Del Piero in diretta con Ronaldo: venerdì l'appuntamento su Instagram
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Del Piero in diretta con Ronaldo: le parole dei due campioni del mondo

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Del Piero e Ronaldo sono stati protagonisti di una diretta Instagram programmata venerdì 8 maggio alle ore 22:00

Lo storico capitano della Juve Alessandro Del Piero e il Fenomeno brasiliano per eccellenza Ronaldo hanno parlato in diretta su Instagram sul profilo dell’ex bianconero.

ALESSANDRO DEL PIERO

RONALDO ALL’INTER «Quel gol contro il Compostella mi era rimasto impresso. Da una parte ero arrabbiato perché eri andato all’Inter, ma il tuo arrivo mi ha dato uno stimolo incredibile per migliorarmi. Chi conosce il calcio sapeva quanto eri forte anche se eri giovane».

JUVE INTER 1998 – «Io ho fatto la mia parte in quella partita. Dopo un minuto ci hanno dato rigore e io non ho fatto gol per mantenere l’equilibrio (ride ndr). Stiamo parlando di anni particolari, noi non avevamo bisogno di alcun aiuto e ci sono stati degli episodi che hanno macchiato una stagione. C’era una tensione che arrivava da altre parti».

PALLONE D’ORO – «Non nascondo che lo avrei voluto vincere, ma non è un rammarico. Bisogna parlare serenamente delle vittorie e delle sconfitte. Non dobbiamo spaventarci, l’importante è metterci la faccia».

RONALDO

PRESIDENTE – «Contento di aver accettato questa sfida. Non sono mai voluto diventare allenatore perché sarebbe stata la stessa routine del calciatore. Mi sentivo preparato per il Valladolid e mi ci sono buttato: mi piace molto e mi sto divertendo anche se ogni week-end è una sofferenza pazzesca. Ero abituato a vincere per i campionati, ora invece penso alla salvezza».

CORONAVIRUS – «I numeri di contagi in Spagna sono calati tantissimo ma penso sia un rischio tornare a giocare. Abbiamo fatto i test medici mercoledì e oggi sono arrivati i risultati. Nessuno del club è positivo ed è una grande notizia».

ITALIA-BRASILE – «Ho rivisto la partita tra Italia e Brasile terminata 3-3 al Torneo di Francia. Io feci un gol mentre tu doppietta. È stata una partita fantastica».

AMMIRAZIONE – «Ricordo cose tue che facevamo innamorare il mondo come quando avevi 19 anni con il Borussia Dortmund».

INFORTUNI – «Non so spiegare i miei infortuni. Forse perchè prima del 2000 mi allenavo male e dopo il 2000 mi sono allenato in maniera diversa. Però non so spiegarmi bene. Mi dicevano che non sarei tornato a giocare ma io ero sicuro che sarei tornato».

IULIANO E CALCIOPOLI – «Quello scontro, io posso capire gli errori perchè può capitare di sbagliare e voi ovviamente voi non c’entravate della storia di Calciopoli. Noi facevamo delle partite bellissime e voi non avevate bisogno di quella roba dietro. Sembrava la Guerra Fredda».

TIFOSI«Non mi piace assolutamente la violenza, ma è troppo bello il tifo italiano che siano tifosi di Inter, Juve o Milan. Come si vive il calcio in Italia non si vive da nessuna parte. Sono troppo innamorato dell’Italia».

5 MAGGIO – «5 maggio abbiamo perso noi la partita, senza nessuna differenza. Eravamo primi in classifica e la Lazio non si giocava nulla. Noi abbiamo creduto molto alle voci dei giornali i giorni prima come quella di Nesta all’Inter. Siamo andati troppo rilassati ed è stato uno sbaglio. Mi taggano ogni anno, adesso basta (ride, ndr). È comunque bello, non mi da fastidio parlare delle sconfitte».

PALLONE D’ORO – «Lo meritavate tu, Totti, Paolo (Maldini, ndr), Raul e Roberto Carlos che è stato due volte dietro di me».

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