Calcio balilla come le slot machine: lontani i tempi in cui il bianconero Zidane sfidava Maradona e Pelé
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Calcio balilla come le slot machine: lontani i tempi in cui il bianconero Zidane sfidava Maradona e Pelé

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Calcio balilla come le slot machine: lontani i tempi in cui i calcitori si sfidavano tra di loro. Cosa sta succedendo

Sta destando enorme scalpore la direttiva che è entrata in vigore a giugno di quest’anno e che riguarda giochi come ping-pong e soprattutto calcio balilla. Avrete sentito in giro qualche notizia a riguardo, ma siamo qui per fare ulteriore chiarezza ed evitare allarmismi inutili. Vediamo nel dettaglio.
La direttiva in questione è stata approvata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ex AAMS, ora ADM, la quale difatti rappresenta l’ente appaltatore che si occupa della gestione sul territorio nazionale del gioco d’azzardo in tutte le sue forme.
Da sempre, il compito di questo ente è quello di controllare il gioco sul territorio e assicurarsi che vengano rispettate tutte le leggi in vigore. D’altronde, soprattutto grazie alla fortissima espansione del gioco online e delle piattaforme dedicate, sono sempre di più i controlli da dover effettuare.
Al contempo, risulta oggi anche più facile scegliere il sito a cui iscriversi: basti pensare al fatto che si può persino cercare un sito di informazioni dedicate alle slot machine o agli altri giochi da casinò. Insomma, dalle informazioni che stanno circolando nelle ultime settimane, sembra che il calcio balilla possa essere assimilato alla categoria degli strumenti per il gioco d’azzardo. Questo significa che non potremo più vedere scene magiche simili a quella che vedeva l’ex stella della Juventus Zinedine Zidane divertirsi con leggende come Maradona e Pelé? Assolutamente sì, vediamo perché.
Normativa
La normativa, in realtà, risale al 2003, anche se è stata estesa anche al calcio balilla e ai giochi senza vincite in denaro dal 2021, con entrata in vigore da giugno di quest’anno. Assimilare il calcio balilla, il biliardino, col video-poker, cosa che è stata fatta spesso nelle ultime settimane, è una stupidaggine.
Nella normativa, infatti, si legge che va semplicemente prodotta un’autocertificazione per ottenere il nulla osta. Dall’Agenzia Dogane e Monopoli hanno chiarito come esista una imposta per tutti coloro che decidono di posizionare i biliardini nei propri esercizi: si tratta di un fisso mensile che è legato ad una normativa in vigore da oltre 20 anni.
Attualmente, l’ADM ha semplifico questo obbligo di legge riconducendolo ad una autocertificazione; oltretutto, è stata anche già effettuata una proposta di emendamento per creare una semplificazione ulteriore e consentire, dopo delle verifiche, di eliminare anche l’autocertificazione.
A prescindere da tutto, non sono mancate fortissime reazioni da parte di tantissimi imprenditori, specialmente coloro che si occupano di stabilimenti balneari. Addirittura, è stata persino preparata una interrogazione parlamentare (nella fattispecie la proposta è stata della senatrice Paola Binetti), anche se per ora non si hanno ulteriori notizie in merito ad eventuali cambiamenti dell’ultim’ora.
Non risulta neanche che l’agenzia delle Entrate abbia cominciato a provvedere ad effettuare eventuali sanzioni. Da precisare come la normativa riguardi anche giochi come biliardo, flipper e freccette, insomma, si tratta dei classici giochi che sono sempre presenti nei bar e negli stabilimenti balneari, i quali attirano moltissimi visitatori e intrattengono i giovani e non.

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