, ma non c’è un solo problema».

A CHE PUNTO E’ LA SUA JUVE – «Momentaneamente potremmo essere soddisfatti ma l’obiettivo  stagionale di entrare tra le prime 4 non ci siamo ancora. Ora siamo quarti ma mancano ancora tante partite. Sono soddisfatto di come la squadra è cresciuta, di come stiamo lavorando, ma sono dispiaciuto per come siamo usciti dalla Champions, perché abbiamo perso la Supercoppa. Ci sono annate in cui non riesci a portare trofei a casa e dispiace molto, ma dall’altra devi poi vedere se hai messo le basi per programmare bene il futuro. Quest’anno abbiamo iniziato un percorso insieme facendo delle buone cose. Momentaneamente non possiamo assolutamente valutare l’annata».

QUALI SEGNALI DI CRESCITA HA VISTO – «Di come la squadra è cresciuta così come i singoli, ci siamo conosciuti, di come la squadra è cresciuta in questi mesi. Ora siamo nel momento cruciale della stagione, soprattutto perché dobbiamo assolutamente raggiungere l’obiettivo minimo che è il quarto posto e dobbiamo fare più punti possibile. Domani ci sono tre punti e da quelli non dobbiamo scappare».

RINNOVO CUADRADO E DANILO A CENTROCAMPO – «C’è stato il rinnovo ed era automatico per le presenze. Sta bene, si è allenato. Stamattina la squadra si è allenata bene. Ho solamente due centrocampisti, se vogliamo giocare a tre ne devo mettere uno lì, altrimenti se giochiamo a due bastano Zakaria e Rabiot. Ma devo ancora decidere questo».

DYBALA – «Sul cambio sono stato fortunato a Cagliari, è importante essere fortunati. Paulo sta facendo bene, tra l’altro sta crescendo molto di condizione, perché ha avuto un’annata travagliata con i vari infortuni. Se sta bene lui sta bene tutta la squadra. Da tutti mi aspetto tanto. Noi dobbiamo fare più punti possibile perché ci garantirebbero la posizione che in questo momento abbiamo».

PERSE 5 PARTITE ALLO STADIUM – «Sono dati di fatto, sono numeri e non si può scappare. L’anno prossimo dovremo migliorare questi numeri. Perdere cinque partite allo Stadium sono numeri che incidono poi, a parte in Champions, in campionato».

RIMPIANTO DI ESSERE TORNATO ALLA JUVE – «Assolutamente no, lo dico con serenità. Sono tornato alla Juve molto contento e felice. Ho mio figlio di 10 anni che vive a Torino, quindi è stata anche una scelta per questo motivo oltre al fatto che volevo ancora lavorare con la Juve. Volevo fare poi 4 anni buoni per costruire qualcosa di importante. Non ho nessun rimpianto perché mi ritengo molto fortunato. Stiamo facendo un buon lavoro, mi sono tolto delle soddisfazioni e cerco di togliermene anche altre con la società con cui sto lavorando. Sono contento».

KEAN – «Ha fatto delle buone cose, ha fatto dei gol importanti. Gli altri in questo momento stanno facendo meglio ma lui è a disposizione e si fa trovare pronto».

VLAHOVIC CAPOCANNONIERE – «Lo spero, almeno ci garantirà il posto nelle prime quattro. Domani Vlahovic giocherà».

SCREZIO CON NEDVED- «Lui ha fatto un’esternazione ma come capita spesso durante le partite in tribuna. Difficilmente si rimane fermi, la partita ti porta ogni tanto a muoverti. Non c’è assolutamente problemi, stiamo lavorando bene con Cherubini e Arrivabene, e lo stesso presidente. Ci sono tutti i presupposti per finire l’annata nel migliore dei modi e iniziare bene la prossima».

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