Zenoni: «Juve, la rimonta è possibile. Allegri non si discute» - ESCLUSIVA
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Zenoni: «Juve, la rimonta è possibile. Allegri non si discute» – ESCLUSIVA

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Zenoni: «Juve, la rimonta in campionato è possibile: è nel tuo DNA. Allegri non si può discutere» – ESCLUSIVA

L’ex giocatore della Juventus Cristian Zenoni è intervenuto ai microfoni di JuventusNews24 per analizzare la delicata situazione in casa bianconera. L’allenatore che ha guidato di recente il Monza ha detto la sua sulla possibile rimonta della Vecchia Signora alle prime posizioni in classifica e su uno degli obiettivi di mercato di Cherubini. Di seguito tutte le sue dichiarazioni.

Troppe cadute dolorose che rischiano di compromettere la corsa ad uno degli obiettivi di stagione. Secondo lei la Juve può competere ancora per lo Scudetto?

«Siamo solo nella prima parte del campionato, quindi senza ombra di dubbio c’è tutto il tempo per recuperare e per arrivare nelle prime posizioni. Non è ancora tutto perduto. Non so se la Juve avrà la forza di vincere il campionato arrivati a questo punto, ma lotterà sicuramente per le prime posizioni in classifica».

Milan e Napoli viaggiano a ritmi impressionanti. Hanno accumulato un vantaggio incolmabile o possono ancora essere raggiunte dalle inseguitrici?

«Milan e Napoli stanno facendo veramente ottime cose. Il loro percorso è stato fin qui straordinario, stanno lasciando pochissimi punti per strada. Però immagino che nell’arco del campionato tutte le squadre lascino alla fine qualcosa durante il loro cammino. In questo momento sta toccando alla Juve, ma penso che arriverà il periodo negativo anche per Milan e Napoli. Certo è che la Juve ora deve sbagliare il meno possibile, non ha più il margine di errore che possono permettersi ad esempio Milan e Napoli».

Da allenatore, qual è secondo lei il problema di questa squadra? È da individuare nei giocatori, non all’altezza forse della maglia che indossano, o nel loro atteggiamento in campo?

«Da fuori è difficile capire queste dinamiche, chi meglio di Allegri potrebbe rispondere a questa domanda. Immagino che non ci sia solo un aspetto che non sta andando come dovrebbe, ma che siano molteplici le componenti. Ci si aspettava sicuramente di più da parte di qualche giocatore, forse anche dal cambio di allenatore. Certo è che la Juve in questo momento non è all’altezza della vera Juve a cui tutti sono abituati. Penso però ci sia il tempo per recuperare: la squadra è importante e credo sia in grado di recuperare il terreno perso. Sono problemi che possono essere risolti già nel corso di questa stagione, non per forza a partire dalle prossime. Ci vorrà un po’ di tempo e pazienza ovviamente, ma Allegri ha dimostrato di saper gestire bene il gruppo e penso sia in grado di trascinare la Juve fuori da questa situazione complicata. Io penso che già dalle prossime partite torneremo a vedere la Juve di sempre: non mollano mai, è nel loro DNA».

È stata la scelta giusta secondo lei richiamare Allegri dopo due anni molto complicati e al di sotto delle aspettative sotto le gestioni Sarri e Pirlo?

«Se sarà la scelta giusta lo dirà soltanto il campo alla fine della stagione. Non c’è dubbio che Allegri possa essere l’allenatore giusto per il progetto, perchè lo ha già dimostrato in passato. Devono esserci però anche altre componenti che fanno sì che si arrivi a un risultato positivo. L’allenatore va bene, i giocatori e la società anche: deve esserci un giusto mix delle tre componenti per raggiungere il risultato. Non possiamo discutere Allegri perché ha vinto: chi vince non si discute».

Vlahovic è uno dei nomi più chiacchierati nelle ultime settimane. Dopo aver reso noto che non rinnoverà il proprio contratto con la Fiorentina, l’attaccante serbo è finito nel mirino di molti club europei. Pensa sia un’occasione da sfruttare per la Juve?

«Vlahovic è un giocatore giovane e di grande prospettiva. Ha dimostrato tra la fine dello scorso campionato e l’inizio di questa stagione di essere uno degli attaccanti più forti in circolazione. Sotto l’aspetto tecnico non si discute, ed è anche un uomo che ti garantisce un determinato numero di gol. È un giocatore che può fare comodo alla Juve, questo sicuramente. Riuscire ad assicurarselo però non sarà semplice: immagino ci siano diverse società che lo vogliono nella propria squadra, ma la Juve è sicuramente uno dei club in grado di prenderlo».

Commesso qualche errore di troppo nelle prime gare della stagione, nelle ultime uscite sembra essere ritornato ai livelli a cui aveva abituato i tifosi nei suoi primi anni in bianconero. Continuerebbe ad affidare a Szczesny il ruolo di numero 1 della Juventus o virerebbe su altri profili?

«Altri portieri importanti all’orizzonte non se ne vedono. Io mi affiderei ancora a Szczesny, ha dimostrato di essere un buonissimo portiere. Può capitare di commettere qualche errore: non è capitato solo a lui, direi piuttosto che è un po’ tutta la squadra che non ha girato in questo inizio di campionato. Donnarumma è un rimpianto? In questo momento non è titolatissimo al PSG. Avere nel nostro campionato un giocatore del suo valore avrebbe fatto comodo a tutti. Se la Juve ha dato ancora a Szczesny la maglia numero 1 è perché ha valutato attentamente ogni aspetto: il giocatore dà ancora affidabilità e garanzie, come tra l’altro ha dimostrato più volte. Szczesny ha dimostrato di essere un buonissimo portiere».

Si ringrazia Cristian Zenoni per la disponibilità e la cortesia dimostrata in occasione di questa intervista

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