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Conferenza stampa Galtier: «La Juve non si è qualificata per un motivo»

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Conferenza stampa Galtier: le parole alla vigilia di Juve Psg, valida per la sesta giornata della fase a gironi di Champions League

(inviato all’Allianz Stadium) – La Juve deve blindare il terzo posto valido per l’Europa League contro il Psg, dopo esser stata eliminata matematicamente dalla Champions a causa del KO contro il Benfica.

Nel giorno di vigilia, martedì 1 novembre, Christophe Galtier è intervenuta in conferenza stampa alle 19.30 all’Allianz Stadium per presentare il match davanti ai media insieme a Sergio Ramos. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


VINCERE LA CHAMPIONS LEAGUE – «Diciamo che c’è una grande attesa quest’anno in Francia per il Psg, ma anche in Europa. Noi abbiamo una rosa di grandi campioni, abbiamo una grande esperienza. Per il momento il Psg non ha mai vinto questo trofeo così prestigioso. È un trofeo difficile da vincere e a volte le partite sono completamente folli, si rovesciano le situazioni in un attimo. Il Psg può essere vicino a vincerlo, speriamo che questo sia l’anno buono. E’ successo anche altri anni di essere vicini: lo scorso anno lo scenario era incredibile. C’era molta speranza, molta attesa. La direzione sportiva, il club fa del suo meglio per metterci nelle condizioni di vincere».

KIMPEMBE – «Era tornato da poco, quindi nell’ultimo match di Champions ha giocato. Tutto era andato bene, aveva un fastidio al tendine ed è stato riguardato da quel punto di vista. Purtroppo l’infortunio era troppo serio per poter giocare. Non è nulla di allarmante per le prossime partite».

QUALIFICAZIONE GIA’ OTTENUTA – «La qualificazione era un obiettivo obbligatorio per noi. Anche essere capolista era molto importante perché spesso quando ci sono i sorteggi può avere la sua importanza. Questo era un obiettivo sportivo fondamentale: ne abbiamo parlato con i giocatori, tutti siamo concentrati su questo obiettivo. La squadra sa che la partita sarà importante, ma non da questo punto di vista. Non ci concentreremo di meno ovviamente, vogliamo il primo posto per arrivare da capolisti al sorteggio. La Juve, pur essendo stata eliminata, deve qualificarsi all’Europa League e lotterà con le unghie e con i denti. Ha una storia di fierezza e giocherà con questo tenore. Siamo molto motivati anche noi per finire capolisti nel girone».

JUVE ELIMINATA E PSG AVANTI – «Ci sono stati dei momenti difficili nella storia di tutte e due le squadre. Non c’è la volontà di dire di battere la Juve perchè è già sconfitta, noi dobbiamo scendere in campo e vincere per ottenere il primo posto. La Juve purtroppo non si è qualificata ma noi giochiamo per cercare il primo posto nel girone».

SUBIRE TROPPI GOL DA ANGOLO – «Anche noi abbiamo fatto la stessa constatazione e siamo dispiaciuti e frustrati per questa situazione che si è prodotta nelle ultime due partite, forse per dei posizionamenti non perfetti. Ci vuole spirito di sacrificio che ci è mancato. Soprattutto contro il Troyes, anche col Maccabi Haifa. Ne ho parlato stamattina con i giocatori. Se devo guardare il valore di ogni giocatore, purtroppo perdiamo troppi palloni nel gioco aereo. Forse per un mancanza di concentrazione. Dal nostro primo duello contro la Juventus loro hanno migliorato molto la qualità di passaggi, hanno una grande forza atletica davanti. Domani dovremo lavorare molto sui calci piazzati, non perdere la concentrazione».

TROPPO SQUILIBRIO – «Nella domanda c’è la risposta. Non vivere con squilibrio, ma il profilo dei nostri giocatori fa sì che ci siano squilibri prima o poi. C’è la voglia di stare sempre all’attacco, essere aggressivi. La reazione alla sconfitta vi farò vedere anche domani c’è voglia di reagire con intensità. In campionato abbiamo concesso troppe opportunità, perdendo troppi scontri. Dobbiamo essere più smaliziati, cercare di fare qualche fallo tattico per concedere una transizione buona per noi».

PERCHE’ LA JUVE NON SI E’ QUALIFICATA – «Semplicemente penso che alla Juve sia mancata tutta la rosa a disposizione che è necessaria in questo tipo di gare. L’assenza di un Pogba, di un Chiesa diventa fondamentale. C’è stata una concatenazione di assenze che ha indebolito la Juve tecnicamente ma anche mentalmente. Da inizio stagione la Juventus ha avuto queste assenze: è la ragione principale della mancata qualificazione».

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