Giovani Juve, Allegri si coccola Miretti, Fagioli e non solo: ecco cosa ha detto
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Giovani Juve, Allegri si coccola Miretti, Fagioli e non solo: ecco cosa ha detto

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Giovani Juve, Allegri si coccola Miretti, Fagioli e non solo: ecco cosa ha detto in conferenza stampa alla vigilia di Bologna Juve

Allegri in conferenza stampa ha parlato dei giovani della Juve, spendendo belle parole a Miretti e Fagioli e non solo.

VEDERE IN CAMPO DEI RAGAZZI – «Vediamo. Stanno tutti bene. Non è questione se gioca Chiesa ecc… È tutto nella normalità. Chiesa è  un giocatore straordinario, strappa, può risolverla in qualsiasi momento. Ma viene da dieci mesi di inattività, ritrovare quell’equilibrio fisico e mentale non è facile. Le prestazioni che sta facendo rientrano nella norma. Come Paul, è un anno che è fermo, e non è nelle condizioni ottimali per giocare una partita. Vorrei riavere il Pogba che ho allenato, ma in questo momento non è così. Tanto tempo stai fermo, tanto tempo devi metterci per recuperare. Non lo dico io perché sono bravo, ci sono degli studi. È tutto nella norma. Nella sfortuna di non avere giocatori al 100%, vedi Chiesa, Pogba, Vlahovic che viene da una pubalgia importante. Non è diventato scarso, per tornare ai suoi livelli ha bisogno di un po’ più tempo. Qui c’è stata una fortuna: nel lavoro fatto nei 10 anni di settore giovanile, e con la Seconda squadra, abbiamo Soulé, Miretti, Fagioli, Iling che han fatto tante partite. Miretti è un 2003 e ha fatto più di 40 partite alla Juventus. Fagioli che lo scorso anno ha fatto 25/30 nella Cremonese vincendo il campionato ed è un ragazzo di talento, ha fatto 30 partite quest’anno. Non è facile giocare così tante partite alla Juventus, anche per quelli bravi. Buffon una volta mi disse ‘Il primo anno non ho capito niente, il secondo anno non mi ero ancora accorto di essere alla Juventus’. Perché la Juventus è qualcosa di unico. Le pressioni, i tempi di crescita. Dall’esterno si vuole tutto e subito, ma ci vuole pazienza, ma anche programmazione. Dalle cose negative abbiamo trovato ragazzi giovani che sono un patrimonio della società. Anche a livello economico è molto importante e su questo bisogna continuare e andare avanti, non perdendo di vista l’obiettivo. Il momento più difficile è ora, non quando ci han tolto i 15 punti. Non parlo solo della squadra, di tutto. La società e tutti devono essere un blocco unico. I prossimi 35 giorni sono i più importanti della stagione, come tutti gli anni a meno che tu sia fuori da tutto. Siamo ancora dentro due obiettivi e dobbiamo essere un blocco granitico, qui parlo a 360 gradi».

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