Vlahovic: «2022 poteva andare meglio. Dico questo sullo Scudetto»
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Vlahovic: «Il 2022 poteva andare meglio. Dico questo sullo Scudetto»

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Vlahovic: «Il 2022 poteva andare meglio. Dico questo sullo Scudetto». Le parole dell’attaccante bianconero

Dusan Vlahovic ha rilasciato una lunga intervista a TNT Sports Brasil.

Le parole del bomber della Juventus.

LA JUVE – «Il 2022 poteva andare meglio sul piano personale e collettivo. Tutti i giorni voglio fare di più, voglio migliorare. Sempre si può migliorare e io cerco sempre di essere più forte del giorno prima. Non saprei dare una valutazione esatta, ma si poteva fare meglio. Cosa aspettarsi? Sarà importante mantenere la calma e la lucidità, pensare partita dopo partita. Il campionato è appena iniziato, è ancora lungo e può succedere di tutto. Noi siamo concentrati sul lavoro, lavorare più di tutti, essere calmi e vedremo cosa succederà».

BENFICA – «È una grande squadra, molto forte, sarà una partita tosta soprattutto in Portogallo dove ci aspetta lo stadio pieno. L’atmosfera è sempre bella, noi dovremo dare tutto, dare il 200%, poi le partite le decidono i dettagli. Dobbiamo essere attenti a tutto e che vinca il migliore».

CHAMPIONS – «È una competizione davvero speciale, appena arrivato ho sentito parlare della Champions, la prima partita ho sentito l’inno, tutto il clima. Si hanno sensazioni diverse, tutti sognano di vincerla, speriamo che la giocheremo il più possibile».

VLAHOVIC BAMBINO – «Ero iperattivo, mi volevo sempre muovere, correre. L’unico modo per controllarmi era farmi fare uno sport dove potermi sfogare e alla fine prima ho provato con la pallacanestro, ma gli amici giocavano a calcio e pure io ho detto ai miei genitori che volevo iniziare ad allenarmi a calcio. Da lì è cominciato tutto».

IDOLI – «È difficile dire un nome, quando ero bambino c’erano tantissimi campioni. Mi sono goduto al massimo le loro partite e alle nostre generazioni è servito».

ARRIVO ALLA JUVE – «Dal primo giorno mi sono sentito integrato, tutti si sono sforzati di aiutarmi su tutto e velocizzare l’ambientamento, a partire dai compagni ai dirigenti, il presidente, tutto lo staff e ringrazio anche loro. I giocatori più anziani che hanno vissuto tanti anni nella Juve mi hanno aiutato tanto. Con il tempo sono diventato amico di molti, sono molto fortunato».

CLASSIFICA PALLONE D’ORO – «Un’emozione unica, vuol dire che la strada è giusta. La strada è ancora molto lunga, c’è ancora tanto da fare ma è bello essere in compagnia di giocatori così. Devo lavorare ancora più forte».

KOSTIC – «Ero contento quando è arrivato. Quando si è iniziato a parlare di Juve gli chiedevo se c’era qualcosa, ma non volevo disturbarlo chiedergli tanto. Quando stava per arrivare gli ho scritto un messaggio: “ma vieni?”, “sì sì vengo”. Ero contento, per me è più facile avere uno della mia nazionale con me, si è integrato bene, io sono stato a disposizione come i compagni e spero che lo abbiamo aiutato ed è libero di concentrarsi sul campo».

I COMPAGNI BRASILIANI – «Un vantaggio conoscerli per il Mondiale, ma loro conoscono noi! Ne abbiamo parlato quando sono usciti i gironi».

SOGNI – «Non mi piace parlarne, li tengo per me. Ma ho degli obiettivi chiari da ottenere prima o poi».

I COMPAGNI PIU’ DIVERTENTI – «Rosati e Pinsoglio. A chi farei calciare un rigore decisivo? Cristiano Ronaldo».

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