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Patto stipendi Juve: no di Buffon e mamma Rabiot. Cosa è successo davvero
Patto stipendi Juve: no di Buffon e mamma Rabiot. Cosa è successo davvero, il club inizialmente chiedeva la rinuncia a 4 mesi
Secondo la ricostruzione dei pm, scrive La Gazzetta dello Sport, dietro il ‘patto segreto’ degli stipendi tra la Juventus e i giocatori non ci sarebbe soltanto il Covid, ma si tratterebbe di premeditate azioni correttive per alleggerire i conti. E le 2 «manovre stipendi», ricostruite attraverso documenti sequestrati e dichiarazioni rese da giocatori e agenti, sarebbero servite a registrare a bilancio «una riduzione fittizia dei costi».
Stando a quanto testimoniato dai calciatori la richiesta iniziare della società era il taglio di 4 mesi invece che di uno solo. L’accusa ritiene che la Juventus abbia registrato solo in un secondo momento le «scritture di riduzione» per caricarle sul bilancio successivo, anche se si trattava di accordi contestuali. Non si andrà oltre l’uno, come risulta dalla scrittura privata firmata da Agnelli e il capitano Giorgio Chiellini, in cui si specifica che «tre dei quattro ratei saranno redistribuiti sui contratti in essere a partire dal 2020-21» e che in caso di trasferimento» la cifra sarebbe stata corrisposta come «incentivo all’esodo».
Era stato Chiello a comunicare ai compagni, come confermato dalla chat di squadra in possesso dei magistrati, che «per questioni legislative di borsa la comunicazione sarà solo della rinuncia a 4 mesi»,chiedendo «di non parlare nelle interviste sui dettagli di questo accordo». Accordo che la signora Veronique, mamma di Adrien Rabiot, non avrebbe voluto firmare. Si legge anche che non avrebbero aderito alcuni giocatori tra cui Buffon, De Ligt e Morata.