Vlahovic Ronaldo, no ai paragoni per Allegri! Ma l'impatto alla Juve svela...
Connettiti con noi

News

Vlahovic Ronaldo, no ai paragoni per Allegri! Ma l’impatto alla Juventus non mente

Pubblicato

su

Vlahovic Ronaldo, no ai paragoni per Allegri! Ma l’impatto alla Juve ci dice una cosa importante sui due numeri 7

«È meglio il numero 7 di adesso o quello di prima?». Massimiliano Allegri è stato messo di fronte ad un bivio nel post partita di Empoli Juve: scegliere l’attuale 7, Dusan Vlahovic, o quello del passato, Cristiano Ronaldo? Senza giri di parole, l’allenatore ha così sentenziato: «Il 7 di prima ha fatto una carriera straordinaria, non è paragonabile. Lui è all’inizio, ha tutto per fare una grande carriera. Per rimanere a grandi livelli bisogna avere una forza mentale pazzesca. È un percorso iniziato ora che porterà avanti nel migliore dei modi». Indicare CR7 non solo per quanto ha fatto nella sua lunga e gloriosa traversata in Europa tra Manchester United, Real Madrid e Juve, ma anche per “proteggere” quasi Vlahovic da scomodi paragoni dopo solo un mese a Torino. È stato lo stesso serbo a farsi scivolare di dosso ogni possibile accostamento: «Perché il numero 7? Era il più vicino al 9», sintomo di come l’eredità del suo predecessore non gravi minimamente sulle sue spalle.

Ma se chiaramente le due carriere non sono ancora paragonabili, anche per una questione anagrafica (22 anni uno, 37 l’altro), ciò che può essere comparato è l’impatto avuto alla Juventus dai due giocatori, ad un mese dall’arrivo di Dusan in bianconero. Partiamo dal passato, Ronaldo. Arrivato a Torino il 10 luglio del 2018, CR7 ha inaugurato la sua avventura alla Vecchia Signora il 18 agosto al Bentegodi contro il Chievo. Nei suoi primi 30 giorni alla Juve, Cristiano Ronaldo ha disputato 4 partite (Chievo, Lazio, Parma e Sassuolo), mettendo a referto 2 gol (doppietta al Sassuolo) e 1 assist (con la Lazio).

La bilancia, pertanto, pende in favore di Vlahovic, che ha avuto un impatto più decisivo, almeno nel primo mese, alla Juventus. Lo dicono proprio i numeri: 6 partite (due in più rispetto a CR7) contro Verona, Atalanta, Torino e Empoli in campionato, con Sassuolo in Coppa Italia e Villarreal in Champions League. 5 gol (uno a Verona, Sassuolo e Villarreal, due all’Empoli), 3 in più del vecchio numero 7. D’altronde lui aveva già chiaro in mente il suo primo obiettivo alla Juve: «Ambientarmi il prima possibile negli schemi del mister, conoscere tutti i compagni e a livello umano creare un rapporto di amicizia, familiare. Questo è un passo fondamentale per lo spogliatoio per arrivare a traguardi importanti». Fin qui, missione riuscita.

Copyright 2024 © riproduzione riservata Juventus News 24 – Registro Stampa Tribunale di Torino n. 45 del 07/09/2021 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 Editore e proprietario: Sport Review S.r.l P.I.11028660014 Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a Juventus Football Club S.p.A. I marchi Juventus e Juve sono di esclusiva proprietà di Juventus Football Club S.p.A.