Juventus, è la fine di un ciclo. Tanti errori, la colpa è di tutti
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Juventus, è la fine di un ciclo. Tanti errori, la colpa è di tutti

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Juventus, è la fine di un ciclo. Tanti errori, la colpa è di tutti. L’analisi sulla stagione e le recenti scelte della società

La finale di Coppa Italia certifica quello che la Juventus ha provato a nascondere fino all’ultimo: è finito un ciclo, quello dei 9 scudetti consecutivi, e la nuova generazione bianconera non è ancora pronta a vincere. Troppa la leggerezza con la quale negli ultimi anni si è rinunciato a grandi campioni come Mandzukic, Pjanic, Matuidi e anche Emre Can, molte le scommesse che non si sono rivelate all’altezza (Ramsey, Arthur), abbassando il livello della rosa mentre il monte sfiorava livelli critici. Ci si può aggrappare agli abbagli di Valeri (il rigore su Lautaro e il mancato secondo giallo a Brozovic su tutti) e di un Var nato per limitare gli errori, ma diventato uno strumento artificiale che supporta poco e aumenta sensibilmente la discrezionalità, inducendo spesso l’arbitro a cambiare la sua decisione dal campo. Ma la verità è che nei quattro confronti stagionali contro l’Inter la Juve ha pareggiato una volta, perdendo le altre 3: una a tempo scaduto, l’altra meritando di vincere e l’ultima in finale di Coppa Italia.

La Juventus dei 9 scudetti consecutivi non c’è più, la prima stagione senza titoli dopo 10 anni è un cerchio che si chiude facendo un gran fracasso. E la colpa è di tutti: la dirigenza tornata sui suoi passi dopo le scelte controcorrente di Sarri a Pirlo, la qualità del mercato in entrata negli ultimi anni decisamente più bassa di quello in uscita, le scelte di Allegri dalla panchina raramente decisive, anzi spesso determinanti in negativo. Come contro l’Inter: Bonucci è entrato per blindare la difesa, ma ha abbassato troppo il baricentro di una squadra che aveva trovato altrove il suo equilibrio. Per rimanere alla Coppa Italia due titolari, Chiellini e Dybala (tra i migliori) l’anno prossimo non ci saranno più. E tanti altri sono in bilico, tra rinnovi complicati (Bernardeschi) e riscatti non scontati (Morata). Mancano certezze tattiche e personalità, l’acquisto di Vlahovic a gennaio non è bastato per ritrovarle. A fine stagione la Juve è ancora in cerca di se stessa, e i tifosi si chiedono preoccupati: e se non bastasse nemmeno Milinkovic-Savic oppure Pogba per tornare a vincere l’anno prossimo?

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