Juve Benfica: le tre cose che non hai notato
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Juve Benfica: le tre cose che non hai notato

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Juve Benfica: le tre cose che non hai notato del match dello Stadium. Gli episodi curiosi sfuggiti all’attenzione dei più

Juve Benfica: le tre cose che non hai notato del match dello Stadium.

1. Bonucci-Perin, retroscena dopo l’esultanza di Joao Mario

Minuto 43. Juve in vantaggio 1-0. Joao Mario si presenta sul dischetto dopo un pestone in area di Miretti su Gonçalo Ramos rilevato al check del VAR. Bordata di fischi dello Stadium contro l’ex Inter, che trasforma e va a prendersi la sua rivincita, mimando il gesto “Non vi sento” con le mani portate alle orecchie sotto la curva. Reazione alla quale è corrisposta un’altra reazione. Prima Bonucci, poi Perin, sono andati a chiedere spiegazioni al calciatore portoghese dopo quel gesto, pretendendo rispetto.

2. I due volti dell’Allianz Stadium

Applausi e fischi: due diverse facce dell’Allianz Stadium durante Juve-Benfica. La squadra parte forte, dopo 4 minuti è già avanti con Milik: l’entusiasmo dei tifosi è palpabile e accompagna ogni singolo movimento dei giocatori, quasi a indicargli passo passo il cammino per chiudere la partita. Questo non avviene: ma nonostante l’uno-due portoghese prima di Joao Mario, poi di Neres nella ripresa, lo Stadium continua a incitare la squadra: “Forza ragazzi” il coro subito dopo l’1-2 avversario. Dopo il gol, però, la Juventus non rientra in partita e iniziano tanti errori individuali. I tifosi si spazientiscono e iniziano i primi fischi: contro alcune giocate in campo, contro l’ingresso di alcuni giocatori ultimamente sottotono come Kean e a fine partita per la seconda sconfitta europea.

3. Dentro i fischi di fine partita: tre diverse reazioni

Squadra, come di consueto, sotto la curva a fine partita ma qui la reazione dei tifosi è completamente diversa. Niente applausi, solo fischi e contestazione. Ci sono 3 diverse posizioni. La prima è quella di Danilo, che si carica sulle spalle la squadra da leader ed è il primo a dirigersi sotto la curva per prendersi i fischi del pubblico. Assumersi la responsabilità e metterci la faccia: altra risposta da vero senatore del brasiliano.

La seconda riguarda Di Maria e Paredes. I due argentini hanno cambiato strada, non andando incontro ai fischi dei tifosi ma rientrando direttamente negli spogliatoi. Un gesto che non è passato inosservato e non è stato digerito dai sostenitori della Juventus.

Infine c’è la reazione da capitano di Leonardo Bonucci. Il difensore, migliore in campo insieme a Perin e Milik, ha osservato in silenzio la contestazione della curva: un leggero accenno col volto, quasi a comprendere l’animo del tifo, poi occhi lucidi per un momento poco facile da attraversare ma dal quale subito reagire.

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