Di Livio: «Chiesa capitano della Juve ma niente paragoni con Del Piero»
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Di Livio: «Vedo Chiesa capitano della Juve ma niente paragoni con Del Piero» – ESCLUSIVA

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Angelo Di Livio è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Juventusnews24: ecco le dichiarazioni dell’ex bianconero

Il 5 ottobre 2020 Federico Chiesa diventava ufficialmente un nuovo giocatore della Juventus. Ad un anno, anzi 364 giorni, dal suo approdo bianconero, l’ex Fiorentina è diventato imprenscindibile per la Juve di Allegri e per l’Italia di Roberto Mancini. Angelo Di Livio, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Juventusnews24, ha parlato dell’impatto di Chiesa alla Juve e della sua esplosione, conoscendo a fondo l’ambiente bianconero e anche quello viola. Le sue dichiarazioni

Un anno di Chiesa alla Juve: il 5 ottobre 2020 il club ufficializzava l’arrivo del classe 1997. Il suo punto di vista sull’impatto di Federico Chiesa?
«È stato un investimento super azzeccato. Lui si sta già prendendo la Juventus ma io lo vedo anche capitano in futuro. Un giocatore straordinario in tutto e per tutto, per la sua generosità, l’attaccamento alla maglia. Lotta, combatte, scatta, è un giocatore di sicuro affidamento e di grande prospettiva. Potrà soltanto crescere se lavora con la testa giusta».

Nel post-partita di Juve-Chelsea, si è parlato di una possibile evoluzione per Chiesa alla Del Piero, da esterno d’attacco a seconda punta/attaccante. Lei conosce bene la leggenda bianconera: qual è il suo parere?
«Secondo me no, sinceramente ha altre qualità. Forse sotto l’aspetto del carattere sì, perché anche Del Piero aveva un carattere forte. Del Piero però è stato un fuoriclasse assoluto. Lui ha altre qualità, è più nervoso come giocatore. Per me diventerà leader incontrastato della Juve. Io lo vede sempre esterno, poi naturalmente si adatta in questo momento che mancano gli attaccanti. Per me è sempre un esterno vero».

Un anno fa si usava sempre il paragone con papà Enrico quasi per “sminuire” Federico. Ora i due non sembrano così lontani, pur con le dovute differenze.
«Il papà era più attaccante anche se a volte giocava anche sull’esterno, ma era più una seconda punta. Lui ha giocato anche da attaccante, secondo me quando parte dall’esterno diventa sempre più forte».

La Juventus sembra essersi ripresa dopo un avvio davvero shock: cosa ne pensa dell’operato di Allegri in questa prima fetta di stagione?
«Peccato, la Juve ha buttato via punti importantissimi, potevano fare molto meglio. Sono sempre situazioni che noi da fuori non possiamo capire. Mi sembra una Juve che sia stia ritrovando sotto il carattere della mentalità combattiva. Lo abbiamo visto anche col Toro, una partita sporca, sofferta anche questa però è la Juve. Allegri sapeva che doveva fare un lavoro importante per risollevare questa Juve ma è purtroppo ancora lontana dalla vetta e dovrà fare partite perfette per non perdere altri punti».

L’addio di Ronaldo è stato assorbito o quei primi momenti di difficoltà sono dovuti alla perdita di certezze nella Juventus?
«Possiamo dire di tutto a Ronaldo ma è sempre stato un valore aggiunto. Forse inizialmente la squadra ne ha un po’ sofferto, i giocatori stessi. Adesso però non c’è più e dovranno fare senza Ronaldo. Secondo me si deve recuperare Dybala che stavo vedendo molto bene quest’anno».

Chiellini, dal primo anno in Serie A insieme a Firenze ad oggi: ancora decisivo. Come valuta il suo percorso?
«Giorgio in questo calcio può giocare ancora tre anni tranquillamente. Andrà gestito sicuramente ma è un giocatore pazzesco, forse l’ultimo difensore di una volta. La Juve ha fatto bene a rinnovargli il contratto, è una garanzia».

Un suo pensiero sul campionato: Napoli a punteggio pieno, Milan e Inter che inseguono. Ma non solo: un suo primo bilancio e pronostico?
«Quest’anno dopo tanti anni vedremo forse un campionato che ci darà delle sorprese. Un Napoli stratosferico, Milan e Inter che stanno lì a ruota e sicuramente non scarto l’Atalanta, la Roma e la Lazio. La Juve per me rientrerà, sarà un bel campionato da vivere, partita dopo partita: ora arriveranno anche gli scontri diretti, dunque godiamoci questo bel campionato».

Si ringrazia Angelo Di Livio per la disponibilità e la cortesia mostrate in occasione di questa intervista

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