Bargiggia: «Sarà il principale obiettivo della Juve in estate» - ESCLUSIVA
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Bargiggia: «Sarà il principale obiettivo della Juventus in estate» – ESCLUSIVA

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Paolo Bargiggia, noto giornalista ed esperto di calciomercato, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Juventusnews24

Il noto giornalista ed esperto di calciomercato, Paolo Bargiggia, ha parlato in esclusiva a Juventusnews24 delle tante voci emerse in questi giorni legate alla squadra bianconera.

In virtù dell’andamento della stagione attuale, ti aspetti una rivoluzione dal mercato estivo in vista della prossima annata?
«Io procederei per gradi: al minimo dobbiamo aspettarci l’ingresso in Champions, altrimenti sarebbe il secondo anno buttato via nel tentativo di fare una rivoluzione, tecnica e generazionale. La Juve aveva impostato un progetto di ringiovanimento a tre anni da quanto ho capito, anche per ragioni economiche. Se cambieranno allenatore il prossimo anno, non credo che potranno permettersi lo Zidane della situazione, anche perché è due anni che pagano due allenatori, prima Allegri e Sarri, ora Sarri e Pirlo. Tanto generazionale, secondo me, non è stata: se la paragoni al calcio italiano giochi con Chiesa e Kulusevski, con il primo che aveva già alle spalle tante partite in Serie A. Se pensi al Bayern Monaco che gioca con i 200o/2002 allora forse non è così tanto generazionale. Poi, rispetto ai titolari dell’anno scorso, tanta rivoluzione non c’è stata: mancano solo Pjanic e Matuidi… Lo step da seguire razionalmente è questo: nel breve, nelle tre partite con Torino, Napoli e Atalanta, la Juve non deve fare un disastro perché allora (anche se non è nello stile bianconero) esoneri l’allenatore e procedi con una soluzione interna, anche se questa è l’estrema ratio. Secondo passaggio: l’anno prossimo se entri in Champions, io credo che innanzitutto, sempre per il discorso finanziario che non ti permette di fare grandi investimenti, credo che a quel punto potrebbe restare anche Pirlo. Altrimenti, se dovesse essere cambio di allenatore, io mettendo insieme un po’ di valutazioni (economiche, di logica) penserei quasi di più all’ingaggio di Gasperini piuttosto che al ritorno di Allegri, con la premessa che a quest’ultimo piacerebbe molto visto che sarebbe una rivincita. E poi c’è l’aspetto dirigenziale: credo che se Agnelli non dovesse rinnovare Paratici, praticamente sconfesserebbe la scelta che fece di mandare via Marotta qualche anno fa. Il mio pensiero, comunque, è che il contratto di Paratici verrà rinnovato, e le strade potrebbero separarsi solo nel caso in cui arrivi la Roma per ricostruire la squadra o il Real Madrid paradossalmente».

Su quali giocatori pensi possa gettare le basi la Juventus per il futuro?
«Sicuramente Chiesa, Kulusevski, McKennie, che è stato una buonissima operazione. Salverei anche Bentancur, anche se non si sta esprimendo al meglio nel calcio di Pirlo. Assolutamente De Ligt e paradossalmente anche Demiral, che a mio avviso non è un campione ma ha grande grinta e temperamento».

Capitolo acquisti. Locatelli del Sassuolo sarà il principale obiettivo dei bianconeri?
«Do per scontato che uno sforzo economico per Locatelli lo faranno. Secondo me sarà il principale obiettivo in estate: non lo avevano preso l’anno scorso, ma già lo volevano. Soprattutto se resta Pirlo, visto che già lo aveva chiesto l’anno scorso, con le tempistiche e le richieste del Sassuolo che non permisero di chiudere l’operazione. A mio parere sono già abbastanza avanti adesso».

Trovano conferme le voci relative all’interesse della Juve per Gosens?
«Sicuramente c’è un interesse, però le cifre sono un po’ alte. La Juve ha buoni rapporti con l’Atalanta, di operazioni ne hanno fatte. Una trattativa vera e propria non c’è stata ancora».

Kean, Icardi, Milik. Circolano questi tre nomi per un eventuale innesto in attacco. Ma Paratici interverrà davvero in quel reparto?
«Milik, Icardi sì, Kean non credo. Penso proprio che Paratici interverrà in quella zona di campo: conta che la Juve voleva un attaccante già a gennaio, poi si è fermata quando il Napoli ha chiesto dei soldi per Milik o quando il Sassuolo voleva inserire l’obbligo di riscatto per Scamacca».

Da chi potrebbe arrivare a chi invece fa parte della rosa attuale. Restando in tema attaccanti, Alvaro Morata resterà a Torino anche il prossimo anno?
«So che non sono convintissimi e non c’è certezza sul da farsi. Il problema è che, se non lo riscattano, hanno buttato via 10 milioni per il prestito oneroso. So che le perplessità ci sono, e a mio parere è un acquisto sbagliato il suo. Col senno di poi, hai venduto Kean, un 2000, e hai fatto un’operazione da 55 milioni per Morata. Potevi prendere Dzeko ma non l’hai fatto, e hai preso lo spagnolo che è un ibrido».

Per quanto riguarda Cristiano Ronaldo invece? Le parole di Paratici hanno spazzato via definitivamente l’ipotesi addio a fine anno?
«Io avevo una convinzione, e me l’ha data ancora di più quanto scritto in Spagna da El Chiringuito, da sempre vicino al Real Madrid secondo cui sarebbero tornati a parlare con il club spagnolo. La domanda è: al di là di tutte le valutazioni tecniche, non sei andato avanti in Champions, c’è una crisi pandemica, hai la volontà di pagare 31 milioni di euro al netto per un giocatore? La risposta è no. Secondo me stanno vedendo insieme se trovano delle soluzioni, in caso positivo lo vendono. Con lui, o senza di lui, dovranno decidere cosa fare con un attaccante, anche perché secondo me non hanno deciso ancora di riscattare Morata».

Situazione diversa per Dybala. Con il discorso rinnovo in stand-by, il suo futuro è in bilico in questo momento?
«Adesso siamo in un vicolo cieco: addirittura si diceva che a febbraio sarebbe dovuto tornare il suo agente per ridiscutere il rinnovo e poi non c’è stato più nulla. L’infortunio non depone, per questo penso che la Juve cercherà di capire se ci sono possibilità di intavolare uno scambio o di venderlo, visto che ovviamente non faranno minusvalenza. Oppure, un po’ con l’acqua alla gola, rinnoveranno il contratto per non perderlo il prossimo anno a zero. Ora siamo ad un punto morto. Il paradosso è pensare che, un anno e mezzo fa, se fosse andato al Manchester United la Juventus ora avrebbe Lukaku».

Ramsey, Rabiot e Bernardeschi: cosa si aspetta per questi tre giocatori nella prossima estate?
«Ramsey penso che sarà l’ultima stagione alla Juventus, mentre Bernardeschi è un po’ di tempo che stanno provando a venderlo ma non ci sono le condizioni. Anche lì è una gestione sbagliata, perché lo fai giocare fuori ruolo e deprezzi un giocatore così. Per quanto riguarda Rabiot, accomunandolo a Ramsey, dico che sono due cessioni che vogliono fare per una ragione molto semplice: abbassare il monte ingaggi. Secondo me, potenzialmente, è l’ultima stagione per tutti e tre. Un altro giocatore che stanno cercando di vendere da due anni è Alex Sandro, però non riescono mai».

Si ringrazia Paolo Bargiggia per la disponibilità e la cortesia mostrate in questa intervista

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