Mantovani: «Dybala da tenere, ma ecco il suo vero sostituto» -ESCLUSIVA
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Mantovani: «Dybala da trattenere, ma ecco il suo vero sostituto» – ESCLUSIVA

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L’ex difensore Andrea Mantovani è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Juventusnews24. Le sue parole su Dybala e la difesa bianconera

Nell’ambiente Juve, in questi giorni, si parla molto del futuro di Paulo Dybala. Iniziata la settimana decisiva che dovrebbe portare alla scelta definitiva sul futuro dell’argentino, mentre intanto circolano già i nomi dei possibili sostituti. Di questo, in esclusiva per Juventusnews24, ha parlato l’ex compagno della Joya Andrea Mantovani, che ha poi analizzato anche la situazione difensiva dei bianconeri.

Andrea, tu che lo conosci bene, ti aspettavi che un giorno Dybala sarebbe arrivato ad essere un leader e il numero 10 della Juve?

«Si assolutamente. Me lo aspettavo perchè, al di là delle caratteristiche tecniche che sono indiscutibili, Paulo ha anche tanta personalità, tanto carisma. Era solo questione di tempo prima che queste sua qualità venissero fuori e per me non è una sorpresa che sia arrivato ad imporsi in una squadra come la Juve».

In questi giorni si parla tanto del suo futuro, tra rinnovo e un possibile addio. Secondo te la Juve su cosa dovrebbe puntare?

«Quando si punta su un giocatore come Dybala si fa sempre bene, poi sappiamo che le dinamiche delle trattative hanno tanti risvolti, sia a livello economico che per altri fattori. Gli infortuni potrebbero aver inciso su questa strada, ma io mi auguro che Paulo possa dare ancora il suo contributo per i successi della Juve da qui al prossimo futuro».

Nel caso in cui Dybala non rinnovasse si parla anche di un clamoroso passaggio all’Inter. Secondo te è un’opzione da non scartare o il suo legame alla Juve impedirebbe questo trasferimento?

«Da escludere non si può escludere nulla. Ormai i tempi delle bandiere come Zanetti, Del Piero e Maldini sono finiti, ci troviamo in un altro tipo di calcio. I tifosi della Juve ovviamente si augurano una favola a lieto fine e penso che lo stesso Dybala sarebbe molto contento di rimanere dove è ora. Poi si sa, il matrimonio si fa in due e Paulo non avrebbe sicuramente problemi a trovare un’altra squadra se dovesse dire addio ai bianconeri».

Per la sua sostituzione si fanno tra gli altri i nomi di Zaniolo e Raspadori. Sono profili che ti convincono o non sono al livello dell’argentino?

«Non sono al suo livello al momento, ma mi piace sempre quando la società punta su un giovane. E’ appunto una politica societaria, molto dipende da cosa vuole fare la Juve. Non sono ancora giocatori “alla Dybala”, ma questi sono nomi importanti e in rampa di lancio, oltre ad essere italiani e sappiamo quando i bianconeri tengano a questo. Zaniolo in particolare è un giocatore fortissimo, ha avuto qualche problema di troppo ma rimane di livello assoluto per le qualità che possiede».

Tornando a parlare di infortuni, quanto ha inciso la sua mancanza negli ultimi tempi?

«A gennaio la Juve ha coperto i buchi che si erano creati anche con l’infortunio di Chiesa. L’importante, è chiaro, è che avere sempre giocatori forti a disposizione con tre competizioni da affrontare è fondamentale. Però come si è visto dai risultati degli ultimi tempi penso non abbia influito più di tanto la sua assenza. Gli stop sono capitati anche ad altri giocatori fondamentali, e in questo senso penso a Chiellini, ma la squadra ha saputo reagire bene».

Con l’esplosione di Vlahovic e il possibile riscatto di Morata, oltre al ritorno di Chiesa, la prossima stagione non rischierebbe di trovare poco spazio Dybala? Dove andrebbe collocato se rimanesse?

«La Juve può interpretare gli schemi di attacco in vari modi. Allegri nel corso di questa stagione ha già cambiato diversi moduli, passando dall’albero di Natale al 4-4-2. Quando hai diverse competizioni importanti da affrontare non puoi avere a disposizione solamente tre attaccanti forti. Poi uno con le qualità e la polivalenza di Dybala può sempre far comodo ad una squadra così importante».

Un altro sul quale circolano diverse voci di mercato è De Ligt. Uno da trattenere o, di fronte ad una grossa offerta, si può fare un sacrificio?

«E’ un altro tipo di discorso questo. Con l’avanzare dell’età di Chiellini e Bonucci, che ormai sono arrivati a fine carriera, avere uno come De Ligt così importante e così giovane ti permette di rifiutare le offerte che arrivano. E’ un profilo che dà solidità e garanzie al reparto per il presente ma anche e soprattutto per il futuro».

Anche in questo caso si fanno i nomi dei possibili sostituti, tra cui quello di Bremer. E’ uno da Juve il brasiliano?

«Io penso che di giocatori bravi ce ne siano tanti, ormai il calcio è globale e anche gli altri campionati sono di alto livello. Una scelta societaria dipende da tanti fattori, ma quello che è sicuro è che se il giocatore è in orbita Juve significa che è adatto a fare questo salto».

Si ringrazia Andrea Mantovani per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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