Sissoko: «Tifosi della Juve, non smetterò mai di ringraziarvi» - ESCLUSIVA
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Sissoko: «Tifosi della Juve, non smetterò mai di ringraziarvi» – ESCLUSIVA

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Mohamed Sissoko in esclusiva su Juventus News 24. Le dichiarazioni dell’ex centrocampista bianconero

A Mohamed Sissoko sono bastati tre anni di Juventus per innamorarsi del bianconero. Altrettanto ai tifosi della Juve per corrispondere un amore sincero, sbocciato quando vincere sembrava un’abitudine sopita. «Non smetterò mai di ringraziarli» ha spiegato Momo in esclusiva a JuventusNews24.

Buongiorno Momo, come e dove sta trascorrendo questi giorni?
«Sono in Francia, a Parigi. All’inizio è stato difficile, ora sembra che le cose pian piano si stiano sistemando. Quello che conta ora è essere tutti responsabili. Insieme a un gruppo di miei amici stiamo cerando di dare il nostro contributo. È importante aiutarsi gli uni con gli altri».

Fosse ancora calciatore sarebbe spaventato dall’idea di riprendere il campionato?
«Io credo che i club non siano stupidi e se i giocatori stanno tornando ad allenarsi significa che la stagione può ripartire. Al momento si sono prese tutte le precauzioni del caso e, qualora il campionato dovesse effettivamente riprendere, non ci sarebbe da avere paura».

Eppure in Francia hanno preferito chiuderla qui…
«Una decisione troppo affrettata, in Francia lo pensano sempre più persone. Mancano dieci partite per concludere il campionato, con la possibilità di disputarle a porte chiuse credo che i rischi fossero bassi. Ma hanno preso questa decisione che fa male al calcio francese e ai calciatori. Arrivati a questo punto tornare indietro è impossibile».

Aulas, presidente del Lione, ha detto che il ritorno con la Juve si prospetta un massacro
«Certo che lo sarà. La Juventus è una squadra devastante e già ha ricominciato ad allenarsi, i giocatori del Lione sono ancora a casa con le loro famiglie. Il gap sarà enorme, ma la Francia ha deciso così…».

Devo chiederle una cosa: in Italia se ne sta parlando tantissimo…
«So già che domanda vuoi farmi».

Chiellini ha definito nella sua autobiografia Felipe Melo come “il peggio del peggio, una mela marcia”. Il brasiliano ha replicato duramente. Lei, che è stato compagno di entrambi, da che parte sta?
«Ti posso dire che io ho avuto un buon rapporto con entrambi. Al di là di uno screzio che c’è stato una volta con Felipe. Ho giocato con loro e li reputo due grandi persone. Detto questo, penso che “Chiello” non si sia inventato nulla. Non ha detto quelle cose per far pubblicità al suo libro. Non è quel tipo di persona. Evidentemente sono cose che ha sentito».

Da ex centrocampista: Pjanic lo lascerebbe andare? E con chi lo rimpiazzerebbe?
«Per me la Juventus potrebbe fare a meno di Pjanic. È un giocatore forte, ma a Torino ce ne sono di altrettanto forti. Ormai non è più giovanissimo e secondo me la Juve dovrebbe pensare a elementi più di prospettiva in quel reparto. Ti faccio il nome di un ragazzo che ancora si sente poco: Idrissa Doumbia dello Sporting Lisbona, un ’98 che in bianconero farebbe benissimo».

Si rivede in Matuidi?
«Abbiamo caratteristiche diverse: lui ha le sue capacità, io le mie. Ho grande rispetto per quello che Matuidi ha dimostrato alla Juve e nella sua carriera. Non si diventa campioni del mondo per caso».

Lei conosce personalmente Rabiot. È un giocatore con dei limiti caratteriali?
«Io l’ho conosciuto al PSG, quando era ancora molto giovane. C’è un’immagine sbagliata di lui, è un bravissimo ragazzo ed un grande giocatore. Sapevamo tutti che quest’anno per lui sarebbe stato molto difficile. Veniva da un lungo periodo di inattività e doveva ambientarsi in un calcio completamente diverso da quello francese. Nelle ultime partite prima dello stop stava tornando su livelli. La Juve può permettersi di aspettarlo ancora: nella prossima stagione dimostrerà quanto vale».

Pogba tornerà alla Juventus?
«La verità è che non lo so. Credo che gli piacerebbe tornare alla Juve, ma gli piacerebbe anche giocare nel Real Madrid. Sicuramente sarebbe un gran colpo, parliamo di Pogba».

Quale il ricordo bianconero a cui è più affezionato?
«Tutti i ricordi, dal primo all’ultimo giorno in cui sono stato a Torino. Sono molto orgoglioso di aver giocato per la Juve, è un club speciale, una grande società».

Come si spiega l’amore che i tifosi della Juve, a distanza di anni, nutrono nei suoi confronti?
«È una cosa impressionante, sono fiero del rapporto che sono riuscito a creare con loro. Forse è perché si sono resi conto che io ho sempre dato tutto per questa maglia, e i tifosi in cambio mi hanno dato il loro affetto. Ricevo ancora tantissimi messaggi, non smetterò mai di ringraziarli».

Dalla Juve al PSG: ha sempre detto di aver rimpianto quel trasferimento
«Una decisione che ho preso e che non posso cambiare. Ma non l’ho mai nascosto: potessi tornare indietro, sarei rimasto lì».

Si ringrazia Mohamed Sissoko per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

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