Fusco: «Se la Juve è il male, il calcio italiano è in decomposizione»
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I DIALOGOBBI – Mike Fusco: «Se la Juve è il male, il calcio italiano è in decomposizione»

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I DIALOGOBBI – Mike Fusco: «Se la Juve è il male, il calcio italiano è in decomposizione». Le dichiarazioni a Juventusnews24

Juventibus è un luogo dell’anima, lo penso da sempre e ancor più da quando dibatte quotidianamente su Twitch. In questo spazio c’è Mike Fusco e chi non lo conosce si perde qualcosa (ma c’è qualcuno che non lo conosce?). Il protagonista de I Dialogobbi su Juventusnews24 è lui.

Paolo: «Ciao Michele, io intanto parto da questa considerazione. Juventibus ha una forte anima ironica. Sei riuscito a coltivarla in questi mesi? Io faccio molto fatica…».

Mike: «Ciao Paolo, è stato molto difficile ma l’ironia è una delle poche armi a disposizione di noi semplici tifosi, seppur con un discreto seguito, per non cadere nel vittimismo verso il quale tante beffe ci siamo fatti in questi anni. Schernire e ridicolizzare chi magari ci sta attaccando per odio o malumore covato negli anni. Certo deve esserci anche l’AUTOironia, ovvero criticare simpaticamente l’operato della nostra amata Juve senza credersi portatori assoluti della verità».

Paolo: «Beh, non so se è autoironia della Storia ma certo tutto potevamo pensare che i 100 anni della famiglia Agnelli andassero a coincidere con una situazione di questo genere. TI chiedo due cose: qual è il tuo sentimento prevalente? A cosa ti aggrappi per essere ottimista?».

Mike: «In linea di massima non ci immaginavamo certo un centenario della proprietà così per dire surreale, grottesco, bislacco. Che sono anche gli aggettivi che uso per le inchieste che ci riguardano. Mentirei se ti dicessi che non sono preoccupato, però stavolta confido nella forza e nell’unione del popolo bianconero e nella sua capacità di farsi sentire per ribellarsi a tribunali inquisitori che guarda caso hanno nei giudici sempre la stessa provenienza della precedente farsa. Mi aggrappo alla consapevolezza che anche ai piani alti hanno maturato la forte idea che punire la Juve con una sentenza che non ha niente di giuridico ma è puramente tifosa non convenga nemmeno a loro. Il sistema calcio Italia, paese nel quale “tutto si perdona tranne il successo” ha cercato per un decennio di combattere, abbattere e fermare le vittorie della Juve senza riuscirci, invece di prenderne esempio».

Paolo: «Personalmente trovo incredibile la penalizzazione di -15 a campionato in corso. E devo dire che pensavo a uno sbandamento logico della squadra, non dico come Juve-Monza, ma certo non l’atteggiamento che si sta vedendo adesso. E non pensavo di essere elettrizzato all’idea di una rimonta pazzesca. Perché se anche stavolta sul campo dimostriamo la nostra grandezza sarebbe davvero incredibile. Un po’, ma solo un po’, inizio a crederci».

Mike: «In uno Stato e in un sistema serio, una decisione del genere sarebbe stata osteggiata anche dagli altri club, perché si falsa l’intero campionato e non parliamo solo della corsa scudetto, ma anche della zona coppe e della salvezza. Un Monza che si salva facendo 6 punti contro la Juve rimbambita dalle voci e dalle sentenze penalizza le concorrenti alla salvezza, ad esempio. Io credo che la fortuna sia stata non assecondare la volubilità dei tifosi post Maccabi esonerando Allegri perchè ci siamo ritrovati poi con l’unico che probabilmente ha il carisma e l’esperienza per portare questa barca fuori dalla tempesta senza farla affondare. Adesso è tutto nuovo, sconosciuto e in divenire, a partire da presidente e ad fino all’incaricato per il mercato; avere Allegri che in pectore è un po’ di tutte queste figure, oltre ad essere un abile comunicatore, è una fortuna da non sottovalutare e forse anche il motivo per cui l’ impossibile ci sembra ad oggi possibile».

Paolo: «Ultima domanda: in una situazione come questa, hai un sogno da tifoso? Io è vedere Real Madrid-Juventus finale di Supercoppa Europea alla prossima estate. Mi piace l’idea di pensare a come fermare Vinicius…».

Mike: «Beh la vittoria dell’Europa League sarebbe il giusto bilanciamento ad una stagione come detto prima surreale, sarebbe roba da documentario Amazon sul serio, farebbe in un colpo impazzire tutta l’Italia non juventina oscurando anche la vincitrice del campionato e della Coppa Italia (che potremmo essere sempre noi). Il mio sogno però è una visione spero non troppo futuristica: l’inizio della Superlega e il ritorno alla Presidenza di Andrea Agnelli. Supportato magari da una bandiera e da una Comunicazione affiancata da un ufficio legale che non consenta mai più a nessuno di infangare il nostro nome e la nostra storia come ormai quotidianamente accade. Mi preme dire che negli ultimi 10 anni siamo stati gli unici a mettere su: uno Stadio, un progetto per il secondo stadio, una Prima squadra e un settore giovanile Femminile, una seconda squadra REALE. Ci additano spesso come il male del calcio, ma se noi siamo il male allora il calcio italiano non è morente, è già in decomposizione».

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