Conferenza stampa Allegri: «Non semplice come tutti si aspettano»
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Conferenza stampa Allegri: «Non sarà semplice come tutti si aspettano» – VIDEO

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Conferenza stampa Allegri: le parole del tecnico alla vigilia di Juve Maccabi Haifa, valida per la terza giornata dei gironi di Champions

(inviato all’Allianz Stadium)La Juve è obbligata a vincere per mantenere vive le speranze di qualificazione alla fase ad eliminazione diretta di Champions League. Dopo i KO con Psg e Benfica, a Torino arriva il Maccabi Haifa.

Nel giorno di vigilia, martedì 4 ottobre, Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza insieme a Szczesny alle 15 presso l’Allianz Stadium per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


CHE JUVE VEDREMO – «Sicuramente ci sarà qualche cambiamento. Dei 3 rientranti dovrò valutare chi far giocare. In questo momento abbiamo partite ravvicinate, visto che mi sono rientrati tutti i giocatori ora ho possibilità di farli ruotare anche all’interno della partita e questo è molto importante».

DIFESA A 3 – «Devo ancora decidere la formazione perché qualcuno dei difensori rimarrà fuori, a metà campo dovrò valutare. Non è tanto la difesa a 3 o a 4, l’importante è che la squadra prosegua migliorando la prestazione di domenica sotto l’aspetto difensivo, offensivo e dei momenti della partita. C’è stato un momento in cui abbiamo avuto 5′ a fine primo tempo in cui la partita l’abbiamo spaccata, perdendo palloni ed essendo troppo lunghi. Domani bisogna dare seguito alla prestazione di domenica».

RIPARTIRE DAL MACCABI – «Vedremo, visto che abbiamo 0 punti in 2 partite bisogna cercare di vincere. Questo non vuol dire andare in campo e avere ansia, fretta, le partite sono lunghe. Non dobbiamo strafare come fatto col Bologna. Quando si rincorre, non è che in una partita risolviamo i problemi o risolviamo le rincorse. In Champions dobbiamo partire da una vittoria e speriamo sia domani sera».

SU QUALI TASTI STA BATTENDO PER CARICARE LA SQUADRA – «Nei momenti di difficoltà, come ha fatto domenica la squadra e non era semplice, bisogna giocare una partita normale, mettersi al servizio della squadra. A nessuno è stato chiesto di vincere da solo ma fare una partita di squadra, con compattezza. Le partite dopo si evolvono, ci sono momenti in cui spingere di più e momenti in cui rallentare, e questo è stato fatto. Su questo bisogna continuare. In questi momenti la fretta e l’ansia ti portano a sbagliare».

MILIK – «Ha un leggero affaticamento, domani sarà a disposizione. Verrà in panchina speriamo di non doverlo usare».

DIGIUNO DEL MACCABI PUO’ INFLUENZARLI – «Assolutamente no, il Maccabi ha una rosa importante. Domani non è semplice, ha giocato molto bene a Lisbona col Benfica, facendo una partita molto buona soprattutto nel primo tempo. In casa col Psg fino al 70′ erano 1-1. È una squadra ben organizzata, che corre, pressa tutto campo. Per superare il Maccabi dobbiamo fare una partita di ottimo livello, di squadra. Sapendo che durante la partita avremo situazioni favorevoli ma non sarà semplice come tutti si aspettano. Dobbiamo avere grande rispetto del Maccabi».

MCKENNIE A DESTRA OPPURE PIU’ CENTRALE – «L’altro giorno partiva da destra, poi si infila in mezzo e scambiava con Danilo nella posizione di ampiezza sulla fascia. Domani vedremo, non so se lo farò giocare, vedremo le scelte che farò a centrocampo».

OTTIMISTA SUL PASSAGGIO DEL TURNO – «È vero, mi son sempre qualificato. Le mie squadre non son mai partite così male in Champions, ma al primo anno alla Juve rischiavamo in casa con l’Olympiacos di essere eliminati perché stavamo perdendo 2-1. Finché la matematica non ci condanna lavoriamo per passare il turno. Domani dobbiamo mettere un mattoncino, poi vedremo più avanti».

COME STA DI MARIA – «Sta molto meglio, anche fisicamente perché ha avuto la possibilità di allenarsi di più rispetto ai giorni precedenti, o meglio ai giorni post Sassuolo. Aveva saltato un po’ di allenamenti, poi l’ho fatto entrare con lo Spezia, poi ha giocato un tempo a Firenze. Però non era in condizione, aveva giocato poco e non era in condizione. Ora sta bene, la gamba sta molto meglio e credo che domani farà un’ottima partita».

DI MARIA SECONDA PUNTA – «Non è questione di seconda punta, se giocherà Di Maria magari giocheremo con un modulo diverso. Metterò in campo giocatori con caratteristiche diverse. Domenica sera abbiamo tirato di più in porta, indipendentemente se giocavamo con Milik e Vlahovic».

CHIESA – «L’importante è che tutto vada come deve andare. Sono contento per Federico, quando rientra con la squadra dopo 9 mesi tira un sospiro di sollievo perché allenarsi sempre da solo è dura. Speriamo di averlo prima possibile. Lo valuteremo giorno dopo giorno, fino ad arrivare ad un giorno in cui organizzeremo un’amichevole e sarà il suo test definitivo per rientrare definitivamente a disposizione con la squadra».

PAREDES E DI MARIA DALL’INIZIO POSSONO AIUTARE – «Hanno esperienza e aiuteranno sicuramente».

COME STA LA TESTA DELLA SQUADRA – «Giocare come l’altra sera, in totale serenità, senza fretta e ansia del risultato, ha fatto sì che la partita si sviluppasse così. Nelle partite precedenti abbiamo giocato con troppa fretta e ansia di risolvere tutto subito. Siccome le partite durano 100 minuti, ci sono momenti in cui le partite vanno fatte scivolare e bisogna stare dentro la partita. Un errore commesso nelle partite precedenti è stato quello di uscire dalla gara».

BENFICA AVVERSARIA PER LA QUALIFICAZIONE – «Nel calcio non si sa mai. Se il Paris perde tutte e due le partite col Benfica non si sa mai. Bisogna lavorare su noi stessi, è inutile pensare al Benfica se non battiamo il Maccabi andata e ritorno non serve a niente. Innanzitutto pensiamo a domani, poi abbiamo il campionato, poi di nuovo il Maccabi e poi di nuovo il campionato. Una cosa alla volta, bisogna cercare di fare risultato. Domani è la partita più importante della Champions perché dopo due partite abbiamo 0 punti».

PARTITA PIU’ IMPORTANTE DELLA STAGIONE – «Non si sa se è la più importante, perché può essere tra un mese/due mesi. È la più importante del momento perché è da vincere. La partita più importante è sempre quella più vicina. È la più importante perché si gioca domani».

PRENDE LA PAROLA ALLEGRI IN CHIUSURA – «Ieri ha dato l’addio al calcio Gonzalo Higuain. Voglio fare un saluto e dargli un grande abbraccio. Ho passato anni meravigliosi insieme a lui, dispiace quando smettono questi grandi giocatori perché vederlo giocare era un piacere. Gli faccio un grosso in bocca al lupo per la sua seconda vita, perché si dice che il calciatore nasce due volte. Gli dico grazie, anche per gli amanti dei gesti tecnici dei singoli giocatori. Ha deliziato per tanti anni i campi di calcio».

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