Conferenza stampa Koeman: «Obiettivo vittoria e primo posto»
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Conferenza stampa Koeman: «Obiettivo vittoria e primo posto»

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Conferenza stampa Koeman pre Barcellona Juve: le parole del tecnico blaugrana alla vigilia del match di Champions League

Sarà la sfida tra Barcellona e Juve a chiudere la fase a gironi delle due squadre nel gruppo G. Un incontro chiave per capire quale tra le due squadre staccherà il pass da prima della classe, con i blaugrana avanti di 3 punti. Le parole di Koeman in conferenza stampa.


OBIETTIVO – «Il nostro obiettivo è vincere e garantire il primo posto».

STATO D’ANIMO «Siamo scontenti. Devi sempre analizzare una sconfitta e c’è differenza tra perdere una partita come quella di sabato e farla su un campo come quello dell’Atlético. Devi vedere come ci segnano, la nostra efficacia. Sono uno che non fa teatro e io non nascondo la mia rabbia e l’ho detto ieri ai miei giocatori. I gol che abbiamo subito in alcune partite non possono essere accettati».

MESSAGGIO AI GIOCATORI «Per qualsiasi giocatore che si allena o gioca, è una responsabilità essere qui. Quello che ti dico, resta dentro. Non ci sono allenamenti per migliorare tante cose, ma dobbiamo analizzare tutto. Siamo la squadra che in generale ha creato cinque o sei occasioni nette in ogni partita, quindi devi trovare l’equilibrio per segnare più gol e subire meno. Abbiamo perso troppi punti per cose che non possiamo lasciare andare».

MESSI«Quello che voglio fare è comunicare con Leo sulle cose del gioco, come con qualsiasi altro giocatore e come gli altri capitani che abbiamo e non mettere energia nella questione perché non abbiamo alcuna influenza. Come allenatore devo fare questo, cercare le massime prestazioni da ogni giocatore».

PEDRI«È stato il giocatore che ha giocato in tutte le partite tranne quella con il Ferencvaros, e questo, per un ragazzo di 17 anni, è una cosa fantastica. Può giocare in varie posizioni, a seconda dell’avversario, della questione tattica della squadra, Può contribuire in molte cose perché è un giocatore intelligente e quelli intelligenti non hanno problemi a giocare in altre posizioni».

CAMBI CON LA JUVE «Ci mancano giocatori come Ansu Fati e Dembélé sulle fasce, quindi dobbiamo cercare il meglio nelle questioni tecniche e tattiche, ma anche nella freschezza. Domani è il nostro ultimo allenamento e poi daremo la lista, ma metteremo un squadra forte perché vogliamo vincere».
DUE VERSIONI DEL BARCELLONA «Le squadre della Liga ci conoscono meglio e si chiudono di più, come Alavés e Cádiz, sono sicuro che se avessimo segnato prima il risultato sarebbe stato diverso. L’unica cosa che ho detto sul calendario delle partite, che fa male ai nostri giocatori. Ma dobbiamo vincere le partite, non c’è altro rimedio».
COUTINHO «Phillippe sa che gli piace giocare di più in mezzo, ma sa anche che se può giocare sulla fascia ha più libertà. In rosa ci sono più giocatori a cui piace giocare in mezzo, ma devi trovare equilibrio. Non possiamo giocare con cinque 10 che giocano tutti nel mezzo».
MANCANZA DI UN LEADER «Penso che abbiamo bisogno di persone in tribuna per tifare i nostri giocatori. Il Barça ha sempre avuto giocatori più creativi invece che lavoratori di squadra. Possiamo assumerci più responsabilità in campo. Non mi piacciono le urla, nemmeno come giocatore l’ho fatto, ma dobbiamo assumerci più responsabilità in campo».
MESSI MENO DECISIVO«Ancora nel nostro attacco molte giocate vengono dal piede di Messi. Sono d’accordo che Messi sia ricercato come il principale colpevole perché è il migliore al mondo, ma Leo non commette errori difensivi. Hanno segnato gol che non possiamo subire».
PJANIC VALORIZZATO  – «È una coincidenza, il Barça gioca diversamente dalla Juve, il Barça vuole spingere di più. Su Pjanic non ho dubbi. Le decisioni sono sempre alla ricerca per il meglio della squadra».
DE LIGT «Lo conosco bene, ha già la sua esperienza nonostante sia giovane. Potrebbe essere il migliore al suo posto, è anche una bravissima persona. È nel mondo del calcio per migliorare ogni giorno. Peccato che sia alla Juve e non al Barça, anche se è qualcosa che è successo prima che io fossi qui».
STIMOLO PER RONALDO «Non è uno stimolo per un singolo giocatore, ma per due grandi squadre che si affrontano. È importante che le squadre migliori siano sempre al meglio e Cristiano Ronaldo rimane nell’élite del nostro calcio, per come combatte e come segna. Devi difendere bene su di lui perché può farci male e dobbiamo provare ad avere palla, se ce l’abbiamo non può rendersi pericoloso».
MESSI CONTRO CR7 «È stato un piacere vederli competere, sono stati i migliori negli ultimi 15 anni. Sono giocatori diversi, ma hanno lottato per segnare gol, per vincere titoli, non è questione di chi sia il migliore. Ci godremo domani il duello».

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