Bonfantini: «La Juve mi rende felice. Io spacca-partite? Anche dall'inizio»
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Bonfantini: «La Juve mi rende felice. Io spacca-partite? Lo sarò anche dall’inizio» – ESCLUSIVA VIDEO

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Agnese Bonfantini si racconta in esclusiva su JuventusNews24 dopo il suo primo e vincente anno di Juventus Women

(di Alberto Mauro e Mauro Munno) – Agnese Bonfantini è il volto giovane, talentuoso e grintoso della Juventus Women che vince e programma per vincere. La sua prima stagione in bianconero è stata un tripudio di emozioni, trofei e lampi che hanno squarciato le partite più chiuse e stegato i cuori dei tifosi. JuventusNews24 l’ha intervistata in esclusiva.

Agnese, è stato l’anno dello scudetto. Il tuo primo con la Juventus Women. Emozionante?
«Quando siamo riuscite a vincerlo ero felicissima. È stata una stagione molto importante per me, un mix di emozioni. Alcune molto positive come quelle della Champions, altre meno come quando abbiamo perso dei punti per strada in campionato».

Come è stato essere scelti dalla Juve e scegliere la Juve?
«Quando mi è stata data la possibilità di venire alla Juve ero felice. Anche se magari avrei trovato meno spazio, l’opportunità di giocare la Champions e vincere un campionato è la cosa che sognavo sin da bambina. Ho detto subito di sì».

Cosa significa viverla dall’interno?
«Arrivo da un club come la Roma in cui avevo tutto. Ma qui curano i dettagli in maniera diversa e forse è anche per questo che riescono a vincere sempre».

Pesa la maglia della Juve?
«Durante l’anno non ho avuto molta pressione e neanche all’inizio quando sono arrivata qui. Volevo fare questo salto di qualità e sto lavorando per completarlo. Ma non ho mai sentito pressione, è più felicità».

A livello ambientale è stato difficile lasciare la Roma?
«Sì perché sono stati tre anni molto belli, ma avevo bisogno di cambiare. Quindi alla fine non mi è pesato così tanto». 

C’è una compagna di squadra che hai come tuo personale punto di riferimento?
«Se devo scegliere una giocatrice dico Barbara Bonansea. Guardo attentamente quello che fa e cerco di rubare con gli occhi il più possibile». 

Hai parlato prima della Champions… Credevate davvero alla finale dello Stadium?«Sicuramente c’è i rammarico, giocarsi la finale di Champions sarebbe stato incredibile. Ma abbiamo dato tutto il possibile. Potremo rifarci il prossimo anno, c’è tempo».

Cosa manca per riuscirci?
«Ci è mancata un po’ di consapevolezza e di sicurezza in noi stesse, soprattutto nel ritorno col Lione. Però ci stiamo lavorando partita dopo partita per magari un giorno arrivare ad essere al livello del Barcellona e dello stesso Lione». 

Le sensazioni che hai provato dopo quel gol col Lione allo Stadium te le ricorderai per sempre?
«Se mi chiedi cosa ho provato non lo ricordo più. È stato così veloce che se ci ripenso non riesco a individuare un’emozione. Mi sono ritrovata tutte le ragazze addosso e sentivo le persone che urlavano intorno a me. Non so spiegare». 

Com’è il tuo rapporto con Montemurro?
«Col mister mi trovo bene. Mi ha aiutato molto ad essere più costante durante la partita e anche tatticamente». 

È vero che rendi meglio subentrando dalla panchina?
«Ogni calciatrice vuole sempre giocare titolare. In questo momento posso aiutare di più la squadra subentrando e spaccando le partite. Ma il mio obiettivo è quello un giorno di spaccare le partite dal primo minuto». 

Obiettivi per il futuro?
«Vorrei tanto andare agli Europei, ci proverò. Vedremo. E magari tra due anni vivere un Mondiale». 

Si ringraziano Agnese Bonfantini e l’ufficio stampa della Juventus per la disponibilità mostrata in occasione di questa intervista

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