Bonatti racconta la sua Juve Primavera: «Bilancio, crescita ed esordi»
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Bonatti racconta la sua Juve Primavera: «Bilancio, crescita ed esordi»

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Lunga intervista ad Andrea Bonatti, allenatore della Juve Primavera: tutte le sue dichiarazioni

Andrea Bonatti, allenatore della Primavera della Juventus, è stato protagonista di una lunga intervista a JTV. Tutte le dichiarazioni del tecnico bianconero.

SOSTA E RINVIO CON L’EMPOLI – «Ne abbiamo approfittato per continuare il nostro percorso di crescita. Abbiamo ottimizzato i principi di gioco su cui stiamo lavorando da inizio anno. I ragazzi hanno dimostrato una costante partecipazione in linea con la loro voglia di migliorarsi e crescere. L’interruzione di settimana scorsa può aver destabilizzato perché improvvisa e inaspettata ma ci siamo ripresi. Ci stiamo preparando nel modo opportuno».

BILANCIO GIRONE DI ANDATA – «Positivo sotto tanti aspetti. Abbiamo espresso una buona qualità di gioco e diversi giocatori sono cresciuti. Tutta la rosa ha avuto possibilità di sviluppare esperienza con minutaggio equiparabile in tanti giocatori. C’è un po’ di rammarico per qualche punto perso per inesperienza o mancata precisione nella finalizzazione. Ma sono tutti elementi che vanno considerati quando ti affacci ha un progetto stimolante ma che ha interpreti così giovani».

MILAN – «Sono convinto che questo campionato con le interruzioni da Covid e cambio di calendario ha vissuto una prima parte in cui certe squadre che hanno potuto lavorare dall’inizio hanno avuto dei vantaggi. Dopo la ripresa il calendario è stato serrato e i valori si sono mescolati con risultati strani e partite a tre giorni l’una dall’altra. Adesso dopo un ulteriore pausa penso possa partire un nuovo campionato. Il Milan è una squadra di buon valore, esperta, avversaria per i playoff. Hanno cinque 2001 sempre in campo, giocano a calcio come dimostrato nell’andata. Fu una partita equilibrio nella quale non avemmo la bravura ma anche un pizzico di fortuna nel sbloccare la gara e portarla a nostro vantaggio. Credo possa essere una partita simile visti anche i numeri della loro fase difensiva, soprattutto in casa dove concedono pochissimo. La speranza è di aver preso i giusti livelli di concentrazione per trovare un episodio a favore e incanalare l’episodio nel verso giusto».

INSERIMENTO 2003 e 2004 – «Sono ragazzi che hanno un ottimo valore. Qualcuno è più avanti e ha avuto la possibilità di mettersi in mostra già quest’anno. È una scelta condivisa con la società che crede molto nel lavoro del settore giovanile. Va a testimoniare quanto di buono si stia facendo. Hanno avuto un impatto positivo tutti e sei quelli che hanno trovato l’esordio in Primavera. Ma ci sono altri ragazzi che hanno i valori per essere protagonisti o quest’anno o comunque nel breve termine».

CRESCITA DEL GRUPPO – «Possiamo crescere tanti, ci sono valori innegabili che a volte vengono sminuiti da un punto di vista fisico per la giovane età. Noi dobbiamo cercare di valorizzare tutti per non avere rimpianti. I giocatori in quanto persone hanno tempi di maturazione diversi. Alcuni vanno aspettati, alcuni vanno stimolati. Bisogna trovare il momento giusto per darli la possibilità di esprimersi, se giocano alla Juve è perché hanno delle qualità. La differenza sa chi cresce prima, meglio e di più rispetto ad altri. Ma tutti devono avere la possibilità di mettersi in gioco».

RITORNO PERSONALE IN PRIMAVERA – «Sono tornato in una categoria che conosco, sicuramente stimolante. Ci torno dopo qualche anno: è sicuramente affascinante e coinvolgente perché conta il risultato ma conta anche garantire l’ultimo step di crescita ai ragazzi che fanno sacrifici stando lontani da casa».

ESORDIO DA TITOLARE DI BARRENECHEA IN C – «Se la società ha considerato la possibilità di dargli spazio è perché hanno verificato che fosse la giusta occasione per garantirgli un ulteriore crescita. Lo hanno fatto dimostrando buoni valori. Alla base c’è una volontà di creare una filiera continuativa che serve poi ad avere un’Under 23 che possa far crescere in casa i talenti».

OCCASIONI CREATE – «C’è della qualità nella proposta di gioco. Il gruppo a livello tecnico è ben dotato. Dispiace allo stesso tempo perché a volte non riusciamo ad essere così concreti in fase di finalizzazione compromettendo alcuni risultati»

SECONDA STAGIONE ALLA JUVE – «Ho fatto esperienze diverse negli anni precedenti. Sono stato per diversi anni in ambienti di prime squadre. Volevo rimettermi in gioco in un contesto organizzativo più complesso per comprenderne le dinamiche e capire cosa potessi migliorare nel mio percorso di allenatore. Da questo punto di vista sono sicuramente contento di essere qui».

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