Brio duro con i terzini Juve: «Tutti esaltano Alex Sandro e Cuadrado ma...»
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Brio duro con i terzini Juve: «Tutti esaltano Alex Sandro e Cuadrado ma…»

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Sergio Brio, ex bianconero, ha rilasciato dichiarazioni importanti sulla Juve, in particolar modo sul reparto difensivo

A Tuttosport, lo stopper Sergio Brio, ex bianconero, ha rilasciato dichiarazioni importanti sulla Juve, in particolar modo sul reparto difensivo.

DE LUGT – «Stiamo parlando di uno degli acquisti più clamorosi che ha fatto la Juventus negli ultimi anni. Lui insieme con Ronaldo, ovviamente: entrambi presi con il chiaro intento di provare a vincere la Champions. Il rientro dell’olandese sarà dunque fondamentale: De Ligt ha qualità, fisicamente c’è, pur essendo giovanissimo ha già personalità. E’ il futuro della Juve, e il presente. Poi lui, così come anche altri olandesi che stanno facendo benissimo nelle più grandi squadre d’Europa, ha spensieratezza: in campo ci va “leggero mentalmente”, perché sa fare bene il suo mestiere e si diverte a farlo. Questo è fondamentale».

GLI ALRTI DIFENSORI – «Del resto Demiral è un ottimo giocatore, ma deve ancora maturare. Fa ancora degli errori e deve raggiungere il giusto grado di maturità, pur avendo intrapreso un ottimo percorso. Poi c’è Chiellini che secondo me è il difensore più forte del mondo: però l’età avanza per tutti… E infine c’è Bonucci, che io non giudico un vero difensore che sappia difendere: è più bravo a costruire. Dunque si capisce perché Pirlo possa attendere De Ligt a braccia aperte, considerando anche qualche problemia che è emerso ultimamente».

TERZINI – «Le dico quello che penso veramente. Per carità, il mondo è cambiato e il calcio è cambiato, e va bene tutto. Però una volta i terzini erano terzini, adesso invece… Alex Sandro è un centrocampista, Cuadrado un ex attaccante che puntava l’uomo nell’uno contro uno. Io preferirei avere una difesa solida, poi se hai Cabrini e Gentile che spingono anche avanti è il massimo. Ma ora in fase difensiva vedo esterni alla Juventus che hanno lacune, e infatti è proprio sulle corsie che puntano le avversarie per far male. Per dire: quando vediamo spingere Cuadrado, poi diciamo: uh, che partita che ha fatto! Ma in fase difensiva – pur avendo imparato tantissimo – ha ancora delle pecche. E cito lui, ma vale un po’ per tuti gli esterni. Servono tre centrali? Sì, esatto: può essere una soluzione per poi forzare sugli esterni con Cuadrdo, Alex Sandro, Chiesa…». 

GLI ULTIMI MINUTI – «C’è da dire innanzitutto che questo è un momento particolare: giocando senza pubblico qualcuno può perdere la concentrazione. Sembra di giocare una partita di allenamento: tutto è diverso e tuto può cambiare. Però io credo anche che ci siano moemnti della partita in cui la personalità, la determinazione, l’attenzione del singolo devono fare la differenza: è lì che si vede il calciatore». 

CHIELLINI – «Eh, quando si arriva a una certa età… Io l’ho visto anche nella mia grande Juve: arriva il canto del cigno. Da che sei al top, poi non ti ritrovi più perché ti vedi passare accanto gli avversari e tu arrivi sempre secondo. Lì, devi capire che è arrivato il momento di lasciare. Succederà a tutti, succederà a Chiellini e poi a Ronaldo. Ma io non lo so quando potrà accadere: non vedo gli allenamenti, solo Chiellini e Pirlo possono capire quando sarà il momento. Spero comunque il più tardi possibile, il capitano per la Juve è determinante».

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