Conferenza stampa Allegri: le parole alla vigilia di Lazio Juve
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Conferenza stampa Allegri: «Faccio un lavoro che mi piace, la società poi valuterà. Alla Juve devi giocare per vincere»

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Conferenza stampa Allegri: le parole alla vigilia di Lazio Juve, valida per la semifinale di ritorno di Coppa Italia

Dopo il pareggio contro il Cagliari in campionato, i bianconeri vanno a caccia della finale di Coppa Italia. All’Olimpico di Roma andrà in scena Lazio Juve: nel match dell’andata i bianconeri si sono imposti per 2-0. Domani sera gli uomini di Allegri tornano in campo alle ore 21:00, nel match valido per la per la semifinale di ritorno di Coppa Italia.

Nel giorno di vigilia, lunedì 22 aprile, Massimiliano Allegri interviene alle 11 in conferenza stampa per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 segue LIVE le sue parole.


CHE LAZIO SARA’ DOMANI «Sarà un Lazio che farà una partita con grande aggressività perché deve recuperare due gol. Sta cambiando rispetto a quella di Sarri, è più aggressiva. Domani partita molto difficile e da dentro o fuori, servirà una grande prestazione».

CHIESA TITOLARE? « Federico ha sempre fatto partite importanti, dentro le azioni importanti e anche venerdì a Cagliari ha fatto un assist importante per Vlahovic. E’ un giocatore importante e lo sono tutti per noi. Oggi valuterò, ma domani serviranno anche i cambi. Sarà lunga domani e ci sarà da battagliare».

COPPA ITALIA HA PESO DIVERSO? «Siamo partiti quest’anno con due obiettivi: arrivare nelle prime 4 posizione e ora siamo 3°, anche se è ancora lunga e abbiamo tanti scontri diretti, e poi centrare la Coppa Italia. Domani capiremo se saremo stati bravi ad arrivare in finale o no e poi ci sarà il campionato dove serviranno ancora punti per raggiungere l’obiettivo».

DOMANI DECISIVA PER MOLTI ANCHE PER IL FUTURO? «Quando si gioca, si gioca per il massimo dei risultati. Se li fai sei bravo, altrimenti no. Questa è la legge del calcio e della vita. Oggi, non si pensa al futuro però, ma agli obiettivi che abbiamo e per cui abbiamo lavorato per 7-8 mesi per arrivare ora dove si decidono i campionati e le coppe. Ora è il momento più importante e più difficile perchè non abbiamo ancora raggiunto un posto in Champions e nemmeno la finale di Coppa Italia».

PAROLE CAGLIARI «Domani sarà una partita completamente diversa da Cagliari, la mettiamo da una parte e abbiamo capito cosa abbiamo sbagliato. Domani è diversa, è da dentro o fuori. Dobbiamo essere bravi e lucidi, servirà grande personalità soprattutto quando avremo la palla».

CERTEZZE DOMANI «La certezza è che la squadra sarà motivata e servirà grande sforzo per raggiungere l’obiettivo. Non dobbiamo pensare che tutto è già finito e che domani sarà facile. Domani sarà una partita lunghissima, ci sarà da battagliare, vincere i contrasti e giocare bene tecnicamente, c’è da lavorare di squadra per tutti i 95 o i 120 minuti. Sia chi scenderà in campo e sia chi sarà in panchina».

PAURA DI CHIUDERE A ZERO TITOLI? «Non bisogna avere paura, il calcio ti dà sempre un’opportunità. Serve grande entusiasmo e determinazione. Domani abbiamo la possibilità di giocare contro la Lazio e noi avremo il desiderio di raggiungere la finale. Dobbiamo fare il massimo, poi se sono più bravi gli altri si applaudono ».

COPPA ITALIA RISULTATO IMPORTANTE? «Quando sei alla Juventus devi giocare per vincere e per ottenere sempre il massimo dei risultati. Devi avere un’ambizione grande che ti porta al di là dei valori che ci sono. Domani abbiamo l’opportunità di arrivare in finale, in un percorso di crescita della squadra con la società che ha dato direttive precise. Il prossimo anno la Juve avrà la possibilità di giocare per Champions, Mondiale per club e in caso di finale di Coppa Italia ci sarebbe anche Supercoppa. Quando giochi nelle grandi squadre, giochi per arrivare a vincere i trofei: questa deve essere l’ambizione di tutti e questo crea pressione. Nella pressione bisogna conviverci ed è il bello di stare nelle grandi squadre».

YILDIZ HA MENO LEGGEREZZA «Questo è un percorso di tutti i giocatori, lui ha qualità straordinarie. Ad esempio, anche Bremer non è quello dell’anno scorso. La maglia qui alla Juve pesa molto di più, soprattutto nei momenti in cui le partite diventano pesanti. L’ho già detto in passato, dopo un anno e mezzo questo è il periodo in cui le partite sono quelle pesanti dove devi abituarti a giocare con la Juve e ti fanno crescere. Perchè ci sono obiettivi, c’è pressione diversa e attraverso queste partite e periodi i giocatori crescono».

VOCI CAMBIO IN PANCHINA «Io non penso a niente. Faccio un lavoro che mi piace. Poi la società giustamente ha il diritto poi di valutare il valore di quello che può essere il surplus di un allenatore in un contesto o in un altro. La cosa più importante oggi per noi però è centrare gli obiettivi, abbiamo lavorato per questo e domani sarà una partita bella e importante da giocare per centrare gli obiettivi».

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