Marchisio: «Prima della finale di Berlino quell’immagine mi ha scosso»

Claudio Marchisio ha parlato di alcuni temi relativi al suo impegno extra-calcistico: le sue parole tra politica e social

Claudio Marchisio, ai microfoni di “Un Giorno da Pecora” di Radio 1 Rai, ha parlato di diversi temi extra-calcistici.

SOCIAL – «Il post sul bambino morto in mare? Ero in un bel periodo, ci stavamo per giocare la finale di Champions con la Juventus e ho visto quella terribile immagine con i miei figli sul divano. Ho pensato subito: “E se fosse successo a me?”. La mia non era una posizione politica, ma solo di quest’ordine».

POLITICA – «Più facile di parlare di politica o omosessualità nel calcio? Sicuramente di politica, per fortuna qualcuno anche nel calcio inizia a parlare di omosessualità. Io sindaco di Torino? Preferisco dare il mio contributo da semplice cittadino. Si parla tantissimo di responsabilità, dobbiamo prendercele tutte. Calciatori tutti di centrodestra? Non ci si etichetta quasi mai, come dovrebbe essere in questo momento difficile avendo un bene comune».

CORONAVIRUS – «Nella prima ondata non avevo persona care positive o in terapia intensiva. In questa seconda ondata ho tante persone vicine positive al Coronavirus, tanti amici in terapia intensiva. Cambia la percezione. Non capisco perchè siamo arrivati di nuovo a questo punto. E’ questo che mi preoccupa». 

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