Barcellona Juve, laboratorio Allegri: i 7 giocatori sotto osservazione
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Barcellona Juve, laboratorio Allegri: i 7 giocatori sotto osservazione

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Barcellona Juve, laboratorio Allegri: i 7 giocatori osservati speciali dal tecnico nel match contro i blaugrana a Dallas

Ripetersi per guardare avanti con ottimismo. La Juve è attesa dal secondo banco di prova del suo pre-campionato: dopo il Chivas, è il turno del Barcellona a Dallas. Il 2-0 contro i messicani ha classificato la partenza bianconera con un mai banale “buona la prima”, ma ora serve di più. Si alza il livello dell’avversaria, crescono le motivazioni. E così Massimiliano Allegri ha l’occasione per osservare da vicino la nuova Juventus che sale d’intensità, che lentamente prende forma. Ma non solo. È l’occasione anche per ottenere risposte (seppur in fase ancora embrionale) da diversi giocatori posti sotto la lente d’ingrandimento dell’allenatore.

Bremer-Bonucci

Per la prima volta Allegri potrebbe proporre la nuova coppia difensiva della Juventus. Orfana di Chiellini e De Ligt, la linea arretrata bianconera sarà guidata da loro due nella prossima stagione. Bremer ha già debuttato nella prima uscita stagionale, subentrando nella ripresa al fianco di Rugani; solo panchina contro il Chivas, invece, per Bonucci, che dovrebbe tagliare i nastri di partenza della sua stagione a Dallas. E contro clienti subito scomodi da affrontare: la prima volta del duo Bremer-Bonucci sarà contro Lewandowski, Raphinha, Ansu Fati (senza dimenticare Aubameyang, Dembélé, Depay sempre pronti a subentrare). Quale occasione migliore, dunque, se non quella di misurare l’affinità e il livello dei due giocatori contro questo tipo di avversari?

Di Maria-Vlahovic

Prima volta in difesa, prima volta anche in attacco. Sì, perché la novità dovrebbe essere anche Dusan Vlahovic, che contro il Chivas ha osservato i suoi compagni dalla panchina per tutti i 90′. Debutto rimandato a questa notte, fianco a fianco con quell’Angel Di Maria che in questa stagione sarà un prezioso alleato per saziare la sua fame di gol. Il Fideo ha messo nelle gambe i primi 45′ del suo pre-campionato a Las Vegas, componendo il tridente con Kean e Da Graca. La classe e i lampi sono quelli di sempre, gli assist neanche a dirlo: spetterà a Vlahovic, ora, raccoglierli e trasformarli in oro.

McKennie

Nella sua Dallas, è proprio McKennie un altro degli osservati speciali della Juventus e di Allegri. 90′ out anche per l’americano contro il Chivas, questa notte tutto lascia pensare ad un esordio da titolare nel trittico di centrocampo. E nel suo abito tattico più lucente, quello di mezz’ala. Lì dove Allegri lo vede meglio e dove, soprattutto, avrà bisogno di lui nell’annata che verrà dopo averci già rinunciato per quattro lunghi mesi nella stagione passata. D’altronde il tecnico livornese lo ha sempre ribadito: in rosa McKennie è quel tipo di giocatore dalle caratteristiche totalmente differenti rispetto agli altri. Ed è un punto preziosissimo.

Soulé mezz’ala

Il laboratorio di Allegri propone un altro esperimento, già intravisto contro il Chivas. Matias Soulé potrebbe essere lanciato dal primo minuto nel ruolo di mezz’ala. Un vestito tattico inedito per il classe 2003 se si ripensa al suo percorso nel settore giovanile (nasce come esterno d’attacco), ma la qualità palla al piede e la visione di gioco dell’argentino lo rendono adattabile anche in quella posizione. Un esame importante per Soulé, per maturità, consapevolezza e duttilità: esame che delineerà anche qualche valutazione in più da parte di Allegri sul giocatore, il cui futuro nella prossima stagione è ancora tutto da decifrare.

Pellegrini

Futuro da decifrare anche per Luca Pellegrini. Il terzino sinistro ha raccolto 45′ nella ripresa contro il Chivas e si candida ad una maglia da titolare questa notte contro il Barça. Il classe ’99 ha manifestato la volontà di trovare maggiore continuità nella stagione che verrà: a lungo si è parlato di una sua cessione (Premier League su tutte), ma alla Juventus non è mai giunta una proposta congrua, sui 10-15 milioni di euro per intenderci. Per questo non è da escludere che i bianconeri a sinistra restino così come sono ora. Tutto, però, passa dalle prestazioni e dalle prossime valutazioni di club e dell’allenatore.

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