Mutti: «La Juve mi ha sorpreso. Ora a Firenze...» - ESCLUSIVA
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Mutti: «La Juve mi ha sorpreso. Allegri leader già da giocatore e contro la Fiorentina…» – ESCLUSIVA

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In esclusiva per Juventusnews24, l’allenatore Bortolo Mutti ha così analizzato la situazione attuale in casa bianconera

Juve di scena questa sera a Firenze per il posticipo domenicale di questa undicesima giornata di Serie A. I bianconeri vogliono dare continuità alle ultime vittorie per stare al passo delle prime della classe. Una situazione che, in esclusiva per Juventusnews24, ha così analizzato il noto allenatore Bortolo Mutti.

Che idea si è fatto di questa Juve?

«E’ una sorpresa perchè non mi aspettavo una Juve così solida, con una classifica così importante viste tutte le problematiche che hanno avuto sopportare. Però faccio i miei complimenti ad Allegri e Giuntoli per come hanno saputo inserirsi in un campionato dove, forse, nemmeno prevedevano una classifica così importante. Invece la Juve si è ripresentata da protagonista, ha rafforzato molto l’autostima con il lavoro che porta avanti».

E’ una squadra già da Scudetto?

«Si ma da seconda fila. Poi il campionato è ancora in una fase dove tutto si può capovolgere. Vedi il Napoli che è molto in ritardo, oltre ad altre squadre come le romane che non hanno espresso tutto il loro potenziale. Ma è chiaro che la Juve può rientrare nelle quattro. Davanti vedo l’Inter che a livello di organico ha una struttura non equiparabile a quella della Juve, dove nei titolari non vedo tutta questa forza. Però, conoscendo Allegri, sicuramente sa dare grande importanza a tutta la rosa e riuscirà a trovare una soluzione».

Cosa bisogna aspettarsi dalla gara di Firenze?

«E’ una partita tosta. La Fiorentina viene da due sconfitte dopo aver fatto grandi cose prima. E’ un campo ostico con una partita aperta a tutto e bisognerà vedere come si pone la Fiorentina, che resta una compagine molto tecnica e offensiva. La Juve deve dimostrare grande solidità e giocare senza grandi timori, certi equilibri si sono cementati».

Dopo quanto accaduto in Toscana sarebbe giusto rinviare la partita?

«Non so cosa verrà deciso, ma è chiaro che sono situazioni da valutare bene visto cosa è successo. Tutti noi vorremmo che il campionato andasse avanti in maniera tranquilla, ci sono priorità e priorità».

Capitolo attacco: Kean può rubare il posto da titolare a Chiesa o Vlahovic?

«E’ uno che sta dimostrando tanto ed è anche in grande crescita. Contro il Verona l’ho visto in campo con grande determinazione ed è stato penalizzato in modo incredibile sui gol fatti. E’ un ragazzo su cui la Juve può puntare senza nessun dubbio, poi è chiaro che Allegri ha un reparto molto strutturato a sua disposizione».

E’ l’attacco più forte della Serie A?

«E’ un reparto molto completo. Potrebbe essere il più forte con quello dell’Inter, ma in ogni caso come potenzialità, soprattutto vedendo la crescita di Kean, sicuramente ha alzato l’asticella. Poi io credo molto nel ritorno di Vlahovic e Chiesa al 100%. E non dimentichiamo Milik, un giocatore di grande affidabilità e disponibilità».

Manca però inevitabilmente qualcosa a centrocampo senza Pogba e Fagioli.

«Leggo i nomi che si fanno e sono secondo me tutti profili affidabilissimi. E’ chiaro che un innesto in mezzo al campo potrebbe dare respiro a qualcuno e solidità all’undici titolare, vista anche la grande affidabilità in difesa. Una pedina in mezzo al campo sarebbe utile».

Com’era l’Allegri che ha conosciuto a Napoli?

«Un giocatore molto tecnico, elegante nel suo modo di fare. Quello che magari poi da allenatore ha stravolto, visto che ora è molto concreto ed essenziale. In ogni caso era già un uomo squadra, capace di fare spogliatoio. Questo lo ha poi portato anche nella sua carriera da allenatore».

Immaginava sarebbe arrivato a certi livelli?

«Certe cose si vedono dagli atteggiamenti e dalla personalità. Alcuni sono leader e punti di riferimento per i compagni e con questo bagaglio hai più facilità poi nel gestire uno spogliatoio. E’ molto importante avere un passato da giocatore. Allegri, come anche Italiano e molti altri giovani, ha saputo essere importante per la squadra a tutti i livelli».

Si ringrazia Bortolo Mutti per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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