Juventus Women, ecco come giocano le danesi del Brondby
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Juventus Women, ecco come giocano le danesi del Brondby

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All’esordio nella Women’s Champions League la Juventus Women troverà le danesi del Brondby, ecco come giocano

La prima volta della Juventus Women non si scorda mai. Soprattutto se si tratta del debutto assoluto nella Women’s Champions League, dove le ragazze di coach Guarino affronteranno le danesi del Brondby. Il match, che si giocherà mercoledì 12 settembre alle ore 19.30 a Novara, è il primo impegno ufficiale delle bianconere della stagione. Si tratta dell’andata dei sedicesimi di finale, mentre il ritorno in Danimarca è previsto per mercoledì 26 settembre alle ore 18. Questa la scheda delle prossime avversarie delle bianconere.

Brondby: che tipo di squadra è

Se pensate alla classica squadra nordica, fatta di giocatrici alte e lente, tutta cross e colpi di testa, siete sulla strada sbagliata. È vero che il Brondby è composta da giocatrici abbastanza alte e piazzate, ma non si può certo parlare di squadra lenta. Tutt’altro: le ragazze di mister Per Nielsen, ex giocatore dei gialloblu, corrono tanto senza mai stancarsi. Le danesi optano per un gioco molto offensivo, attuando un pressing asfissiante in fase di non possesso, mentre palla al piede fanno salire tutta la squadra per schiacciare le avversarie indietro. Tanta palla a terra, tanta concretezza e pochi fronzoli, queste sono le avversarie delle bianconere.

Brondby: come gioca

Lo schema iniziale dovrebbe essere un classico 4-4-2, con i due terzini che giocano molto alto, così come gli esterni di centrocampo. Non fraseggia moltissimo il Brondby, al contrario potrà capitare spesso di vederle correre in avanti palla al piede. A centrocampo, comunque, entrambe le centrali riescono a verticalizzare e a far ripartire l’azione. In fase di attacco si riversano in avanti in modo quasi spregiudicato, costringendo spesso l’avversario a liberare palla con lanci lunghi.

Brondby: chi tenere d’occhio

Il pericolo numero uno è Christiansen, attaccante classe ’89 già a quota cinque reti in tre partite. La danese è una punta che sa sparire dai radar della difesa per ricomparire in area senza marcature ed essere libera di concludere in porta. Un occhio va dato anche alla veterana del gruppo, ovvero il regista Winter, 31 anni da compiere il prossimo 24 settembre. La numero 10 del Brondby è un po’ la Rosucci della squadra, capace di dettare i tempi e di muoversi bene tra le linee. Accanto a lei la rocciosa Tavlo-Petersson, fisico imponente ma con la licenza di lanciare in avanti la palla, oltre che di distruggere il gioco avversario.

Brondby: i punti deboli

Una squadra abituata ad attaccare a spron battuto può avere difficoltà se costretta a difendersi. Le danesi possono andare in confusione quando sono pressate indietro, sbagliando qualche passaggio di troppo. Inoltre, se dovessero sbilanciarsi troppo in avanti, possono essere facilmente prese in contropiede, soprattutto sugli esterni. Per adesso la difesa ha concesso solo un gol nelle tre partite di campionato, ma il livello in Champions è ben altra cosa. La Juventus Women ha le carte in regola per battere il Brondby, ma servirà una gara di grande sacrificio e freddezza sotto porta. E anche una valida alternativa ad una giocatrice insostituibile come

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