Conferenza stampa Di Maria Juve: «Qui per portare il club a vincere tutto»
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Conferenza stampa Di Maria Juve: le parole del nuovo giocatore bianconero nel giorno della sua presentazione ufficiale

(inviato all’Allianz Stadium) È Angel Di Maria il primo innesto estivo della Juventus. Il Fideo, svincolatosi dal Psg, va a rinforzare l’attacco di Massimiliano Allegri, donandogli esperienza e mentalità vincente.

Lunedì 11 luglio alle ore 15 Di Maria è stato ufficialmente presentato in conferenza stampa all’Allianz Stadium davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


PRIME SENSAZIONI ALLA JUVE – «Buongiorno a tutti, sono contentissimo di essere qui e indossare questa maglia. E’ davvero fantastico entrare in questo grande club italiano, mi hanno accolto con affetto, a me e alla mia famiglia. Questo è importante per me, quindi dico grazie».

CHE DI MARIA ARRIVA IN ITALIA – «Lo stesso di sempre, quello elettrico, che vuole vincere a tutti i costi, vuole essere un campione e non vuole perdere. Questo è il Di Maria che è arrivato alla Juventus. Per questo questa squadra mi ha scelto, che mi ha voluto qui: anche per loro, come per me, è importante vincere. La cosa importante sarà importante lavorare, farlo nel modo migliore possibile, per la squadra come per me. L’ho detto già molte volte, nel calcio le cose cambiano molto velocemente. La mia idea era quella di tornare in Argentina, ma il calcio è così, in un anno possono cambiare i progetti. Sono tranquillissimo e cercherò di fare del mio meglio nel mio anno alla Juve».

MONDIALE – «La mia testa ce l’ho alla Juve e basta. La Nazionale viene dopo: sono venuto qui per vincere più titoli possibile e lavorare in questo grande club. La Nazionale arriverà quando dovrà arrivare, non penso di approfittare della Juve per arrivare nelle migliori condizioni al Mondiale. Voglio vincere quanti più titoli possibile, poi quando si parlerà di Nazionale ci parlerò in quel momento».

RESTARE ALLA JUVE UN ANNO IN PIU’- «Non si sa mai, nel calcio tutto cambia velocemente. Con una mano sul cuore da quando mi hanno contattato, mi hanno trattato benissimo. Tutto si sta svolgendo nel migliore dei modi, questo influisce molto su come mi sento, ma per il momento penserò a questo anno specifico. Cercherò di lavorare per la Juve, vincere tutto, poi ci penserò più avanti».

RUOLO PREFERITO – «Quello di sempre, mi piace fare gli assist, far parte di un gruppo importante. Voglio fare il meglio per questa squadra. Spero quest’anno di fare tanti assist come gli anni precedenti».

LA SCELTA DI VENIRE ALLA JUVE E ALLEGRI – «Una squadra così importante come la Juve, che sta dietro di me per 40 giorni insistendo molto, è difficile quasi impossibile dire di no. Sono stati dietro di me, hanno aspettato che finisse il contratto, quindi avevo tanta voglia di venire. Ho tardato a rispondere solo per questioni familiari: volevo che la mia famiglia fosse contenta, che ci facessimo le vacanze tranquillamente, c’era anche la questione della Nazionale. Volevo essere tranquillo per poi dedicarmi in seguito completamente a questa stagione. Ho parlato poco prima della fine delle vacanze comunicando la mia decisione di venire. Allegri? Non abbiamo molto, non abbiamo parlato di tattica. Ora è solo questione di correre, essere pronti. La parte tattica verrà più avanti».

DOVE RENDE AL MEGLIO DI MARIA – «Sono un giocatore a cui piace giocare in qualsiasi ruolo. Mi piace far parte degli 11 in campo sempre, ho un carattere forte, voglio sempre vincere, guardo sempre avanti, mi piace sempre lottare per i risultati. Mi piace di più giocare come attaccante di destra per potermi accentrare e calciare di sinistro. Poi dipenderà dalla scelta dell’allenatore, è lui che comanda e lui dirà dove mi vuole».

SCEGLIERE DI RIMANERE IN EUROPA PER LA NAZIONALE – «Nessuna in realtà. Venire alla Juve o in un’altra squadra mi dà la possibilità di giocare anche in Nazionale, ma questo non ha a che vedere con questa scelta che ho fatto. La Juve è il club più importante d’Italia, ha le carte in regola per vincere tanti titoli. Ha una squadra forte e voglio essere uno in più di questi giocatori. Se una squadra così importante mi ha cercato significa che pensa che io sia all’altezza. Per questo ho fatto questa scelta».

BUFFON HA DETTO CHE IL SUO ARRIVO IN A E’ COME QUELLO DI MARADONA – «Diego è Diego, è stato quello che tutti sappiamo. Io ho un bel rapporto con Buffon, è una persona fantastica. Ci ho parlato nel giorno in cui ho firmato il contratto, ci teneva venissi alla Juve. Essere qua è importante per tutte queste ragioni. La testa però ce l’ho tranquilla, ho i piedi per terra, so chi sono e farò il meglio così come ho fatto in tutte le altre squadre. Sapevo potesse venire Pogba, conosco le sue qualità, è incredibile. Ci sono giocatori giovani che bisogna aiutare, la voglia è grande di far tornare questa squadra a vincere tutto».

SERIE A VISTA DALL’ESTERO – «La Juve è la Juve, ha vinto tantissimi titoli. È un grande club, ha grandi qualità. In questi ultimi 2 anni non ha vinto molto ma vuole tornare ai massimi livelli. La voglia è grande per far tornare la Juve a grandi livelli. L’importante è formare un buon gruppo e fare meglio anche a livello di spogliatoio».

C’ERANO ALTRE SQUADRE SU DI LUI – «È l’unica squadra con cui ho parlato dall’inizio in modo più intenso, grazie anche al mio agente. Sono amico di Rui Costa del Benfica che mi ha scritto, ma forse di più per amicizia che abbiamo. Niente di più. La Juve è stata più insistente, mi ha seguito, mi è stata dietro per 40 giorni: l’ho accettata per la grandezza di questo club. Ho conosciuto diversi giocatori in Nazionale che giocano nella Juve o han giocato nella Juve e anche questo ha condizionato la mia decisione».

PAREDES GLI HA GIA’ SCRITTO PER CHIEDERE INFORMAZIONI – «Lui ha già giocato in Italia, conosce la Juve, sa com’è il calcio italiano. Io sono molto amico con lui, parliamo spesso ma più di cose personali: famiglia e cose simili».

GIOVANI NELLA JUVE – «Sono contento di avere vicino giocatori di qualità: Chiesa, Vlahovic, sono straordinari. Daranno tanto a questa squadra. La Juve sta facendo un investimento sui giovani, mi piace lavorare con loro e ognuno deve aiutarli ad avere la stessa mentalità vincente, ed è fondamentale. Sapere come affrontare una partita di Champions, ma anche il campionato. Una delle cose che sicuramente ha condizionato la Juve nello scegliermi è questo, perché io so che sono tutte partite importanti e bisogna combattere sempre fino in fondo».

METTERE INSIEME JUVE E MONDIALE – «Il Mondiale è una cosa importante che può capitare a un giocatore, ce l’ho sempre in testa come chiunque, ma è anche fondamentale avere la testa concentrata su cosa si sta facendo in quel momento. Ora sono qua, farò il meglio per la Juve in tutti i mesi che ci separano dal Mondiale. Potrebbe essere l’ultimo Mondiale per me, ultimo anno alla Juve non so, ma voglio godermi il momento. Vedremo poi cosa succederà. In ogni nuovo inizio do sempre il massimo e cerco di ottenere il meglio».

UNICO ARGENTINO ALLA JUVE – «Tutti mi hanno trattato benissimo. Il fatto di avere un compagno argentino solo (Soule ndr) mi aiuterà a livello linguistico. Tutti mi parlano in italiano così imparo più facilmente. Sono contento che mi trattino già come uno di loro, sto cercando di creare un rapporto migliore con tutti».

PARLATO CON EX JUVE – «Ho parlato soprattutto con Paulo Dybala, quello che mi ha detto lo sto verificando. Mi ha detto che è una squadra importante, come una famiglia, ed è quello che ho percepito. Mi aveva annunciato che sarei stato bene, che mi avrebbero trattato bene. Ed è così. Molti compagni ci tenevano che venissi, anche Buffon teneva che accettassi questa offerta».

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