Conferenza stampa Allegri: «Brucia eliminazione dalla Champions»
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Conferenza stampa Allegri: «Brucia l’eliminazione dalla Champions. L’Europa League…» – VIDEO

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Conferenza stampa Allegri: le parole alla vigilia di Juve Psg, valida per la sesta giornata della fase a gironi di Champions League

(inviato all’Allianz Stadium) – La Juve deve blindare il terzo posto valido per l’Europa League contro il Psg, dopo esser stata eliminata matematicamente dalla Champions a causa del KO contro il Benfica.

Nel giorno di vigilia, martedì 1 novembre, Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa alle 14.00 all’Allianz Stadium insieme a Cuadrado per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


RECUPERA QUALCUNO – «Per domani, a parte Locatelli, non recupero nessuno. Giocatori per giocare una partita importante come quella di domani ne abbiamo, avremo dei giocatori che hanno giocato a Lecce, qualche giovanotto. Sarà un buon test anche per loro. Domani è una partita importante. Oggi è una conferenza strana, la prima per me che faccio dopo 10/12 anni in cui non ci giochiamo il risultato del passaggio del turno in Champions o che non è decisiva per la Champions. Domani è decisiva per l’Europa League, dobbiamo cercare di andarci perché è bella e importante, è sempre Europa. Dobbiamo fare una partita giusta perché affrontiamo una delle squadre migliori d’Europa».

COSA SERVE CONTRO QUESTO PSG – «La fortuna serve sempre. Chi abbiamo a disposizione basta: abbiamo un mix tra esperti e meno esperti. Dobbiamo giocare una partita intelligente, molto valida, fare attenzione difensivamente perché a Parigi abbiamo regalato due gol. Dobbiamo avere fiducia, come avuta a Lecce. Domani i valori saranno diversi, ma serve essere fiduciosi su domani sera».

EUROPA LEAGUE FASTIDIO O OPPORTUNITA’ – «Tutte le cose sono opportunità. Inutile parlarne ora, guardiamo il risultato di domani. In questo momento non ci voglio pensare, ma pensare solo a fare il meglio possibile domani».

LOCATELLI – «Sta meglio, domani manca anche McKennie che ha questo edema che non si capisce se è dato da un colpo o da uno stiramento. Di centrocampisti ho Locatelli, Rabiot, Fagioli e Miretti».

POGBA DISPIACIUTO PER IL MONDIALE – «Non ci ho ancora parlato, l’ho fatto precedentemente. Una volta che è stata presa la decisione di non essersi operato subito, le speranze che Paul potesse rientrare con la Juventus e per il Mondiale erano ridotte al lumicino. È dispiaciuto per il Mondiale e per la Juventus, noi siamo stati penalizzati perché non abbiamo mai avuto un giocatore come lui a disposizione».

RABIOT – «Sta facendo cose importanti. Sono molto contento per lui perché sta migliorando nelle prestazioni, sia a livello tecnico sia a livello tattico. Ha raggiunto una maturità ottima, è un bene per la Juventus e per la Nazionale francese».

MESSI – «È sempre stato il miglior giocatore al mondo, poi chiaramente non tutti gli anni sono uguali. Per lui quest’anno è straordinariamente importante, per il Psg e per il Mondiale. Ha 35 anni, sono gli ultimi anni di quella sua straordinaria carriera».

ELIMINAZIONE DALLA CHAMPIONS – «Brucia tantissimo, sono ancora molto arrabbiato e dispiaciuto. Il fatto di non potersi confrontare da marzo in poi con i migliori d’Europa ci deve fare male dentro, creare rabbia e stimolo per quello che è il prosieguo della stagione. Bisogna avere una reazione, che i ragazzi hanno avuto a Lecce, ma al campionato penseremo dopodomani con le ultime tre partite con Inter, Verona e Lazio che sono molto difficili. Le prestazioni fatte in Champions come risultati sono bruttissime e di conseguenza ti fa vedere anche i risultati fatti in campionato in modo più negativo di quanto sono. Ma al campionato penseremo dopodomani».

INFORTUNI – «Con tante partite così compresse la media si è notevolmente alzata. Quando parti in campionato con tre giocatori praticamente fuori dalle competizioni, non è tanto i tre che sono ma devi affrontare 21 partite con gli stessi giocatori che devono giocare più partite. McKennie ha giocato 15 partite di seguito più quelle della Nazionale, ora magari avrà preso una botta. A Iling è stata fatta un’entrata, meno grave del previsto, se la caviglia fosse rimasta a terra rischiava tibia e perone. Abbiamo avuto infortuni anche non solo muscolari, che ci stanno. Avremo sbagliato qualcosa, ma abbiamo avuto infortuni traumatici e lì purtroppo non possiamo fare niente. Parliamo solo dei presenti. Abbiamo quattro partite compresa quella di domani che ci portano alla sosta. Lunedì, per l’Inter, credo che dovremo avere a disposizione Di Maria e Bremer, da lunedì prossimo per le ultime due dovremo avere a disposizione Paredes se tutto procede per il meglio. Con gli altri ci vedremo a gennaio».

VLAHOVIC – «Vlahovic domani non è a disposizione, è da tre giorni che non si allena. Speriamo di averlo a disposizione per la partita con l’Inter. C’è talmente una sfilza che ogni tanto me ne scordo uno: un po’ l’età, un po’ le cose, ogni tanto me ne dimentico qualcuno».

GIOVANI – «Appena abbiamo finito la partita di Lecce la mia preoccupazione era questa, che è normale che sia. Un aspetto negativo è che vengano esaltati da tutti, com’è giusto che sia, quindi un ragazzo di 20 anni catapultato rimanere in equilibrio non è facile. L’aspetto positivo è che stamattina mi sono segnato tutti i giovani della Juventus: sono più o meno una quindicina quelli che vanno dal 2000/2001 al 2005, ce ne sono molti bravi oltre che in Under 23 anche in Primavera. È normale che non possiamo pensare e credere che un ragazzo che non ha esperienza di partite internazionali e nazionali con la Juventus, la cui maglia ha un peso diverso da tutti gli altri, possa, oltre che portare entusiasmo, spensieratezza, energie buone, risolvere i problemi della squadra. Devono fare un percorso normale come fanno tutti i giocatori con meno esperienza e lavorare in modo sereno e tranquillo. Se giocano nella Juve hanno qualità, non sono matto a farli giocare. Tutti quelli che han giocato fino ad ora lo hanno fatto con me, a partire da Kean dal mio ultimo anno fino all’ultimo che ha debuttato l’altro giorno. La Juve ha fatto un gran lavoro sotto, ci sono altri ragazzi molto bravi, ma ci vuole un percorso sotto. Consideriamo che la Juve ha Rovella in prestito al Monza, Ranocchia, De Winter che stan giocando in Serie A. Stan facendo un buon lavoro, ma non possiamo pensare che ragazzi del 2000/2003 con poche partite portino la Juve a vincere. Ci vuole equilibrio, come in tutte le cose. Ci sono giocatori di esperienza, di valore e con l’energia dei ragazzi che crescono e vengono inseriti piano piano. Già il fatto che sono in prima squadra significa che hanno un valore. Noi dobbiamo essere bravi, io come allenatore, la società lo sta facendo, a fargli mantenere un equilibrio. La prima partita alla Juve la giocano tutti, la seconda la giocano tutti, il primo mese lo giocano tutti, il primo anno lo giocano quasi tutti, ma il secondo anno quando ti devi confermare diventa tutto difficile. Per giocare tanti anni alla Juventus devi avere una forza mentale, oltre che tecnica, diversa dagli altri giocatori. Alla Juventus ci vuole pazienza, non è che uno gioca 10 minuti e diventa… Quello fatto a Lecce domani col Psg verrà dimenticato. Bisogna sempre mettersi in discussione il giorno dopo. La Juve non deve essere costruita per obiettivi passeggeri ma per obiettivi finali che ci si arriva attraverso obiettivi passeggeri. Detto questo, ho parlato con Miretti, che ha qualità straordinarie, e non può sbagliare 3 ultimi passaggi come successo a Lecce. Come se si trova 5 volte davanti al portiere non può sbagliare 5 volte. Ma è una fase di crescita. L’altro giorno ha fatto un colpo di tacco straordinario, ma davanti al portiere pensa di aver fatto tutto ma ciò che manca l’ultimo pezzo. Su un chilometro 900 metri li corrono tutti, gli ultimi 100 metri li corrono in pochi. La differenza è lì, sta nella testa».

STANCHEZZA CONTRO L’INTER – «Ma giochiamo sabato o domenica? Ah domenica, se si giocava sabato ci davano la partita persa. Non ce n’è stanchezza, abbiamo tempo di recuperare. Domani c’è lo stadio soldout, deve essere una serata speciale davanti a una squadra straordinaria. Dobbiamo fare il meglio possibile poi da giovedì penseremo all’Inter».

EUROPA LEAGUE IMPORTANTE PER I GIOVANI – «Quando siamo alla Juventus non hai la possibilità a uno all’altro di dare l’opportunità di giocare. Si rappresenta una società nata per vincere. Non è che andiamo in campo per far divertire, altrimenti bisogna dire una roba diversa. Giochiamo solo con i giovani e quello che viene è tutto in più. Bisogna arrivare in Europa League, recuperare punti in campionato. I giovani in questo momento sono utili e importanti perché danno energia, hanno tecnica se no non li farei giocare, in attesa che arrivino altri giocatori che in questo momento ci sono mancati, soprattutto per far recuperare gli altri. Ora concentriamoci su quelli che abbiamo, che sono molto bravi e sono molto contento perché l’altra sera a Lecce è stata una partita divertente. Veder giocare i giovani, in una partita difficile, sono stati molto bravi. Quelli che erano in campo, quelli che sono entrati ma anche chi era in panchina tra i più anziani, li hanno sostenuti. Ci hanno messo energia e freschezza mentale e fisica».

DUE MESI E MEZZO PIU’ DIFFICILI DELLA SUA CARRIERA – «Cos’è successo? In questi due mesi e mezzo, per le cose degli infortuni in alcune situazioni potevamo fare meglio, poi c’è anche la casualità. Domenica, lo dico per sorridere, Locatelli non viene per problemi personali, McKennie a fine primo tempo è morto, metto dentro Fagioli e fa gol. A volte ci sono delle cose che vanno al di là di quello che uno studia, fa, sbriga. Dispiace molto, sono molto arrabbiato e dispiaciuto di essere uscito dalla Champions perché dobbiamo sempre arrivarci per poter competere da marzo in poi con i migliori. Questo deve farci riflettere sull’occasione buttata. In campionato abbiamo tre partite difficili, vedremo cosa succederà».

CHIESA – «Chiesa momentaneamente non è nelle condizioni ideali di giocare una partita. Sta bene, sta meglio. Ha fatto una partita giovedì scorso quando siamo tornati da Lisbona, dove sono andato a vederlo. Poi ha avuto 3/4 giorni di recupero, ieri ha riiniziato parzialmente ma non è nelle condizioni ottimali. Speravo di averlo più presto possibile e anche nell’ultima settimana ma ad oggi non è così. Spero di averlo prima possibile, così come Pogba, come tutti. Tutti sono utili per far sì che la Juve arrivi a centrare i suoi obiettivi. A volte succedono anche queste cose, ma bisogna trovare delle soluzioni per ovviare agli imprevisti».

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