Sekulov a Twitch: «Sogno l'esordio nella Juve, ma prima la Coppa»
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Sekulov su Twitch: «Sogno l’esordio nella Juve, ma prima la Coppa Italia»

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Nikola Sekulov, attaccante della Juventus Next Gen, si racconta sul canale Twitch del club bianconero: le sue parole

Nikola Sekulov, attaccante della Juventus Next Gen, si è raccontato così al canale Twitch del club bianconero.

COME VA – «Potrebbe andare meglio, dopo la sconfitta di ieri guardiamo subito a giovedì che sarà determinante. Dobbiamo essere pronti e carichi per le prossime gare di campionato da fare bene».

FOTO E AUTOGRAFI – «Mi è capitato diverse volte, è sempre un piacere, assolutamente si».

CONVOCAZIONE PER INTER-JUVE – «Ho fatto la rifinitura con la Next Gen e mi han detto che dovevo andare con la prima squadra il pomeriggio, quando loro dopo partivano per Milano. Speravo di andare a San Siro per un match così caloroso. A fine allenamento Mister Allegri mi ha detto che mi avrebbe portato e sono rimasto contento, ero emozionatissimo. Poi me lo ha detto il team manager e anche lui mi ha fatto i complimenti. E’ stato davvero bello. Un po’ ho detto “magari mi ha fatto la battuta” perchè con me scherza tanto, invece poi è andata così ed ero il più felice al mondo».

MATCH-DAY – «Alla prima volta con la prima squadra in una gara così importante la sera prima non vedevo arrivasse la partita, quindi non ho dormito tanto anche se non dovevo giocare. Al mattino appena sveglio mi son detto “stasera sei a San Siro con la maglia più bella al mondo” contro una grandissima squadra. Avevamo una voglia matta di vincere e io, essendo in panchina, ho tifato tutto il tempo ed è stato davvero bello. Poi aver esultato con i tifosi che ci supportavano è stata un’emozione unica davvero».

COMPAGNI – «Ti accolgono subito anche se sei un giovane, sei una parte integrante del gruppo».

PRIMO RICORDO CON IL CALCIO – «In famiglia tutti giocavano a calcio e io da piccolino avevo una palla che tenevo sempre tra le mani e a casa ci giocavo sempre tra i piedi. A 4 anni ho iniziato nella scuola calcio a Piacenza dove abito tutt’ora. La passione per il calcio è qualcosa che ti trasmette amore, davvero. Ho fatto un percorso dove sono andato al Parma, poi un anno di prestito alla Pro Piacenza e ora mi godo ogni singolo momento qua».

CHIAMATA DELLA JUVE – «Non puoi non accettare, è una squadra con le più grandi ambizioni. Sono qua e mi godo ogni singolo momento, ogni opportunità che mi viene data e cerco di sfruttarla al meglio che è la cosa più importante».

PROSSIMI SOGNI – «Il primo è l’esordio in prima squadra, è l’unica cosa che ho in testa ma prima c’è da fare ogni singolo step, ci sono cose da fare prima e poi il momento giusto arriverà».

OBIETTIVO DELLA NEXT GEN – «Passare da qui alla prima squadra è l’obiettivo, intreaprendere questo percorso è importantissimo, tra Primavera e prima squadra c’è tanta differenza. La Next Gen ti permette di giocare con gente matura che si gioca tutto, capisci queste cose nell’ambito professionistico».

CRESCITA ALLA JUVE – «La prima cosa qui alla Juve è l’essere uomo. Sono arrivato a 14/15 anni e il mio obiettivo era quello di diventare uomo ma sempre avendo un atteggiamento giusto in tutti gli allenamenti e tutte le partite».

TRASFERIMENTO ALLA JUVE – «Ognuno ha una sua storia. Io appena arrivato qui a 15 anni ho avuto alcune difficoltà nei primi mesi, è stato strano ambientarmi vivendo in un convitto con tutti i ragazzi anche più grandi, ma è stato davvero bello perchè ti aiuta molto a crescere. E poi appena ti abitui è tutto molto più semplice e bello».

CON CHI HA LEGATO DI PIU’ – «Riccio per primo perchè ci conosciamo da 7 anni. Quando giocavo alla Pro Piacenza non potevo ancora venire qua e lui veniva a fare i tornei con la Juve Under 14 e già da lì siamo diventati amici. Ci parlavamo spesso e siamo diventati migliori amici, è davvero un bel rapporto».

VELOCITA’ PUNTO FORTE – «Penso proprio di si. Ovviamente si guardano i punti di forza ma l’obiettivo è migliorare i punti deboli, lavoro ogni giorno con lo staff e questo è l’obiettivo per diventare un calciatore vero».

RUOLO PREFERITO – «Il trequartista, mi sento a mio agio quando c’è spazio, mi sento imprendibile. Voglio approfittare degli spazi come sto giocando ora».

AZIONE PREFERITA – «Il contropiede, ma allo stesso tempo anche gli uno-due come fatto a Mantova con Compagnon, è stata una bellissima azione. Quando hai il compagno che ti capisce al volo è davvero bello, ti trovi al meglio con lui e siamo imprendibili sotto questo punto di vista».

ESULTANZA COL MANTOVA – «Non eravamo in un momento bello, è stata anche liberatoria».

LINK CON RONALDO – «Mi piace tantissimo ma come mi piace il numero 7 di ora, che è davvero imprendibile. A Fede ho chiesto la maglietta, è un mio idolo che va davvero forte».

IDOLO – «Mbappè, ha una forza e velocità che praticamente nessuno può vantare. Da piccolino? Avevo Kakà, anche lui secondo me ha caratteristiche simili alle mie. Il mio idolo era lui. Poi va in base anche alle caratteristiche che hai».

FAGIOLI – «Io quando giocavo al Piacenza, essendo un anno più piccolo di lui, venivo chiamato a giocare con i più grandi e quando giocavo con loro c’era Nicolò che si vedeva che era davvero forte. Ne parlavo sempre anche con lui, gli dicevo sarebbe diventato un grande giocatore. Infatti ora è stabile in prima squadra».

RUOLI – «Sempre in zona offensiva, ma anche mezzala dove ho giocato per diversi anni».

GOL PIU’ BELLO – «Quest’anno in Coppa Italia contro il Padova dove sono partito palla al piede e ho tirato, anche con un po’ di fortuna che mi sono cercato».

QUANTE ORE DI VIDEO A SETTIMANA – «Ognuno ha il suo obiettivo, per ogni giocatore di reparto c’è il video con il match analyst che ringraziamo sempre perchè ci aiuta a migliorare. E dagli errori si vede cosa si fa di buono e su cosa si può ancora migliorare».

CHE MUSICA ASCOLTA – «Reggaeton è la mia preferita, sono convinto. Solo quella. Mi piace anche un bel po’ ballare. Cantante preferito? Non so se lo conoscete ma si chiama Bad Bunny».

FILM PREFERITO – «Ne ho tanti, ma potrei dire “La ricerca della felicità”».

GIORNO DI SGARRO – «Una bella pizza me la mangerei. Di solito mi piace cotto e funghi, mangio tanti funghi».

HA DUBITATO DI SE’ – «Non l’ho mai fatto e mai lo farò, è la cosa più brutta che ci sia quando si fa sport perchè entri in un ambito mentale non bello. La mentalità fa tutta la differenza del mondo, la cosa più importante è essere positivi».

OBIETTIVI – «Metto prima la squadra e dico la vittoria della Coppa Italia a cui teniamo tantissimo, speriamo ci sia tanta gente a supportarci. E poi puntiamo sul campionato, siamo un punto fuori dai playoff ma vogliamo tornare in corsa. Obiettivi personali? Il momento giusto arriva, il destino è scritto».

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