Rovella: «Credo che tornerò alla Juve. Monza? Anno positivo»
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Rovella: «Credo che tornerò alla Juve. Monza? Anno positivo»

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Rovella: «Credo che tornerò alla Juve. Monza? Anno positivo». Il talentuoso si racconta a 360 gradi su Dazn

Rovella si è raccontato a 360 gradi nell’ultima puntata di Croquetas su Dazn. Queste le parole del talentuoso centrocampista di proprietà della Juve in prestito al Monza.

IL BILANCIO DELLA STAGIONE – «E’ stato un anno molto positivo per me, non me l’aspettavo. Speravo di giocare e fare un po’ di esperienza, è andata oltre le aspettative e sono molto felice».

PALLADINO – «Molto importante, quasi determinante. Mister Stroppa mi ha chiamato per farmi venire qua. Quando è arrivato Palladino dall’inizio mi ha dato subito fiducia, mi ha dato tanti consigli e aiutato anche fuori dal campo. Avendo finito di giocare presto ancora si ricorda le dinamiche».

IL PRIMO CONTATTO CON GALLIANI – «La prima volta mi ha chiamato al telefono perché conosce molto bene Allegri. Parlando con mister Allegri a inizio stagione mi disse che voleva parlarmi Galliani. Mi ha fatto i complimenti e mi sono subito sentito apprezzato da un maestro del calcio italiano. E’ stato un onore, poi quando ci parli capisci le qualità della persona. E’ incredibile. I primi tempi vivevo alla Continassa, ero con Fagioli. Mi arriva una chiamata da un numero sconosciuto e non avevo risposto. Poi mi scrive un messaggio e mi dice che era Galliani e se potevo richiamarlo appena potevo. E io subito l’ho richiamato…».

RIFERIMENTI PER IL SUO RUOLO – «Quando ero piccolino mi piaceva tantissimo Marchisio. Adesso Modric, mi piace troppo».

LOCATELLI – «Mi ci sono allenato quest’estate, per me è veramente fortissimo, ha qualità, mi piace come calcia. E’ “cattivo”? Si».

STAGIONE AL MONZA PROPEDEUTICA PER IL RITORNO ALLA JUVE – «Non lo so, vedremo questa estate. Credo di si. Anche questo mi ha fatto crescere. Dopo il campionato per fortuna c’è l’Europeo Under 21 e poi si penserà alla prossima stagione. Quando mi sono allenato con la Juve ho capito il livello che c’è lì. Mi serviva un gradino per stare a quel livello e provare a giocare con loro»

FAGIOLI – «Siamo amici già dai tempi della Nazionale, ci sentiamo spesso. Sono molto felice per lui, adesso mi dispiace che è infortunato. All’inizio ha fatto un po’ di fatica, poi le sue qualità sono venute fuori».

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