Marelli: «Rigore su Ronaldo evidente. L'arbitraggio mi lascia perplesso»
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Marelli: «Rigore su Ronaldo evidente. Del Cerro Grande mi lascia perplesso» – ESCLUSIVA

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Luca Marelli, ex arbitro, ha parlato della direzione di Del Cerro Grande in Porto-Juve e non solo: le sue parole in esclusiva

L’ex arbitro Luca Marelli ha commentato le scelte di Del Cerro Grande in Porto-Juve, analizzando soprattutto il rigore non assegnato su Ronaldo al 94′, ed è tornato sul contatto Chiellini-Rrahmani nel match con il Napoli. Le sue parole in esclusiva a Juventusnews24.com.

Ha fatto molto discutere il rigore non concesso da Del Cerro Grande in Porto-Juve. Lei lo avrebbe assegnato?

«Un rigore che si può fischiare ma non è un episodio da Var. Questa è la grande problematica di questo episodio. È abbastanza evidente ma non è da Var. È vero che Ronaldo scivolava già ma non conta nulla. Deve essere giudicato il contatto tra il difensore e il giocatore. Per quanto Ronaldo fosse già sbilanciato, il difensore cerca di intervenire sul pallone e non riesce. È il classico fallo negligente, senza alcuna volontarietà ma dovuto al fatto di aver controllato male il proprio corpo e i tempi di intervento».

Il Var non sarebbe potuto intervenire perché Del Cerro Grande vede in diretta ciò che succede, eppure in molti hanno criticato il mancato intervento del Var. Secondo lei questa regola andrebbe modificata?

«Il protocollo Var va benissimo come è. Coloro che sostengono che sarebbe dovuta essere rivista al Var, non hanno ancora capito come funzioni. Possiamo discutere per il motivo per cui non è stato concesso quel rigore, ma a livello di protocollo è un episodio che non lascia alcun dubbio. Il contatto è una valutazione soggettiva dell’arbitro. Se Del Cerro Grande fosse stato completamente coperto si sarebbe potuto discutere sul Var, ma dato che è stato visto, non c’è neanche la discussione di poterlo considerare un episodio perduto. È un episodio abbastanza grave con un rigore evidente, ma il Var non c’entra nulla».

Non solo l’episodio del rigore. L’arbitraggio di Del Cerro Grande ha fatto discutere anche per altre decisioni, come il giallo a Danilo e il mancato cartellino ad Otavio su De Ligt. Come giudica la sua direzione di gara?

«Non mi è piaciuta per niente. Mi lascia molto perplesso. A volte offre prestazioni pazzesche, come Ajax-Atalanta, che è stata una partita eccezionale di Del Cerro Grande. A volte poi capitano queste serate e la sua alternanza mi lascia perplesso. L’ha arbitrata male in generale, da una parte e dall’altra. L’ammonizione di Danilo non è neanche sbagliata, perché è vero che non c’è contatto ma l’intervento era pericoloso. Manca anche un giallo piuttosto evidente a De Ligt. In generale ha arbitrato male, non mi è piaciuto per nulla, poi al 94′ è arrivata la ciliegina».

Un altro episodio controverso è la discussione in area tra Pepe e Demiral, che Del Cerro Grande non ha sanzionato. Decisione corretta?

«Lui ha fischiato un fallo in attacco di Demiral e il gioco è stato fermato. Subito dopo c’è stata la reazione di Pepe: il giocatore portoghese quantomeno richiamato. Un comportamento che non aveva alcun senso, Demiral non ha fatto nulla. Mi sarebbe piaciuto anche vedere un’ammonizione».

In campionato invece ha fatto molto rumore il rigore concesso in Napoli-Juve per un fallo di Chiellini su Rrahmani. Giusto assegnare il calcio dal dischetto?

«Non c’è alcun dubbio. Questo è un episodio che ha fatto discutere ma non vedo cosa ci sia da discutere. È una manata in faccia, un’imprudenza. Dobbiamo paragonare questi episodi a ciò che succede a centrocampo. Quando succede a centrocampo vengono sanzionati con punizione e giallo. Questo vale anche in area di rigore. Questa è la grande differenza tra Oporto e Napoli. Ad Oporto l’arbitro ha visto cosa è successo, mentre col Napoli Doveri era coperto e per questo motivo il Var lo ha richiamato».

In molti hanno paragonato questo episodio a quello tra Romagnoli-Damsgaard, per il quale non è stato assegnato rigore. È possibile fare un parallelismo?

«L’episodio con cui bisogna paragonarlo è quello tra Kessie e Ilicic in Milan-Atalanta. Quello tra Romagnoli e Damsgaard è diverso perché l’arbitro lo ha visto e questa è una sua valutazione. Tra Kessie e Ilicic il rigore è stato giustamente assegnato all’Atalanta».

Come giudica la designazione di Marini, un arbitro emergente, per Juve-Crotone?

«La scelta va benissimo. È un arbitro che aveva già esordito in Serie A. È una partita sulla carta molto squilibrata. Non si può pensare che Juve-Crotone debba essere assegnata ad un internazionale perché altrimenti i giovani arbitri che tra qualche anno dovranno dirigere i derby o altri big match, non cresceranno mai. Sono queste le gare dove far arbitrare i giovani. Abbiamo visto ad esempio un Benevento-Roma a Pairetto. È una partita di prima fascia ed è stata assegnata ad un arbitro che sta crescendo molto. È giusto prendere queste decisioni altrimenti ci troviamo nella situazione in cui ci troviamo adesso, con arbitri che non possono essere designati per i big match. Rizzoli ha fatto benissimo, è un arbitro emergente. Chiaramente ha un po’ sorpreso, è la prima occasione con una grande squadra, ma considerata la differenza di valori in campo, è una scelta che mi trova totalmente d’accordo».

Si ringrazia Luca Marelli per la disponibilità e la cordialità dimostrate.

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