Friburgo Juve: le tre cose che non hai notato
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Friburgo Juve: le tre cose che non hai notato

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Friburgo Juve: le tre cose che non hai notato del match dell’Euro-Park Stadion. Gli episodi sfuggiti all’attenzione dei più

Friburgo Juve: le tre cose che non hai notato.

1. Gol, quanto mi eri mancato…

Sembrano dire questo i gesti di Dusan Vlahovic, tornato al gol esattamente un mese dopo l’ultima volta (Juve-Nantes del 16 febbraio). Prima lo assapora soltanto, il VAR glielo toglie per una posizione di fuorigioco: poi interrompe il lungo digiuno, aprendo le marcature dal dischetto. E sono due le fotografie da tenere ben impresse: la prima è la corsa di tutta la panchina dopo la prima rete (poi annullata). Tutti i giocatori in campo, insieme a lui, ad abbracciarlo, stringerlo, festeggiare come una vera e proprio liberazione. Poi strozzata in gola. E la seconda è l’esultanza insieme a Federico Gatti: un balletto tra i due, con Vlahovic che è subito corso verso il compagno dopo il rigore segnato. Proprio Gatti che quel penalty se l’è procurato, propiziando con il suo tiro il fallo di mano di Gulde.

2. Dentro i minuti finali con Allegri e Chiesa

Massimiliano Allegri non vuole cali di tensione: mai. E ha dimostrato svariate volte quanto siano fondamentali tutti i dettagli. Con le sue reazioni, i suoi atteggiamenti soprattutto sul calare di partita. E anche all’Euro-Park Stadion si è lasciato andare a questo sfogo nel finale, lamentandosi per come i suoi ragazzi abbiano gestito il pallone. A maggior ragione con la superiorità numerica: in alcuni momenti la palla andava tenuta di più, evitando così i troppi rischi corsi.

L’altra cartolina dalla Germania arriva da Federico Chiesa. Qui la reazione è diversa, completamente. Dopo il gol del 2-0 che ha chiuso i giochi, il numero 7 è corso sotto la curva, unendo le mani e porgendole verso i tifosi in segno di scuse. Scuse per non esserci stato abbastanza nell’ultimo periodo, scuse per non essere riuscito a dare una mano alla squadra quanto avrebbe voluto. Ma Fede non deve assolutamente scusarsi: anzi, bentornato al gol.

3. Streich, altri complimenti dopo Di Maria?

Ricorderete tutti come il tecnico del Friburgo Christian Streich, al termine della partita d’andata, avesse rivolto i suoi complimenti ad Angel Di Maria subito dopo il fischio finale dell’arbitro. Ecco, copione identico anche al ritorno ma interprete diverso. Dopo che il direttore di gara Gozubuyuk ha sancito la qualificazione dei bianconeri, Streich si è avvicinato a Danilo. Lungo colloquio tra i due, parole accompagnate da attestati di stima. Altro bel momento.

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