Calendario Juve: dal mancato precampionato ai troppi four de force
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Calendario Juve: dal mancato precampionato ai troppi tour de force

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Troppi tour de force per la Juve, che solo in due occasioni ha avuto una settimana per preparare le gare. L’incredibile calendario

Una stagione particolare, tante gare ravvicinate e poco tempo per prepararle in allenamento. Pirlo – come tanti altri colleghi – lo ha ribadito più volte: lavorare in queste condizioni è tutt’altro che semplice. E la differenza tra chi ha una settimana per preparare una gara e chi invece deve farlo con due giorni, si vede nelle prestazioni e nei risultati. Nessun alibi calendario in casa Juve, ma una situazione che è chiara agli occhi di tutti: se per una big è sempre difficile gestire tutti gli impegni al meglio, lo è ancora di più in una stagione come questa, con l’incognita Covid e ancor più gare ravvicinate.

Juve, nessun pre campionato e una quadra difficile da trovare

La Juve non ha avuto possibilità di disputare alcun precampionato, complice la stagione precedente finita in ritardo (ancor più per la Vecchia Signora, scesa in campo per la Champions il 7 di agosto). I bianconeri hanno disputato una sola amichevole, col Novara, a una settimana dall’inizio della stagione. La prima sfida di campionato, con la Sampdoria, ha regalato un successo che ha nascosto i limiti fisici e tattici che si sono poi visti nelle gare successive.

Inizia il tour de force

Una settimana per preparare la gara con la Roma e poi subito la pausa Nazionali. Dalla terza di campionato, col Crotone, è iniziato il tour de force. 7 gare in 20 giorni per la squadra di Pirlo, 4 di campionato e 3 di Champions. L’ultima gara del filotto con la Lazio, nell’1-1 dell’Olimpico. Poi una nuova sosta Nazionali e infine un altro periodo ricco di sfide e impegni: 10 gare, 7 di campionato e 3 di Champions, in soli 31 giorni. Un periodo difficile terminato con la dura sconfitta contro la Fiorentina.

Dopo la breve sosta natalizia, la Juve è tornata in campo il 3 gennaio contro l’Udinese. Da qui non si è fermata praticamente mai per due mesi. In 50 giorni i bianconeri hanno disputato 15 partite: una ogni 3.3 giorni. Non solo campionato: di mezzo anche la Coppa Italia (con le sfide a Genoa, Spal e due volte Inter), la Supercoppa col Napoli e la Champions col Porto. Filotto che è terminato il 22 febbraio: da qui una settimana per preparare la sfida col Verona, alla quale comunque i bianconeri sono arrivati con gli uomini contati.

Calendario fitto e poco tempo per preparare le gare: il vero limite della squadra di Pirlo

Da inizio stagione, dunque, la squadra di Pirlo ha giocato quasi sempre ogni 3 giorni. Solo una volta, prima di Roma all’andata e Verona al ritorno, ha avuto una settimana per preparare le sfide. E la differenza con chi è fuori dalle coppe si vede eccome. Tanti problemi fisici, infatti, per i bianconeri, che hanno perso tanti giocatori da inizio anno e che devono farei conti con infortuni più gravi del previsto – come Arthur e Dybala.

Gare ogni 3 giorni, non è una novità, ma…

Spesso, anche negli anni passati, la Juve è rimasta in corsa su tutte le tre competizioni fino al termine della stagione. Giocare ogni 3 giorni non è dunque una novità, ma se negli anni passati le gare erano più dilazionate, quest’anno la situazione è diversa. Il campionato, infatti, è iniziato molto tardi, il 20 settembre, un mese dopo rispetto agli anni passati. Questo ha reso necessari tantissimi turni infrasettimanali che vanno a togliere energie e giorni utili per la preparazione delle sfide. Il tutto, poi, si ripercuote sulle prestazioni: la Juve, a Verona, per la decima volta nel campionato in corso, non ha ottenuto i 3 punti.

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