Cagliari Juve: le tre cose che non hai notato
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Cagliari Juve: le tre cose che non hai notato

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Cagliari Juve: le tre cose che non hai notato del match dell’Unipol Domus. Gli episodi curiosi sfuggiti all’attenzione dei più

Cagliari-Juve: le tre cose che non hai notato. Oltre al magico assist di Dybala per Vlahovic, oltre al gol annullato a Pellegrini, oltre ad un Allegri sempre scatenato nella sua area tecnica.

1. Panchina scatenata dopo il gol annullato a Pellegrini

Il gol annullato a Luca Pellegrini nel corso del primo tempo ha destato più di qualche protesta tra i giocatori in campo e la panchina bianconera, che a caldo non aveva visto l’evidente tocco di Rabiot con il braccio. Un componente della panchina della Juventus, colto dall’euforia del momento, si è alzato e con il suo smartphone con cui stava seguendo la partita è andato verso il quarto uomo per mostrare le immagini che giungevano in diretta: mostrato il replay sullo smartphone, è stato prontamente invitato a tornare al proprio posto.

2. Retroscena Kean e la “visione” di Allegri

Un vero e proprio sliding doors del match, che avrebbe potuto indirizzare lo stesso in un senso piuttosto che nell’altro. Poco dopo l’ora di gioco era quasi tutto pronto per il seguente cambio: dentro Kean al posto di un non lucidissimo Dybala. Allegri però non è sicuro e, come se avesse avuto una visione, torna sui suoi passi ritardando la sostituzione. Nel frattempo la Joya illumina la serata di Cagliari con una giocata che manda in porta Vlahovic e risolve un match complicato. Nel post partita Allegri ha ammesso: «Non mi sentivo di cambiare, le cose stavano andando bene. Ho cambiato Bernardeschi. Ho seguito l’istinto». E chissà come sarebbero andate le cose se non lo avesse seguito.

3. L’istantanea della serata

È probabilmente il punto più alto non solo del match dell’Unipol Domus ma anche della breve ma intensa parentesi della coppia Vlahovic-Dybala, destinata a separarsi per ragioni ormai note a fine stagione. Prima la Joya consegna a Vlahovic una palla d’oro, poi il serbo sfrutta il suo istinto e batte Cragno. I due attaccanti bianconeri illuminano la scena prima di regalare ai propri tifosi una istantanea che vale più di mille discorsi: un abbraccio sincero e commosso tra i due che forse, sull’aereo di ritorno, ripenseranno tanto a cosa sarebbe potuto essere e invece non sarà.

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