Conferenza stampa Sarri: «Brescia pericoloso. Formazione? Vedrò oggi»
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Sarri: «Brescia squadra pericolosa. Formazione? Vediamo oggi»

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Conferenza stampa Sarri: ecco quando parla il tecnico per Brescia Juve, sfida valida per la quinta giornata di Serie A

Dopo il successo in rimonta per 2-1 con l’Hellas Verona, la Juve torna in campo martedì alle 21 nella trasferta sul campo del Brescia. Le parole di Sarri in conferenza stampa.

FORMAZIONE«Voglio raccogliere tutti i dati da preparatori e medici e voglio vedere la situazione in maniera più razionale. È inutile cercarsi problematiche a livello di infortuni. Importante avere continuità ma ci sono altre situazioni. Ieri la squadra ha fatto defaticante, oggi farò valutazioni. Ronaldo ieri aveva un piccolo problema all’adduttore, vediamo oggi che tipo di situazione c’è e se è indispensabile il riposo».

BRESCIA«È una squadra che ha tanto lavoro dietro, è organizzata ed esprime un calcio piacevole. È una squadra pericolosa, ha entusiasmo e organizzazione. L’esordio di Balotelli può dare un ulteriore botto all’entusiasmo e all’ambiente. È pericoloso per noi e per tutti».

APPRENDIMENTO«Il processo di apprendimento è reciproco, devo capire quello che posso fare per la squadra e la squadra deve capire quello che voglio io. Bisogna scovare gli equilibri giusti, ci stiamo lavorando. Io spero succeda prima (di Natale, ndr) ma l’adattamento di una squadra ai principi d’allenatore è soggettivo».

CALCI PIAZZATI«Come sempre in queste situazioni ci sono un paio di soluzioni. Ne punizioni di destro vanno a Pjanic e Ronaldo e quelle di sinistro e Dybala o Bernardeschi. Sui rigori si danno un paio di soluzioni. Ci sono momenti particolari nell’arco di una partita».

HIGUAIN«Non ha fratture del setto nasale, oggi sarà a disposizione. Il tamponamento al naso gli impediva di respirare».

GIOCATORI INDISPENSABILI«È diventato importantissimo Matuidi per motivi tattici. L’altro giocatore importante era Douglas Costa. Un altro che ci sta mancando tanto è Chiellini. Nel momento della stagione poi ci sono situazioni in cui un giocatore indispensabile diventa un altro».

JUVE «Il mondo Juve non ha niente di differente da altre realtà. I mondi sono fatti di persone e con queste persone mi trovo benissimo. La necessità di fare risultati c’è anche in altri ambienti, come al Chelsea. Non c’è tanto di diverso. C’è un ottimo livello di organizzazione e persone con cui mi trovo bene. Poi c’è l’aspetto tecnico: uno deve imparare le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Tutti hanno caratteristiche palesi e caratteristiche riconoscibili solo quando ci lavori insieme. È quello il tipo di adattamento: mettere i giocatori nelle condizioni di esprimersi al meglio e mantenere l’equilibrio di squadra. Sono tentativi, ci vuol tempo. Non è un videogioco. Per innescare un modo di pensare ci vuole tempo».

SERIE A «Ho studiato solo le squadre contro cui abbiamo giocato contro quindi non ho un quadro nella situazione generale. Ieri ho studiato il Brescia fino alle 22. Che il campionato di quest’anno fosse più difficile era un’opinione condivisa e penso che sarà così».

CALCIO ITALIANO«Nelle prime 7-8 partite tutte le squadre cercano di proporre calcio. Vediamo se questa tendenza a giocare di più sarà duratura perché di solito gli atteggiamenti cambiano».

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