SCUDETTO – «Tra Juve e Lazio c’è solo un punto, sono avanti rispetto all’Inter. Le partite ravvicinate dovrebbero favorire chi ha più ricambi. Vedremo se verrà introdotta la norma delle cinque sostituzioni, ma conterà l’aspetto motivazionale. La Lazio ritengo abbia un grande vantaggio rispetto alla Juve. I suoi giocatori hanno aspettato e trascorso la quarantena con un solo obiettivo, ovvero iniziare al 100 per cento per giocarsi l’occasione che non capita tutti gli anni. Non credo che nella testa dei giocatori della Juve ci sia stato lo stesso chiodo fisso, diventerà un vantaggio vero alla ripresa».

SARRI E IL TURNOVER- «Sarri allenatore da panchina lunga? Secondo me no, ma con la rosa bianconera ci si può abituare. Anche se Sarri non penserà di fare quello che dicevamo, con tanti impegni ravvicinati ruoterà di più rispetto a Lazio e Inter. Tenere fuori Douglas Costa, uno tra Higuain e Dybala, Rabiot o Bentancur, significa avere tanti titolari. Chi sta in panchina non è detto che sia inferiore».

PERUGIA – «Situazione caotica, c’era la tv, si sentiva la radio, ti distraevi sperando passassero i minuti poi andavi a vedere. All’inizio non ci sembrava possibile che la Juve potesse perdere a Perugia, speravamo che pareggiassero e ci consentisse di arrivare allo spareggio, ne avevamo parlato durante la settimana a Formello ma non credevamo che potesse venir fuori quel risultato».