Vignola: «Ieri bene, ma non direi Juve ritrovata» - ESCLUSIVA
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Vignola: «Ieri bene, ma non direi che la è Juve ritrovata» – ESCLUSIVA

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Beniamino Vignola, ex centrocampista della Juventus, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni: l’analisi sul momento bianconero

La grande vittoria contro l’Inter, ma senza dimenticare l’Europa League. Questo e non solo nell’intervista esclusiva di Beniamino Vignola ai microfoni di Juventusnews24.

Che vittoria è stata quella contro l’Inter?

«E’ stata sicuramente una partita importante, vinta contro una squadra che secondo me è tra le migliori di questo campionato insieme al Napoli. Visto il buon momento dei nerazzurri è un successo molto importante che può dare rinnovata fiducia in vista del prossimo futuro».

Allegri ha finalmente trovato la quadra per la Juve?

«Non dimentichiamo le brutte avventure fatte in Champions, che lasciano il segno. Lì l’unico alibi che poteva avere Allegri era la mancanza di giocatori importanti e quindi la squadra ha giocato poche volte con una formazione pensata. Ora però tornano i giocatori perchè è rientrato Chiesa, che ha già ricominciato a girare. Io per ora non parlerei di quadra trovata, non me la sento, però sapevamo che la Juve al completo era una formazione competitiva».

Come si spiega la clamorosa uscita ai gironi di Champions?

«Io non capisco molto bene questo andamento così negativo che la Juve ha avuto. In Europa fino ad ora è stato un fallimento, soprattutto per quanto riguarda la trasferta in Israele. Io capisco le assenze, però che non avrebbe superato i gironi in pochi lo avrebbero detto. E’ un qualcosa difficile da scusare, per ora va ammesso il fallimento e credo anche Allegri si stia arrampicando sugli specchi quando parla dell’uscita dalla Champions».

Un’eventuale vittoria dell’Europa League riscatterebbe questo fallimento?

«Chiaro che vincere un trofeo è sempre importante, per noi un trofeo è anche la Coppa Italia, figuriamoci l’Europa League. E’ sempre una coppa di grande rilievo, anche dal punto di vista economico e sappiamo tutti cosa significhi l’uscita dalla Champions per una squadra del genere da questo punto di vista. Certo, non sarà facile ma la Juve ha le possibilità per arrivare fino alla fine».

Per lo Scudetto invece vede ancora qualche possibilità?

«Se il Napoli tiene questo passo qua è difficile. Per me è la favorita, ha una squadra con grande qualità, anche se il percorso è lungo. L’unica variabile è il Mondiale, con la pausa che potrebbe essere una cosa che porta via energie e giocatori. Ma io vedo al momento loro avanti a tutti».

Passiamo al centrocampo. Rabiot, specialmente dopo l’ultimo periodo, merita il rinnovo?

«Rabiot è un giocatore che è sempre stato molto considerato dai suoi allenatori. Tra i centrocampisti che dovevano partire, lui era quello che Allegri considerava il più importante. Ha ancora una discreta prospettiva, è molto bravo tecnicamente, ha grande corsa. Poi ovviamente molto dipende dall’aspetto economico».

Fagioli e Miretti troveranno ancora questo spazio dopo i rientri degli infortunati?

«Questa situazione di crisi e di precarietà è stata importante per loro, anche se ovviamente non è la situazione migliore. Loro hanno dimostrato di avere valori importanti. Avevano un po’ di esperienza e ora l’aver giocato bene ed essere entrati nel meccanismo Juventus è molto importante. Io credo e spero vengano considerati così tanto anche nei prossimi mesi».

Tra i giocatori attualmente fuori c’è Paredes. Come lo giudica il suo acquisto fino a questo momento?

«Fino ad ora è sicuramente bocciato, lo abbiamo visto poco e male. All’inizio si pensava dovesse essere la pedina che, messa in uno scacchiere funzionale, doveva dare quello che mancava al centrocampo. Invece si è dimostrato un giocatore normale, con grandi problemi fisici. Poi ovvio che bisogna valutare anche quando la squadra sta bene, ma al momento è stato una delusione».

Che pensiero si è fatto su Pogba?

«Anche lui è stato una scelta fatta in modo azzardata, sempre con queste minestre riscaldate… Si sapeva che era un giocatore con problemi fisici che aveva in testa in primi il Mondiale. Fino ad ora ovviamente anche lui è un grande fallimento, non abbiamo mai potuto vederlo».

Che gara si aspetta, da doppio ex, da Verona-Juve?

«Il Verona è in grande difficoltà, manca qualità perchè loro hanno venduto tutti i giocatori importanti. Sarà molto difficile vincere per i gialloblù, però sono gare che riservano sempre grandi insidie, può essere il momento giusto per il riscatto contro un grande avversario. La favorita ovviamente è la Juve, ma sappiamo tutti com’è il calcio».

Il 2022 si chiuderà poi contro la Lazio.

«Anche la Lazio è una bella squadra, carica dopo che ha vinto il derby. Ora si è rimessa in corsa. Chiaro che la Juve che ha vinto con l’Inter non deve temere nessuno, ma sarà un bell’appuntamento. Ci sarà poi anche il ritorno di Sarri».

Si ringrazia Beniamino Vignola per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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