Balzarini: «Dimissioni Sandulli doverose. Vlahovic e il mercato...»
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Balzarini: «Autodimissioni Sandulli doverose. Vlahovic e il mercato…» – ESCLUSIVA

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Il giornalista Gianni Balzarini, in esclusiva per Juventusnews24, ha parlato degli argomenti di attualità in casa bianconera

In esclusiva per Juventusnews24, il giornalista Mediaset Gianni Balzarini ha parlato degli argomenti di attualità in casa bianconera. Dalle autodimissioni del componente della seconda sezione del Collegio del Coni Sandulli al mercato, passando per il doppio confronto europeo contro il Nantes.

Partiamo dall’argomento delle ultime ore: le autodimissioni di Sandulli. Che idea ti sei fatto?

«La mia idea è che sia stato un atto doveroso per far decidere il Collegio del Coni in serenità, per far modo che ci sia tranquillità in questa situazione. Lui si era esposto andando a giustificare la motivazione della Corte Federale, aveva praticamente dato un parere favorevole alla conferma della condanna. Quindi ripeto, suonava doveroso che si facesse da parte».

A questo punto può cambiare qualcosa per la Juve davanti al Collegio del Coni?

«Non penso possa aver ripercussioni sulla decisione. Commenti su quella che sarà la sentenza ce ne saranno a prescindere: se verrà confermata diranno che è stato fatto per far vedere che procedono secondo il loro metodo, altrimenti se non verrà confermata in molti diranno che è stato fatto per prendere le distanze dalle parole di Sandulli».

Quante possibilità ci sono di ribaltare la sentenza della Corte Federale?

«Quante non lo so, ma è ovvio che ci siano e siano concrete. Il Collegio non interviene sulla sostanza delle decisione, ma interviene sui vizi di forma procedurali e quant’altro e secondo me i margini ci sono. Ma del resto, di fronte all’impossibilità di effettuare un ricorso la Juve non avrebbe annunciato a tutti che si sarebbe mossa in questa direzione».

Tornando al campo, che idea ti sei fatto della vittoria sulla Fiorentina?

«Ho visto una bella Juve nel primo tempo, poi ovvio che togliendo quei tre davanti dai un segnale. Nel secondo tempo la squadra si è abbassata maggiormante, ma se si deve per forza riaccendere la diatriba del bel gioco, degli esteti o dei risultatisti direi che è una polemica sterile in questo momento. Secondo me la Juve vorrebbe vincerle tutte 1-0 con autogol al 95′ in un momento simile e l’ambiente dovrebbe essere contento. Poi al 100% le valutazioni si faranno a fine stagione».

A proposito di polemiche, la rabbia di Allegri a fine partita è legata solo ai fischi a Kean, Paredes e De Sciglio?

«Credo Allegri abbia messo insieme tante cose, tra l’approvazione delle giocate alla critica dell’operato di alcuni giocatori come appunto Kean, De Sciglio e Paredes. Ma anche qua sono tutte valutazioni da fare alla fine. Allegri ha detto bene quando ha detto che se la squadra non vince vanno bene i fischi, ma in una situazione così tremenda la Juve va solo elogiata perchè ha avuto la capacità di provare a risalire la china dopo la mazzata che le è arrivata. Serve compattezza tra ambiente interno ed esterno, ma purtroppo in questo momento non c’è da parte di tutti».

Il tridente è riproponibile anche in impegni di maggior difficoltà?

«Si è riproponibile tutto, il tridente ha fatto anche bene nel primo tempo nel momento in cui si chiedeva la prima mossa in fase difensiva, o nel dare profondità o nel partire in contropiede. Poi è arrivata anche un po’ di stanchezza, ma è normale perchè parliamo di tre giocatori che hanno avuto problemi fisici e questo la gente lo dimentica. Non puoi pretendere stiano 90 minuti sempre in campo loro che hanno saltato un sacco di partite».

Del tridente fa parte Vlahovic. Qual è il suo futuro?

«Vlahovic sarebbe il primo candidato ad andar via in caso di mancata qualificazione alle coppe europee. Poi magari ci smentisce, ma è un discorso di risorse economica perchè senza coppe è difficile andare avanti con questa rosa. Ma questo al di là del fatto che a prescindere ci saranno offerte importanti, è un attaccante giovane e ambizioso, ma in tutto questo mi preme di sottolineare una cosa».

Prego.

«Voglio sottolineare l’atteggiamento di Danilo, un esempio per tutti i calciatori in generale. Io davvero spero trascini lui anche i molti giovani che devono imparare che a volte la gratutudine e il rispetto per la maglia vengono prima di tutto il resto. Quello che ha detto Danilo va portato all’università del calcio».

Altro big il cui futuro è incerto è Pogba.

«Al di là che prima o poi recuperi c’è una cosa che mi hanno fatto notare e cioè che non essendosi fatto operare prima si è allenato sul ginocchio infortunato e ha peggiorato tutto. Questo comporta un allungamento dei tempi di recupero ed è legittima ogni domanda, al di là di quello che ha detto Calvo e cioè che la Juve non se ne priverà. Pogba è una persona molto sensibile, in lui potrebbe scattare il senso di gratitudine verso la società che lo ha rispettato nella sua decisione, nonostante un evidente fastidio, e che lo sta curando nei minimi particolari. Mi piace pensare subentri questo discorso anche con Chiesa».

La Juve può arrivare nei primi quattro posti?

«Può tutto la Juve. Non faccio calcoli, ma Allegri ha detto che con questo spirito nessuno batte la Juve. La squadra ha dimostrato negli anni di saper andare oltre determinati pronostici e determinate situazioni. Questa squadra può addirittura tornare in zona Champions, il margine, il tempo e e i punti ci sono. Nuove sanzioni permettendo».

E invece in campo europeo? Dove può arrivare questa Juve?

«Anche lì le possibilità ci sono, nonostante la presenza di squadroni come lo United o un Barcellona strepitoso. Ma parliamo della Juve, una squadra e una società abituata al doppio impegno. E’ un’Europa diversa, probabilmente sentendo l’inno Champions in questi due giorni in qualche calciatore subentrerà un po’ di rabbia per essersi fatti buttare fuori così presto».

Si ringrazia Gianni Balzarini per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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