Conferenza stampa Iachini post Juve Fiorentina: le parole del tecnico
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Conferenza stampa Iachini post Juve-Fiorentina: le parole del tecnico

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Conferenza stampa Iachini post Juve-Fiorentina: il tecnico Viola parla della prestazione della squadra al termine del match

Giuseppe Iachini, allenatore della Fiorentina, parla in conferenza stampa al termine del match di campionato tra i Viola e la Juventus.

LA GARA«Volevo dire che per chi non ha visto la partita sembra che la Fiorentina non abbia giocato. Nonostante fosse la terza partita in una settimana e la Juve aveva una settimana tipo, e noi anche con molti infortunati, abbiamo fatto una grande partita, nell’atteggiamento e nella mentalità, non abbiamo concesso nulla a grandi campioni. Il primo tiro in porta vero della Juve è avvenuto nel secondo tempo. A volte abbiamo forzato e sbagliato l’ultimo passaggio, siamo venuti qui per giocarcela. Ci dispiace degli episodi che altre volte non sono stati letti a nostro vantaggio non valutati come oggi, e ne abbiamo subiti due. Sull’1-0 potevamo portarci in parità e il 2-0 è diventato pesante a livello psicologico. Non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi».

MANOVRA«Sbagliamo l’ultimo passaggio o la lettura finale, ma davanti abbiamo tanti ragazzi giovani. Dobbiamo lavorarci sopra per migliorare, il passaggio di crescita passa da questo miglioramento. Abbiamo giocato con organizzazione e atteggiamento giusto. Il risultato è tremendamente bugiardo».

IGOR E DUNCAN«È arrivato da poco ma ha potenzialità davvero notevoli, sono contento che sia venuto qui e abbia fatto la sua partita. Duncan è venuto qui con degli infortuni, lo staff medico ci dirà quando potrà rientrare».

CASTROVILLI«Io penso che se togli alla Juve i suoi giocatori più rappresentativi, ci sono delle alternative valide ma qualcosa perdi. Io avevo inserito Ghezzal per alzare la squadra perché ha gamba e per sopperire a questo aspetto».

DYBALA«Paulo è venuto ad abbracciarmi, c’è grande affetto, siamo stati insieme per più di due anni, è cresciuto come calciatore. Tutti dicevano che doveva essere trequartista o esterno, io invece lo vedevo come attaccante. Ha sempre avuto voglia di migliorarsi, fermandosi dopo l’allenamento. Questo colpisce noi allenatori. Gli ho detto se volesse a venire a giocare con noi. Ha valore e ancora grande prospettiva. Gli auguro il meglio».

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