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Il futuro del gioco d’azzardo in Italia: ecco le idee del Ministero anche per i bookmakers AAMS

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Gli italiani sono conosciuti come i più grandi giocatori d’azzardo, non solo per abilità, ma in particolare per il volume di scommesse che piazzano ogni anno.

Inoltre l’Italia si è fatta conoscere nel mondo per la ferrea legislazione che ha introdotto al fine di regolamentare il settore di gioco, non solo nelle sale terrestri, ma anche online.

Grazie ai punti fermi che sono stati introdotti, e al continuo sistema di controllo svolto, è possibile rendere trasparente e sicuro l’intero settore di intrattenimento digitale. E a permettere questo sistema di protezione è lo Stato, che grazie ai casinò riesce a garantirsi introiti non indifferenti. Ma non esisterebbe nulla senza la presenza di giocatori e ADM, ovvero l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che si occupa, tra le tante cose, di attribuire e rimuovere le licenze per gli operatori dei casinò online, riducendo il numero di bookmakers non AAMS e di piattaforme senza alcuna licenza in Italia.

Attualmente sembrano esserci diverse proposte da parte del Ministero, che con l’aiuto dell’ADM, vuole mantenere alto il livello di sicurezza del gioco d’azzardo. Vediamo insieme quali sono le proposte.

La nuova legge e l’ombra nemica delle lunghe attese

Prima di tutto è bene partire da un piccolo riepilogo rispetto alla situazione attuale che stiamo vivendo. L’Agenzia dovrà far fronte a 3 elementi più che mai attuali: il termine dello stato di emergenza (post pandemia), ma soprattutto le scadenze e i rinnovi delle licenze. A tutto ciò bisogna anche aggiungere la riforma che lo Stato ha intenzione di introdurre, ma per ora le tempistiche sembrano slittare.

Purtroppo se i tempi si allungano, e non viene introdotta una nuova legge del settore, le licenze in attesa non faranno altro che scadere creando quindi uno stallo all’interno di uno dei settori più fortunati e redditizi del territorio italiano (e non solo). La scadenza costerebbe molto ai giocatori che si troverebbero privi di tutela e desiderosi di continuare a vivere il proprio divertimento online. Al tempo stesso le sale da gioco, quindi bookmaker e i casinò online si troverebbero tagliati fuori.

Le riforme proposte: la tassazione, la ludopatia e le sale sul territorio

Il primo intervento richiesto da parte del Ministero riguarda la tassazione del gioco. L’obiettivo è di scongiurare e bloccare l’evasione fiscale, vista l’assenza della dichiarazione degli incassi del casinò e dei flussi di denaro generati. In secondo luogo si pensa alla ludopatia, ovvero la dipendenza da gioco d’azzardo. 

Secondo il Ministero italiano è importante riuscire a contrastare le dipendenze con la collaborazione diretta dei casinò con licenza italiana. Ma non finisce qui! La terza idea è legata alla volontà di ridurre il numero di sale gioco sul territorio italiano. In questo modo diventerebbero più gestibili le strutture dove sono considerate legali le scommesse, discorso che si estende poi ai giochi offerti.

E i bookmaker ADM?

E se parliamo di giochi, dobbiamo anche parlare di discipline coperte dai palinsesti dei bookmaker online. Ad oggi, per esempio, si sono molto diffuse le scommesse live, poiché i giocatori amano seguire la propria squadra e si divertono a effettuare una puntata in tempo reale, alimentando il volume di denaro scommesso. Ecco perché può diventare importante cambiare il rapporto che c’è tra il mondo del calcio e le scommesse in Italia. Un rapporto dato dalla passione e dalla fede calcistica, ma privato di uno scambio diretto che fino a qualche anno fa era rappresentato dalle collaborazioni pubblicitarie, sospese dal Decreto dignità.

Va detto però che le scommesse sportive globali sono arrivate a quota 1.450 miliardi nel 2021 anche grazie al flusso di denaro italiano. 

Serve quindi una mossa decisa da parte dello Stato che, nel minor tempo possibile, deve riuscire a entrare in azione e applicare le variazioni che ritiene opportune, senza correre il rischio di bloccare un settore che causerebbe un enorme vuoto sotto tantissimi aspetti. Le idee ci sono ma verranno messe in atto?

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