Balzarini: «Vlahovic colpo "alla Cr7". A tutti serviva uno così» - ESCLUSIVA
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Balzarini: «Vlahovic colpo “alla Cr7”. A tutti serviva uno così» – ESCLUSIVA

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In esclusiva per Juventusnews24, il giornalista Gianni Balzarini ha analizzato l’attuale situazione della squadra di Allegri

Con i gol di Vlahovic e Zakaria, la Juve ha regolato il Verona, conquistando tre punti che la proiettano al quarto posto in zona Champions League. Una vittoria arrivata sull’onda dell’entusiasmo per i nuovi acquisti del mercato di gennaio, di cui abbiamo parlato, in esclusiva per Juventusnews24, con il giornalista Gianni Balzarini.

Una vittoria per 2-0 per ripartire dopo la sosta, come le è sembrata la Juve ha visto ieri sera?

«Secondo me è stata una vittoria meritata, netta, anche se il Verona all’inizio dei due tempi ha fatto un’ottima impressione, pur non avendo impensierito Szczesny più di tanto. Chiaramente però questa vittoria ha bisogno di conferme. La Juve si trova in un ottimo periodo di forma, che è iniziato anche prima dell’acquisto di Vlahovic e Zakaria».

Proprio i due nuovi arrivi hanno deciso la partita. Partendo da Vlahovic, che sembra essersi calato alla perfezione nell’ambiente Juve, che impressione le ha fatto il suo esordio?

«E’ stato bravo Allegri a cucirgli addosso l’azione perfetta per lui. Se andiamo a rivedere i gol che aveva fatto con la Fiorentina, si può capire come lui prediliga un certo tipo di situazione: lancio in verticale a campo aperto, uno contro uno con il portiere che poi viene fulminato con un tiro sotto l’incrocio o, come successo ieri sera, con un pallonetto. Il ragazzo dimostra sicuramente più degli anni che ha, sia nel fisico che nella testa, ma come ha detto lui stesso deve migliorare molto in fase di controllo del pallone. E’ un campione potenziale e Allegri è il tecnico giusto per farlo crescere ancora, sia dal punto di vista tattico che tecnico».

Con le dovute proporzioni, visto anche l’entusiasmo che ha suscitato il suo acquisto, Vlahovic è un colpo “alla Ronaldo”?

«La mia sensazione, come quella che hanno avuto anche molti altri, è che ha galvanizzato tutti, anche i compagni di squadra. Parlo di Arthur e Rabiot, che ieri hanno fatto una partita superiore rispetto a quelle alle quali ci avevano abituati, ma come anche lo stesso Kean che quando è entrato ha sfiorato subito il gol. La squadra, rimasta orfana di uno come Cristiano, evidentemente aveva bisogno di appoggiarsi su qualcuno di veramente forte. Questo non vuol dire che debba esserci nei confronti di Vlahovic una devozione come c’era per Cr7, ma finalmente i giocatori sembrano aver capito di fare parte di una squadra veramente forte».

Come le è sembrata invece la partita di Zakaria? Anche lui ha avuto un buon esordio.

«Zakaria è entrato in campo come fosse protagonista di una sceneggiatura di un film. Tutti si aspettavano il gol di Vlahovic, nessuno immaginava anche quello dello svizzero. Al di là della rete, comunque, nel complesso ha sicuramente fatto una buona prestazione per essere la sua prima volta in un calcio diverso da quello tedesco. E’ un acquisto sicuramente molto interessante, ma comunque da qui a dire che è stato un colpo azzeccato ce ne passa».

Secondo lei, il tridente offensivo visto ieri sera, potrà essere riproposto anche contro avversari più impegnativi?

«Secondo me ha detto bene Allegri, ossia che non tutte le partite vanno giocate così. Dipende dalle condizioni dei giocatori e ovviamente anche da chi ti trovi di fronte. Ieri comunque ho visto una partita pazzesca da parte di Alvaro Morata, che come si voleva dimostrare non è una prima punta ma una seconda, che se sgravata dal dovere di fare gol può mettersi in mostra. Anche sul gol di Zakaria ha avuto un capolavoro di intelligenza con un grandissimo assist. Non gioca in un ruolo “alla Mandzukic”, perchè il croato non lo abbiamo mai visto correre all’interno del campo, ma in un vero e proprio ruolo “alla Morata”. Parliamo di un calciatore che, secondo me, la Juve farebbe bene a provare a tenere perchè credo si completi alla perfezione con Vlahovic e Dybala. Sempre che, ovviamente, la Juve non abbia già deciso il suo futuro…».

Soffermandoci proprio su Dybala, ieri in occasione della sostituzione l’argentino si è mostrato scontento. Segno anche della frustrazione per un rinnovo che non arriva secondo lei?

«Dybala sul momento ha avuto una reazione che colpisce, da fuori è molto facile giudicare bisogna, ma bisogna immedesimarsi nel ragazzo. Cinque minuti prima ha avuto un’occasione per segnare e partecipare così alla festa, ma non gli è andata bene. Sono convinto al 100% che, se fosse riuscito ad andare in gol, sarebbe uscito con il sorriso e avrebbe abbracciato il suo allenatore. Ha vissuto un momento di frustrazione personale, ma penso si sia già tutto risolto».

In questi giorni si parla tanto dell’arrivo possibile di Zaniolo. E’ il giallorosso, nei piani della dirigenza, il sostituto dell’argentino in caso di mancato rinnovo?

«Dopo Vlahovic, per i tempi e le modalità dell’acquisto, tutto è possibile. Zaniolo va comunque valutato. In primis per un contratto che, attualmente, è in scadenza nel 2024 e che rende ancora forte la Roma nel caso non voglia cederlo. Poi bisogna anche vedere la sua forma fisica. Il talento del ragazzo non si discute, mentre le sue condizioni ti fanno rimanere sul chi va là. A Dybala comunque non rinuncerei mai, nonostante sia un giocatore “strano”. L’argentino ha un talento fortissimo, ma gli manca l’uso del destro e soprattutto non è di facile collocazione tattica. Non puoi imbrigliarlo con schemi vari, devi consentirgli di fare quello che vuole in campo. E’ un giocatore atipico e, con le dovute proporzioni, uno “alla Messi”. Sa lui cosa deve fare, non puoi obbligarlo a seguire determinate situazioni».

Con la vittoria di ieri, e i due nuovi acquisti, è la Juve la favorita per il quarto posto?

«L’Atalanta ha ancora una gara da recuperare, ma dopo lo scontro diretto la Juve può allungare
e attutire un’eventuale vittoria nel recupero dei nerazzurri. Non so se quella di Allegri è la squadra favorita, ma sicuramente ha creato le basi per una buona risalita in classifica. Ora però bisogna essere tranquilli e in equilibrio, quindi sposo in pieno la filosofia allegriana. Di questa situazione potremo riparlarne tra qualche settimana, quando sarà ricominciata anche la Champions League. Se tutto dovesse andare per il verso giusto, chissà, la Juve potrebbe anche puntare al terzo posto».

Una pazza idea scudetto è invece da escludere?

«Per lo scudetto direi che non ci siamo. Dovrebbero arrivare dieci vittorie di fila e in ogni caso è una situazione che non dipende solo dalla Juve ma anche da quello che fanno gli altri. Se quelle davanti dovessero iniziare a perdere punti, e i bianconeri a guadagnarli, allora si potrebbe anche pensare di dare l’assalto al primo posto. Ma è una combinazione di troppi fattori da incastrare, è molto difficile».

Quindi chi lo vincerà, per Balzarini, questo campionato?

«Ora l’Inter può rispondere subito alla sconfitta nel derby perchè ha la gara di Napoli. Una risposta vera può arrivare da lì. I nerazzurri restano i favoriti, contro il Milan hanno dominato e hanno sfiorato più volte il secondo gol, poi la squadra di Pioli è venuta fuori e l’ha ribaltata. Ripeto, se la squadra di Inzaghi dovesse vincere con il Napoli, allora ci sarebbe poco da fare. Ma in caso contrario le distanze verrebbero ulteriormente accorciate e sarebbe tutto ancora aperto. E’ presto per dare giudizi».

Si ringrazia Gianni Balzarini per la cortesia e la disponibilità mostrate nel corso di questa intervista

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